12 maggio 2015

Al Teatro alla Scala in scena l'opera CO2 legata a Expo 2015


“Un’opera grandiosa e colorata: 90 gli orchestrali che suoneranno in buca, più di un centinaio i cantanti del coro, 19 i solisti, un grande coro di voci bianche che canterà anche in latino, un gruppo di danzatori. Nove le lingue vive cantate: italiano, inglese, francese, spagnolo, giapponese, russo, arabo, tedesco e, addirittura, tongano”.
Cornelius Meister con la partitura di CO2
Con queste parole il giovane maestro Cornelius Meister, direttore della RSO di Vienna, ha presentato l’opera contemporanea CO2, in scena sotto la sua direzione nella sala del Piermarini, dal 16 al 29 maggio. Scritta da Giorgio Battistelli su libretto dell’inglese Ian Burton, l’opera, intitolata con la formula chimica dell’anidride carbonica, si lega a Expo 2015 affrontando il tema scottante del cambiamento climatico e le problematiche ambientali di rilevanza planetaria, mostrando gli effetti di consumi irresponsabili, emissioni di anidride carbonica, surriscaldamento globale, scioglimento dei ghiacci, desertificazione, estinzione di specie animali. La regia dell’opera, suddivisa in nove scene, cui si aggiungono un prologo e un epilogo, e della durata complessiva di 90 minuti, è stata affidata a Robert Carsen, regista particolarmente amato dal pubblico milanese. Sul palco, tra i principali interpreti, Anthony Michaels-Moore, Jennifer Johnston e un Adamo e una Eva dalla pelle insolitamente scura, interpretati rispettivamente dal singalese Sean Panikkar e dalla sudafricana Pumeza Matshikiza.
Da sx, Ian Burton, Cornelius Meister, Giorgio Battistelli, Robert Carsen
Presentata oggi a Milano, alla presenza, tra gli altri del sovrintendente del Teatro alla Scala Alexander Pereira, lo spettacolo è sponsorizzato da Ferrarelle. E' dal 2007 che l'azienda di Riardo, partner e fornitore ufficiale del teatro scaligero anche nella stagione 2014-2015, sostiene la cultura e, in particolare con quest'opera vuole sottolineare il suo impegno in campo ambientale: "Il nostro territorio è generoso con noi, fornendoci un bene primario come l'acqua - ha dichiarato Michele Pontecorvo, responsabile comunicazione dell'azienda casertana di acque minerali -. Pertanto anche noi sentiamo il dovere di prendercene cura con l'adozione di politiche di sostenibilità. La possibilità di affiancare il nostro nome a quello del maestro Battistelli e del Teatro alla Scala è una bellissima occasione per promuovere questo tipo di cultura. Inoltre, penso che quest'operazione possa essere un bell'esempio per tante altre iniziative di sostegno alla cultura".