29 maggio 2014

Oriocenter invaso da 7mila animali con ‘Il sesto continente’


La facciata di Oriocenter come appare per sei mesi
Sette specie animali per un totale di 7mila coloratissime sculture in plastica di differenti dimensioni. Ha richiesto tre settimane di lavoro (anche notturno), con il coinvolgimento di 50 operai, l’allestimento della mostra-evento 'Il sesto continente' organizzata da Oriocenter. Visibile da maggio a novembre, per la durata complessiva di sei mesi, la spettacolare esposizione - secondo capitolo della mostra di successo allestita nel 2007 all’interno e sulla facciata dello shopping center, che in quel frangente era disseminato di allegri coccodrilli - intende sensibilizzare su ambiente ed ecosostenibilità emozionando coloro che visiteranno il centro di Commerz Real che, con i suoi 200 negozi, è uno dei più grandi d'Europa. L’esposizione artistica richiama l’attenzione anche all’esterno dello shopping center, che per l’occasione è stato ricoperto con 4.800 metri quadrati di teli raffiguranti chiocciole colorate.
Sette specie animali accolgono i visitatori
Nelle intenzioni degli organizzatori, le specie animali disseminate e appese nelle varie aree trovano riparo dai mutamenti climatici e dalle attività inquinanti dell’uomo. Un messaggio legato all’importanza della preservazione della biodiversità (si entra in contatto con chiocciole, rane, suricati, lupi, rondini, pesci angelo, stelle marine) e anche alla ‘rigenerazione dell’arte attraverso l’arte’. Le installazioni, che s’inquadrano nell’ambito della serie di iniziative di ‘Regeneration’ che in vent’anni ha coinvolto tante piazze, monumenti e musei in Italia e all’estero, sono state progettate dal team del movimento artistico Cracking Art Group, nato nel 1993 e composto da Renzo Nucara, Marco Veronese, Carlo Rizzetti, Alex Angi, Kicco e William Sweetlove.
Tanti ospiti colorati sono temporaneamente comparsi anche nella storica Villa Campiglio del Fai
Alla conferenza stampa di lancio, svoltasi stamattina a Milano nella splendida cornice di Villa Necchi Campiglio, hanno preso parte il management di Oriocenter, l’agenzia Canali&C che da anni segue le attività di comunicazione del centro, gli artisti di Cracking Art Group e Philippe Daverio. Nel suo intervento, il noto critico d’arte ha evidenziato un interessante parallelismo tra il mercato medievale e l’operazione artistica nel centro bergamasco: entrambi hanno stabilità fisica, ma sono in grado di cambiare aspetto svolgendo una funzione sia sociale sia estetica.