11 febbraio 2014

L’Oasi Ferrarelle FAI di Riardo pronta per l'inaugurazione

Da sinistra, Michele Pontecorvo e Marco Magnifico
Ha preso il via a fine 2010 e nel weekend del 22 e 23 marzo aprirà ufficialmente al pubblico: parliamo del progetto Oasi di Riardo, area dell’alto casertano confinante con Lazio e Molise, che in questi anni ha visto impegnati congiuntamente Ferrarelle e il Fai-Fondo Ambiente Italiano in un articolato piano di riqualificazione e riconversione agricola del Parco Sorgenti (comprendente il restauro dell’antica Masseria Mozzi) illustrato stamattina a Milano, nella signorile cornice di Villa Necchi Campiglio, da Michele Pontecorvo, responsabile comunicazione dell'azienda di imbottigliamento e distribuzione di acque minerali, e Marco Magnifico, vice presidente esecutivo del Fai. Più che una partnership quella tra il Fondo per la preservazione del patrimonio artistico tricolore e la famiglia Pontecorvo, da 10 anni proprietaria di Ferrarelle, è un’amicizia cementata da una profonda comunanza di valori che hanno come obiettivo ultimo la valorizzazione del territorio in un’ottica economico-culturale e del paesaggio in un’accezione storica e ambientale.
Il cuore dell'Oasi di Riardo è la settecentesca Masseria Mozzi restaurata
Alcuni dei prodotti gastronomici dell'Oasi di Riardo
Per l’azienda questo progetto di responsabilità sociale è soprattutto volto ad autotutelare il business, dal momento che la fonte da cui sgorga l’acqua di origine vulcanica si trova proprio a Riardo. L’operazione, per la quale sono stati investiti 2,5 milioni di euro (in parte fondi regionali), mostrerà alla comunità anche un pezzo di Campania che nulla ha a che vedere con il disastro della Terra dei Fuochi: “In Italia - ha spiegato Magnifico - si fa sempre di ogni erba un fascio e si pensa che tutto il paesaggio campano sia compromesso per sempre. Non è vero: la regione è grande e con questo progetto diamo visibilità a un pezzo di Campania intatta, la cui fortuna è stata quella di rimanere a lungo dimenticata”. L’Oasi, che ospita colture come il nocciolo, il grano tenero e il grano duro, vanta anche 10.000 nuovi alberi (di cui molti ulivi) e 100 arnie. Cuore dell’area, caratterizzata anche da un’ampia varietà faunistica con tanto di rapaci e aironi, è il punto di ristoro Masseria Mozzi, che offre una scelta di eccellenze gastronomiche campane e si affianca alla costituita Masseria delle Sorgenti Ferrarelle, che produce e commercializza olio extravergine di oliva, quattro mieli biologici e pasta artigianale di grano duro. Nel 2013, nonostante l’apertura-pilota non fosse stata molto pubblicizzata, i visitatori sono stati ben 600 e alla luce di questo sorprendente risultato è grande l’aspettativa per quelli che parteciperanno all’inaugurazione fissata, come detto in apertura, il mese venturo in occasione della 22esima edizione delle Giornate Fai di Primavera. In programma visite guidate, passeggiate, attività ludico-didattiche e servizio di accoglienza e ristorazione.