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Il progetto è promosso da Unione Italiana Food con la collaborazione di diverse aziende del settore |
Visualizzazione post con etichetta vegetali. Mostra tutti i post
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31 maggio 2024
'Fatti sotto', la prima campagna dedicata alle conserve vegetali
Quanto ne sanno gli italiani di olive, giardiniera, carciofini, funghi, pomodori e altri vegetali conservati in vasetto e lattina? S'intitola 'Fatti sotto', con un simpatico calembour, la prima campagna lanciata da Unione Italiana Food sulle conserve vegetali sottolio, sottaceto e in salamoia.
Obiettivo: puntare i riflettori su una categoria molto consumata dai nostri connazionali (la consuma il 72% degli italiani, ritenendola gustosa, pratica e ideale per riuscire a mangiare tutto l'anno anche verdure non di stagione), ma poco conosciuta perché non mancano le false credenze, una su tutte quella secondo cui i trattamenti per la preparazione delle conserve ne facciano perdere le qualità nutrizionali e benefiche. Dalle origini storiche agli attuali processi di produzione e alle modalità di conservazione, dalle proprietà nutrizionali alla versatilità a tavola: ha toccato tutti questi temi l'evento stampa 'Fatti Sotto' (corredato da appuntamenti dedicati anche ad alcuni food influencer) organizzato nei giorni scorsi a Milano dall'associazione Unione Italiana Food che riunisce 530 aziende contando 900 marchi in 24 categorie merceologiche. Moderato dalla conduttrice televisiva Marisa Passera, l'incontro stampa (nelle foto, in alto) ha visto gli interventi di Mario Piccialuti, direttore generale Unione Italiana Food, di Cosimo Finzi, ceo di Astra Ricerche e del nutrizionista Yari Rossi. Con uno showcooking conclusivo a cura dello chef Alessandro De Santis, è stato quindi mostrato ai partecipanti come le conserve vegetali si prestino a diventare ingredienti chiave di fantasiose ricette, superando la logica un po' scontata del semplice contorno, dell'aggiunta al panino o del consumo nella classica insalata di riso. La campagna 'Fatti sotto' è promossa dalle aziende Belotti, Di Vita, La Cesenate, Neri Sottoli, Polli, Ponti, Pucci, Saclà, Serbosco, Simens Alimentare, Zuccato.
28 maggio 2024
Bonduelle presenta la sua nuova e più riconoscibile brand image
Bonduelle, leader nel mondo vegetale, nell'ambito del press event organizzato oggi a Milano, che ha visto tra i relatori anche Federico Odella (nella foto), amministratore delegato di Bonduelle Italia, ha svelato la nuova brand image rappresentata dal nuovo logo: un passo significativo che rinnova e consolida la direzione dell'azienda, la cui missione è promuovere la transizione verso un'alimentazione ricca di vegetali, per il benessere delle persone e del pianeta.
Fondata nel 1853 nel nord della Francia da Louis Bonduelle, da sette generazioni Bonduelle tramanda un impegno per offrire cibo plant based di qualità e sostenibile, favorendo un'alimentazione sana ed equilibrata che rispetti il territorio e le persone. È in quest’ottica che l'azienda propone quattro categorie di prodotti a base vegetale (surgelati, freschi, ambient, piatti pronti), rendendo semplice e gustoso includere soluzioni a base vegetale nella propria dieta. Moderno e distintivo, il nuovo logo Bonduelle riunisce tutti i prodotti del marchio sotto un'unica identità, più riconoscibile e centrata sul consumatore. Il nuovo logo incarna così la missione di Bonduelle, mentre ne aggiorna le caratteristiche per renderle più iconiche e versatili, mantenendo al contempo la sua riconoscibilità ed esaltandone i pilastri cardine: la B di Bonduelle contiene al suo interno una foglia rivolta verso l’alto, che simboleggia il futuro, l’innovazione e la crescita costante cui l'azienda mira. Le foglie e il seme, rappresentati con un effetto dinamico, sottolineano la componente vegetale della sua offerta e l’approccio sostenibile. Infine l’arco, ripensato in una chiave più moderna, evoca un raggio di sole, simbolo dell’impatto positivo dell’azienda nel promuovere la transizione verso un'alimentazione a base vegetale. Con il nuovo logo e la nuova brand identity, Bonduelle crea omogeneità tra le diverse categorie, continuità nel racconto del brand ed evoluzione verso la modernità, senza perdere identità e valori.
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Il nuovo logo riunisce i prodotti Bonduelle sotto un'unica identità |
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31 ottobre 2020
Da Esselunga è tornata la collezione di personaggi Super Foodies
All'interno di ogni bustina c'è un buono Amici di scuola |
10 giugno 2018
Findus coltiva i suoi vegetali puntando sull'agricoltura sostenibile
Dopo il mare, il terreno. L'anno scorso, con la campagna 'Insieme per il futuro degli oceani, sui suoi prodotti di pesce aveva introdotto il marchio blu di pesca sostenibile e certificata Marine Stewardship Council - MSC.
