14 luglio 2015

Con Rai Com la Vigna di Leonardo diventa libro e docufilm

La Vigna di Leonardo è al centro di due progetti editoriali: un libro e un docufilm, entrambi a cura di Rai Com, la nuova società commerciale del Gruppo Rai tesa a valorizzare il patrimonio di diritti del servizio pubblico in Italia e nel mondo.
Piero Maranghi (in alto, a sinistra), Mario Guidi (in alto, a destra) 
e David Bogi (in basso, ultimo a destra) illustrano
i progetti editoriali relativi al brand Vigna di Leonardo
Il primo prodotto culturale, edito da Rai Eri, s'intitola 'La Casa degli Atellani e la Vigna di Leonardo' ed è un volume di 240 pagine, firmato da Jacopo Ghilardotti, autore milanese che, grazie alle sue meticolose ricostruzioni storiche e a un ricco corredo fotografico, conduce il lettore alla scoperta dei misteri dell'edificio milanese quattrocentesco, situato a pochi metri dall'Ultima Cena, e delle vicende di coloro che l'hanno abitato. Per l'uscita nelle sale cinematografiche del docufilm, prodotto in partnership anche con Codice Atlantico e Skira e dedicato alla storia di Leonardo a Milano bisognerà invece attendere il prossimo gennaio: è in fase di shooting e vede dietro la macchina da presa i registi Luca Lucini e Nico Malaspina. Entrambi i progetti, presentati ieri da Piero Maranghi de La Vigna di Leonardo ed editore di Classica Hd, David Bogi di Rai Com e Mario Guidi di Confagricoltura (nel semestre del sito espositivo anche l'associazione degli agricoltori sta infatti promuovendo la storica dimora di Casa degli Atellani come location Fuori Expo di eventi e incontri culturali), nascono con l'obiettivo di dare apporto allo sfruttamento commerciale del brand Vigna di Leonardo e ai prodotti a esso collegati. Libro e docufilm fanno seguito a un altro progetto di visibilità nazionale: uno spot promozionale di 30" e 15", andato in onda su Rai, Sky Arte e ancora in onda su Classica Hd (il canale 138 di Sky) per tutto il semestre di Expo. Ricordiamo che la Vigna di Leonardo (il dna è quello della vite Malvasia di Candia) fu donata dal duca di Milano Ludovico il Moro al genio rinascimentale ed è tornata di recente a nuova vita presso la Casa degli Atellani, in occasione di Expo, grazie a un delicato progetto di recupero che ha visto in prima linea la Fondazione Piero Portaluppi con il supporto del Comune di Milano e della facoltà di Scienze Agrarie dell'Università degli Studi di Milano.