11 febbraio 2016

La bottiglia Valverde sposa l’arte degli studenti della Naba

L'acqua Valverde ha collaborato con gli studenti del triennio in Graphic Design and Art Direction della Naba, Nuova Accademia di Belle Arti Milano, per la realizzazione delle bottiglie in edizione speciale da 250 ml.
Sei delle 12 bottiglie artistiche realizzate da nove studenti della Naba
Agli studenti è stato chiesto di realizzare un concept grafico creativo che potessero mettere in risalto la vicinanza di Valverde al mondo del design, della moda, dell’arte e dell’alta ristorazione. Il risultato? Nove giovani menti creative per sei progetti e un totale di 12 bottiglie, una frizzante e una naturale per ciascuna grafica, che rafforzano il legame di Valverde con design e innovazione, mantenendo la purezza del contenuto e delle forme. Francesco Munari ha progettato una bottiglia Valverde che lascia intravedere la panoramica della città di Milano, un omaggio alla città del momento con cui Valverde condivide uno stile di vita immerso nel fermento culturale, sempre attivo e vivace. Veronica Galante e Alessia Nespoli hanno realizzato due bottiglie ricamate con motivo pizzo in bianco e in nero su fondo trasparente, che lascia intravedere la purezza dell’acqua Valverde ornandola con raffinati decori che ne esaltano l’eleganza e la qualità, omaggiando la femminilità e la moda, due mondi molti vicini all’universo Valverde. Le forme di una bottiglia possono evocare anche immagini nuove, inedite, come un mazzo di tulipani che porta gioia e una ventata di freschezza sulla tavola, creata da Xie Shiyun. Il disegno appare al rovescio: presa dal collo la bottiglia si capovolge e rappresenta così un bouquet. Elisa Picchi e Tiziana Pesenti hanno utilizzato le opere del pittore austriaco Gustav Klimt per decorare la versione frizzante, mentre si sono ispirati ai dipinti astratti dell’artista statunitense Alexander Calder per la naturale. Arte anche nelle bottiglie interpretate da Riccardo Vecchi e Erika Pizzetti, evocando in stile déco il legame dell’azienda con il design e la cultura. Cecilia Benassi ha infine optato per una bottiglia 'tipografica', utilizzando uno slogan breve e incisivo che rimanda al concetto di acqua, con un pizzico di ironia, sfruttando le allitterazioni e il gioco di parole con le famose cinque W: “What Wher When Watever”.