Il 26 novembre torna la Giornata nazionale della colletta alimentare a beneficio delle persone più fragili.
Per il quinto anno consecutivo Aldi, realtà distributiva parte del Gruppo Aldi Süd, rinnova il suo impegno in questa iniziativa, donando a Banco Alimentare un contributo economico di 3mila euro. I clienti, dal canto loro, potranno donare beni di prima necessità e prodotti a lunga conservazione, come tonno e carne in scatola, verdure in scatola, polpa o passata di pomodoro, olio, e alimenti per l'infanzia, nei 109 negozi Aldi in Italia in cui saranno presenti i volontari di Fondazione Banco Alimentare Onlus. L'azienda è da tempo impegnata nella riduzione degli sprechi alimentari e sensibilizza i clienti su un tema che, alla luce degli scenari socioeconomici attuali, assume una rilevanza sempre più importante. Da marzo 2018 a settembre 2022, Aldi ha donato 1.631 tonnellate di prodotti attraverso l’attivazione delle donazioni nelle proprie filiali e oltre 113 tonnellate provenienti dalle donazioni dei clienti durante le precedenti edizioni della Giornata nazionale della colletta alimentare, per un totale di 3.488.000 pasti. "Questo periodo storico ci impone di prestare ancora più attenzione al tema dello spreco alimentare, offrendo tutto il supporto possibile alle persone che si trovano a dover fronteggiare una situazione di difficoltà. Siamo molto fieri di essere al fianco di Fondazione Banco Alimentare Onlus dal nostro arrivo in Italia nel 2018 e, oggi più che mai, iniziative come quella del 26 novembre sono occasioni preziose per sensibilizzare la nostra clientela e fornire un aiuto concreto ai soggetti più fragili", commenta Michael Gscheidlinger, country managing director Aldi Italia. L’iniziativa è parte del più ampio programma di responsabilità sociale di Aldi 'Oggi per domani', che stabilisce i principi e le azioni dell’azienda per garantire uno sviluppo sostenibile per l’ambiente e per la società del futuro.
L'insegna distributiva darà un contributo economico di 3mila euro e i suoi clienti potranno donare alla Fondazione beni di prima necessità |