27 gennaio 2016

'Il caso Spotlight', una storia vera di giornalismo investigativo

Diretto da Tom McCarthy, il film è favorito agli Oscar
Arriverà nelle sale italiane il prossimo 18 febbraio, distribuito da Bim, 'Il caso Spotlight', dal nome della squadra di giornalisti del Boston Globe che nel 2002, dopo mesi di complicate investigazioni, pubblicò l'articolo che fece tremare la Chiesa cattolica. L'inchiesta, insignita successivamente del Premio Pulitzer, denunciava lo scandalo della diffusa pedofilia tra i sacerdoti con la copertura di alti prelati. Decine e decine di abusi sessuali perpetrati in un trentennio su minori da parte di una novantina di religiosi a Boston e insabbiati da alti funzionari ecclesiastici, tra cui il cardinale Law, all'epoca arcivescovo della città americana. Dopo la pubblicazione del dossier, il numero delle vittime aumentò, dal momento che molti altri ex parrocchiani dell'arcidiocesi (e di altre città nel mondo) trovarono il coraggio di raccontare i soprusi subiti in giovane età da parte di preti. Un appassionante film, quello candidato a sei premi Oscar (qui il trailer), che celebra magistralmente il grande giornalismo d'inchiesta grazie al ritmo, senza mai cali di tensione, e ad attori di razza. Nel cast del film, diretto da Tom McCarthy, Liev Schreiber, nel ruolo del direttore del Boston Globe che assegnò l'incarico alla squadra di reporter, Michael Keaton, che interpreta Walter 'Robby' Robinson, il caporedattore del team Spotlight, e Rachel McAdams, Mark Ruffalo e Brian d’Arcy James, rispettivamente nei panni dei cronisti Sacha Pfeiffer, Michael Rezendes e Matt Carrol. Tra gli altri interpreti John Slattery, Stanley Tucci  e Billy Crudup. La sceneggiatura è firmata a quattro mani dallo stesso regista McCarthy insieme a Josh Singer.