Da domani, 24 febbraio, fino al prossimo 25 giugno, a
Palazzo Reale Milano è allestita
un'esposizione dedicata a Bill Viola, maestro indiscusso della
videoarte. Promossa da
Comune di Milano-Cultura, la mostra è prodotta e organizzata da
Palazzo Reale e
Arthemisia con la collaborazione del
Bill Viola Studio e la curatela di
Valentino Catricalà (nella foto).
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Quindici le opere della mostra, curata da Valentino Catricalà |
Il progetto espositivo ripercorre l'intera carriera dell'artista, presentando al pubblico
15 capolavori. Nello specifico, la mostra milanese di
Viola, nato a New York nel 1951, di origini italo-americane, è un percorso in cui ritrovarsi a contemplare le questioni che l'artista esplora con immagini al rallentatore in cui luce, colore e suono possono creare momenti di profonda introspezione.
Emozioni, meditazioni e passioni possono emergere dai suoi video, accompagnando lo spettatore in un
viaggio interiore. Questa dimensione emerge, ad esempio, nella serie dei suoi video 'Passions' (che richiamano il Rinascimento italiano) che al rallentatore catturano ed estendono dettagli di emozioni umane impossibili da vedere in tempo reale, o in 'Ocean without a shore' (2007), opera nata a Venezia nella chiesetta sconsacrata di San Gallo che descrive una soglia metaforica del momento di transizione in cui la vita diventa morte. Insieme a questi, anche l’incontro virtuale tra uomo e donna in 'The veiling (1995); il diluvio improvviso e terrificante al centro di 'The raft' (maggio 2004), installazione che ricorda l’importanza della collaborazione umana per poter sopravvivere a catastrofi naturali o crisi inaspettate; la serie 'Martyrs' (2014) nella coraggiosa lotta di quattro protagonisti nella morsa dei quattro elementi naturali, man mano che riescono ad accettare il loro inevitabile destino. E, ancora, il video-dittico di proiezioni su lastre di granito nero 'Man searching for immortality/Woman searching for eternity' (2013) e opere, parte della serie 'Tristan' (2005), che raffigurano
l'intensità visiva e uditiva della trasfigurazione del fuoco e dell'acqua accanto a opere raramente esposte in territorio italiano come 'The Quintet of the silent' (2000), permettendo così al pubblico di godere di vari contenuti esclusivi. Con la cura di
Kira Perov, moglie dell'artista e direttore esecutivo del
Bill Viola Studio, sono state selezionate opere che coprono trent'anni di lavoro. La mostra è accompagnata da un catalogo, edito da
Skira, a cura di Valentino Catricalà e Kira Perov. L'evento vede come media partner
Urban Vision e come mobility partner
Frecciarossa Treno Ufficiale.