18 novembre 2014

Eva Riccobono diventa manichino per 'Credevo fosse amore'

Il titolo della campagna di Altavia e Filmmaster
Mira a sensibilizzare sull’amore vero, talvolta scambiato per desiderio di controllo e possesso, la campagna sociale ‘Credevo fosse amore’ (#credevofosseamore) in onda su Mediaset dal 23 al 30 novembre, nella settimana della Giornata Internazionale dell’Eliminazione della Violenza contro le Donne fissata il 25 novembre. Protagonista dello spot d’impronta cinematografica, diretto dall’affermato regista Federico Brugia per Filmmaster Productions, Eva Riccobono in un’insolita versione casalinga. Nelle sequenze la splendida top model siciliana non è una donna in carne e ossa, ma un manichino impegnato nelle classiche faccende domestiche.
Il libro di Valentina Pitzalis, che appare nello spot
Così, almeno, è come la vede l’uomo che per smania di possesso alla fine dello spot la manda in pezzi, e non in senso metaforico. Un’idea scioccante, ma decisamente efficace, quella di Altavia per l’associazione Fare x bene onlus, che si conclude con l’entrata in scena di Valentina Pitzalis, la ragazza sarda vittima della violenza folle del marito, che tre anni fa le diede fuoco lasciandola gravemente sfigurata (ne abbiamo parlato qui), come lei stessa ha voluto raccontare nel libro ‘Nessuno può toglierti il sorriso’ (scritto con Giusy Laganà) diventando un simbolo della lotta alla violenza di genere. La campagna di comunicazione e sensibilizzazione, che avrà anche declinazione radiofonica e web (all'intero progetto tutti hanno lavorato a titolo gratuito) è inoltre finalizzata a una raccolta fondi a sostegno delle vittime di violenza e di educazione alle differenze di genere. Fino al 30 novembre è attivo il numero 45594, cui si può inviare un sms solidale del valore di 2 euro da cellulari personali e 2 o 5 euro con chiamata da rete fissa.