
L’importanza di un’
alimentazione ricca di vegetali
(in particolare di 
folati, vitamine del gruppo B presenti in alimenti caratteristici della 
dieta mediterranea, dalle verdure a foglia verde agli agrumi, dalla
frutta secca ai pomodori, ai cereali) nella 
prevenzione di alcune 
patologie
tumorali, 
neurodegenerative e 
cardiovascolari; le sorprendenti proprietà funzionali del formaggio
pecorino nella diminuzione del 
colesterolo e di molecole responsabili della sindrome
metabolica e dell’obesità; il controverso business del 
senza glutine, in
espansione negli ultimi anni anche in virtù dell’adesione ingiustificata di
individui non celiaci o intolleranti. Questi i temi affrontati oggi all’interno
del sito espositivo di 
Expo Milano 2015 da un team di ricercatori
dell’
Università di Pisa, ospiti al 
Padiglione Italia nello spazio riservato a 
Regione Toscana fino al prossimo 28 maggio. Alla base dei diversi argomenti trattati dagli esperti la 
nutraceutica (fusione dei termini 
nutrizione e 
farmaceutica), scienza che
indaga le proprietà salutistico-nutrizionali degli alimenti e, nello specifico, il ruolo benefico
delle sostanze fitochimiche sulla 
salute umana.
 
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| Esperti del Centro Nutrafood a confronto durante la tavola rotonda | 
La tavola rotonda è stata
quindi l’occasione per presentare ufficialmente il Centro Nutrafood, il primo
centro italiano di ricerca sulla nutraceutica dell’Università di Pisa diretto
da Manuela Giovannetti. L’obiettivo dell’istituto, che allo stato attuale conta 174 ricercatori puntando
su un approccio d’indagine interdisciplinare, è molteplice: in primis promuovere, coordinare ed effettuare ricerche relative alle proprietà nutraceutiche
del cibo, la nutrizione umana e animale, con riferimento alle sostanze che
possono svolgere un effetto preventivo e curativo di patologie umane. Nutrafood intende, inoltre, favorire la realizzazione di progetti di ricerca su
scala regionale, nazionale ed internazionale, come pure offrire servizi e attività di
consulenza a realtà pubbliche e private e, non ultimo, sensibilizzare i consumatori sul valore
nutrizionale e salutistico di determinati cibi, tramite la divulgazione scientifica nell'ambito di corsi di formazione dedicati.