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28 ottobre 2019

'Gli amici di Babbo Natale' hanno aiutato il Wwf con un'app ludica

Un milione di specie animali e vegetali, come dichiarato dall'Onu, sono a rischio di estinzione e hanno un orizzonte di sopravvivenza limitato. I primi che sembrano essersene accorti sono i bambini, che lo hanno raccontato nelle letterine spedite a Babbo Natale, chiedendo aiuto.
Giocando, i bambini hanno contribuito a salvare gli animali a rischio estinzione
Poste Italiane, come ogni anno, da oltre 18 anni, si occupa di raccogliere e rispondere a tutte le letterine di Natale dei bambini, per questo ha deciso di esaudire i loro desideri con un progetto in collaborazione con il Wwf. Così, l’agenzia creativa McCann Wordgroup Italia, insieme a Mrm//McCann e alla sua unit Live, specializzata in contenuti social, nel 2018 ha sviluppato la campagna integrata 'Gli amici di Babbo Natale', inviando a tutti i bambini una lettera in cui Babbo Natale li invitava a scaricare l'app dedicata, per aiutarlo a salvare gli animali nel modo più bello: giocando. Sono stati creati cinque personaggi animati, ispirati agli animali più amati dai bambini, ognuno con la sua storia e tante missioni per conoscere le difficoltà legate al cambiamento climatico, al bracconaggio e all'inquinamento. Più i bambini salvavano gli animali nel gioco, più li aiutavano nella realtà: per ogni missione completata Poste Italiane ha donato 10 centesimi di euro al Wwf. Anche FaviJ e LaSabri, due tra i più famosi YouTuber italiani, hanno voluto aiutare Babbo Natale portando il gioco in una vera Oasi del Wwf. I numeri testimoniano il successo dell'operazione: 200mila le letterine di risposta inviate da Poste Italiane, oltre 25mila i download dell'app (sviluppata da 101 percento), 375mila le missioni completate, 1,2 milioni le views del video su YouTube e 30mila euro donati al Wwf.

24 marzo 2018

La 'casa' dell'orso si sta sciogliendo: l'allarme del WWF in un video

Stasera alle 20.30 prenderà il via l'iniziativa Earth Hour 2018. Per l'occasione WWF presenta uno spot, ideato da Accorgitene e prodotto e realizzato da EDI Effetti Digitali Italiani, sugli effetti dei cambiamenti climatici.
L'orso dello spot, diretto da Gabriele Muccino, è stato creato in digitale da Edi
Al centro del video, diretto da Gabriele Muccino, la sopravvivenza di mamma orsa e i suoi cuccioli. L'orso polare, a rischio di estinzione e in pericolo a causa del cambiamento climatico, nel video, arricchito dal doppiaggio di Stefano Accorsi e dalle musiche di Paolo Buonvino, è in carne, ossa e pixel: lo ha creato digitalmente EDI per raccontare la condizione precaria della specie e, soprattutto della sua 'casa' che si sta letteralmente sciogliendo. EDI ha sviluppato un orso polare partendo da una ricerca di video e immagini per comprendere, innanzitutto, come un vero orso appare, si comporta e modifica i propri volumi con il movimento. È poi iniziata la fase, molto delicata, di trasportare questa complessità biologica nel mondo virtuale di un effetto digitale: sono stati creati scheletro e articolazioni, muscoli, grasso, pelle e peli, che individualmente e insieme rendono realistico il soggetto. Il lancio di questo video per Earth Hour non è casuale, come non lo è la scelta dell'orso polare. Gli scienziati hanno diviso la popolazione totale di orsi polari in 19 unità o sottopopolazioni: secondo le stime gli orsi sono complessivamente tra i 22mila e i 31mila esemplari (molte aree non sono state ancora esplorate) ma gli ultimi dati forniti dal gruppo degli specialisti dell'orso polare dell'Iucn mostrano che tre sottopopolazioni sono in declino e che esiste un alto rischio stimato di estinzione, considerata la velocità di riduzione del ghiaccio marino.