18 novembre 2013

A cena a Milano da Red la Feltrinelli, il locale "dove il cibo sa"

"Noi siamo Red, dove il cibo sa". In questa epigrafica e incontrovertibile affermazione pronunciata con orgoglio dalla gastronoma Georgia Andreozzi, esperta di cultura dell'alimentazione, è racchiusa l'essenza della serata da RED la Feltrinelli trascorsa con i colleghi Giampiero, Michelangelo e Simone, come me amanti del cibo di qualità e della buona compagnia a tavola. Del locale che lo scorso settembre ha aperto i battenti a Milano nell'avveniristica piazza Gae Aulenti, Georgia è infatti la responsabile selezione dei prodotti. Ogni alimento, come da sua iniziale dichiarazione, “sa”, nel senso che rappresenta sapere e sapore.

Lo chef Fabian Angelini
E questo vale particolarmente per questo nuovo indirizzo della ristorazione, la cui filosofia dichiarata è infatti quella di reinterpretare la migliore tradizione gastronomica italiana affidandosi al team guidato dal bravo chef italo-venezuelano Fabian Angelini. Nulla è lasciato al caso. Le carni sono della cooperativa La Granda, pioniere dell’allevamento sostenibile; il pesce proviene dalla Casa dei Pesci del maremmano Paolo Fanciulli, contrario alle reti a strascico; i formaggi scelti dall’affinatore Luigi Guffanti e si trovano anche svariati presidi Slow Food. Ogni piatto è riletto in chiave inedita, ma senza esasperazioni creative. Mentre i clienti si aggirano curiosi tra gli scaffali (perché Red, store con ristorante di 500 metri quadrati diretto da Daniel Fiorenzano, è anche dedicato all'acquisto dei libri e alla lettura in loco) su consiglio di Georgia, mi lascio tentare dall’antipasto Emilia LoMagna, ovvero Parmigiano Reggiano e Prosciutto di Parma proposti in varie consistenze (dalle spumose alle croccanti) e dal secondo da agnello panato con crema di ceci allo yogurt.

Gusto e ironia nel piatto con l'antipasto Emilia LoMagna
Concludo la cena con una golosa cheesecake e frutti di bosco fatta a regola d’arte: bando all’abusato notissimo formaggio industriale e largo ai nostrani e saporiti robiola e caprino. Per accompagnare pranzo o cena si può scegliere di annaffiare le pietanze con una bottiglia di buon Nebbiolo delle Langhe di Brandini, come abbiamo fatto noi, o con altre 9 selezionate etichette rosse e 11 bianche di Vino Libero (libero cioè da concimi, erbicidi e solfiti aggiunti). Un’alternativa sempre alcolica? E' ampia grazie alla varietà di ottime birre artigianali alla spina di Baladin e in bottiglia. A giudicare dal visibilio dei colleghi, tra le tantissime specialità in menu, che variano in base alla stagionalità, sono assolutamente da provare gli spaghetti Mancini alla milanese e il baccalà carciofi e olive. Giunti al capitolo dessert, se il cannolo siciliano previsto in menu in quel momento non ci fosse, è comunque un buon segno: da Red per farlo impiegano rigorosamente la ricotta fresca, senza compromessi. Nel caso, in attesa di tornare a degustarlo, anche il plumcake di cioccolato e zafferano dell’Aquila è da applausi a scena aperta.
(Laura Brivio)