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20 agosto 2017

Future Vintage Festival getta un ponte tra passato e futuro

Si svolgerà a Padova dall'8 al 10 settembre prossimi, puntando sul nuovo payoff temporale '1980 - 2030', l'ottava edizione del Future Vintage Festival.
Un'area espositiva e 30 appuntamenti culturali
Un festival unico nel suo genere in Italia, quello organizzato presso il Centro Culturale Altinate San Gaetano, che mira a individuare e raccontare le tendenze contemporanee, le loro origini e le ispirazioni che provengono da un passato ancora recente influenzando le visioni future. Dopo aver registrato nel complesso oltre 260mila presenze negli ultimi anni, il Future Vintage Festival riporta il passato in un presente ricco di contaminazioni, dove il vintage rivive in chiave contemporanea e si proietta in un futuro alle porte, con un occhio di riguardo ai mondi underground e alle subculture che hanno segnato i linguaggi e le tendenze di oggi. Un'area espositiva dedicata al vintage contemporaneo, oltre 30 appuntamenti culturali tra workshop, lecture, concerti e nightlife, 12 esposizioni artistiche legate all’arte contemporanea, al design e alla fotografia; un'offerta  gratuita, che propone un programma con grandi protagonisti per coinvolgere più generazioni.
Grandi ospiti si alterneranno in conferenze a iscrizione gratuita
Il payoff ufficiale '1980 – 2030' spiega la mission dell'edizione 2017, focalizzata sul trentennio che va dal 1980 agli inizi del nuovo millennio, anni fondamentali nel vissuto biografico del pubblico dei Millennials, per proiettarlo sulle moda, le tendenze e i linguaggi di un futuro imminente, simboleggiato dal 2030. Una delle più importanti novità di quest'edizione è infatti la collaborazione con Marketers Academy, realtà digital based gestita da un team di Millennials impiegati in alcune delle migliori agenzie e multinazionali italiane e straniere, che cureranno quattro appuntamenti, tra lecture e workshop, accomunati dal tema 'Digital transformation'. Tornerà nell’ambito del programma del fuori Festival anche Chic Nic, aperitivo culturale che prolunga l’esperienza serale del pubblico tra arte, design, food, musica e cultura nella cornice dei Giardini dell'Arena, dalle 18 alle 24. Grandi ospiti si alterneranno in conferenze a iscrizione gratuita (con prenotazione online). Comunicazione, moda, spettacolo, giornalismo e lifestyle i temi che saranno affrontati, con la parecipazione di Carlo Freccero, Brunello Cucinelli, Ferruccio De Bortoli, Cosmo, Milo Manara, Enrico Ruggeri, Peter Gomez, Davide Oldani, Giuseppe Cruciani, Selvaggia Lucarelli, Settimio Benedusi, Saturnino, Andy Smith, Federico Ferrazza, Roberto Recchioni e molti altri.

02 aprile 2016

'Senza lasciare traccia', viaggio nella zona segreta in noi

La locandina del film di Gianclaudio Cappai
Arriverà nelle sale cinematografiche il 14 aprile 'Senza lasciare traccia', primo lungometraggio di Gianclaudio Cappai, prodotto HiraFilm, con il contributo di Regione Lazio e Regione Lombardia, in associazione con Media Sponsor e Obiettivo Energia, con il sostegno di Lombardia Film Commission. Il film sarà presentato in anteprima al Bif&st 2016 nella sezione ItaliaFilmFest/Nuove Proposte. La trama: Bruno (Michele Riondino) ha cercato di dimenticare un passato di cui porta i segni sulla pelle e dentro di sè, nella malattia che lo consuma lentamente: di quel passato non ha mai parlato con nessuno, neanche con la sua compagna (Valentina Cervi). Fino a quando Bruno non ha l’occasione di tornare nel luogo dove tutto è cominciato: una fornace ormai abbandonata, diventata il rifugio di un uomo (Vitaliano Trevisan) e della figlia (Elena Radonicich). Nessuno dei due riconosce quell’intruso, né immagina le sue intenzioni. Per guarire, Bruno deve trovare un colpevole, guardare in faccia l'origine del suo male. Cercare tracce, cancellarle, per tentare di fermare l’intruso che è in lui. "Tutti i personaggi di questa storia - spiega Cappai - lottano per liberarsi da ciò che ha segnato per sempre la loro vita, per quanto abbiano cercato di dominarlo, nasconderlo o negarlo. Per questo sento l’anima di questa storia come un viaggio dentro la zona segreta che abita tutti noi, con cui si evita spesso di fare i conti, che si preferisce a volte non guardare pur sapendo che esiste".