L'azienda di surgelati aderisce a Sai Platform |
Quest'anno Findus, parte del gruppo Nomad Foods Europe e leader in Italia nel mercato dei surgelati, amplia il suo impegno in fatto di sostenibilità aderendo a Sai Platform, iniziativa internazionale di agricoltura sostenibile che consiste nella produzione di cibo sicuro e di qualità, attraverso pratiche agricole rispettose dell'ambiente.
Francesco Fattori |
Con la campagna 'Coltiviamo il futuro per un'agricoltura sostenibile' - che verrà comunicata al consumatore dal prossimo autunno sui pack, in televisione, online e con attivazioni - l'azienda ha scelto di far verificare da un ente terzo la sostenibilità della propria produzione di vegetali. Un impegno, spiega Francesco Fattori, amministratore delegato di Findus Italia, "parte di un percorso di continuo miglioramento nell'adozione di pratiche agricole sostenibili che portiamo avanti da tempo, all'insegna della qualità. Come leader nel settore alimentare è infatti nostro dovere fornire prodotti nutrienti e di alta qualità, usando in maniera responsabile le risorse a nostra disposizione e minimizzando gli sprechi.
La novità sarà comunicata, dal prossimo autunno, anche sulle confezioni |
Siamo orgogliosi di entrare a far parte di Sai Platform, il sistema più completo e autorevole a livello internazionale: confrontarci con gli standard più avanzati in questo settore ci consentirà di continuare a migliorare la qualità e la sostenibilità dei nostri prodotti e, allo stesso tempo, condividere le nostre eccellenti tecniche agricole. Spero che la nostra adesione a questa iniziativa globale sia anche da stimolo per l'intero settore". L'adesione a Sai Platform comporta da parte di Findus l'adozione di pratiche virtuose seguendo tre principi: ottimizzare la gestione delle risorse, minimizzare l'impatto ambientale preservando la fertilità del terreno e valorizzare il rapporto con gli agricoltori (oggi Findus lavora con 672 aziende agricole italiane e con molte di esse ha una relazione che dura da decenni).
09 maggio 2017
Tavola lancia la linea suncare Vitamya con estratti vegetali
Frutta e verdura nelle formule dei cinque prodotti |
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10 luglio 2015
Sorprendenti abiti in fibre vegetali alla mostra Textifood
Si può visitare ancora per pochi giorni, precisamente fino al prossimo 14 luglio, nel Padiglione Francia/Lille Europa allestito tra il quattrocentesco chiostro e in una sala di 300 mq del Palazzo delle Stelline di Milano, la mostra Textifood.
In perfetta sintonia con 'Nutrire il pianeta, energia per la vita', ossia il tema scelto per Expo 2015, l'esposizione curata da Caroline David presenta fibre ricavate da specie vegetali e addirittura animali, alcune delle quali commestibili, altre utilizzate nel tessile. Arancia, limone, ananas, banana, noce di cocco, ortica, caffè, riso, soia, mais, barbabietola, lino, loto, alghe, funghi, vino, birra, molluschi e crostacei: sulla linea delle mostre Futurotextiles, Textifood porta i visitatori alla scoperta delle possibili sinergie fra i sistemi produttivi alimentari e quelli tessili. Le fibre esposte provengono da vari continenti e sono studiate dai ricercatori di tutto il mondo per rispondere ai bisogni di ecosostenibilità del pianeta. Per far conoscere queste stoffe spesso ignote, lille3000 si è rivolta a designer e stilisti consapevoli di una crescita intelligente e sostenibile delle risorse, che hanno proposto creazioni realizzate con fibre ricavate dai residui dei raccolti.
Artisti come Coralie Marabelle, Christine Phung, Design Percept, L’Herbe Rouge , A+Z design o Egide Paris hanno integrato il risultato delle ricerche tessili incentrate sulla chimica vegetale e il trattamento della biomassa. Altri, come Eric Raisina, Em Riem, Ditta Sandico, Kristian Von Forselles, Dognin, Nina Gautier, sono ricorsi a fibre naturali conosciute da secoli e quasi dimenticate. Altri ancora, come Gary Cass & Donna Franklin, Jonas Edvard o Orange Fiber, hanno creato nei loro laboratori materie innovative e visionarie. Non solo la mostra: il Padiglione, inserito nell'ambito di Citéxpo, programma organizzato in partnership con la Camera di Commercio e dell’Industria Francese in Italia, l’Institut Français e Ubifrance Italie, presenta in modo accattivamente l’originalità di Lille e della sua regione, mostrandone la cultura, la tecnologia, la gastronomia e il design attraverso spazi riservati ad aziende e centri di eccellenza.
Haute couture in fibra di banano |
Abito ricavato dalla birra e ispirato al luppolo |
Alla mostra Textifood si può vedere anche la fibra ricavata dalla soia |
11 maggio 2015
Cibo e salute: la Regione Toscana punta sulla nutraceutica
Esperti del Centro Nutrafood a confronto durante la tavola rotonda |
La tavola rotonda è stata
quindi l’occasione per presentare ufficialmente il Centro Nutrafood, il primo
centro italiano di ricerca sulla nutraceutica dell’Università di Pisa diretto
da Manuela Giovannetti. L’obiettivo dell’istituto, che allo stato attuale conta 174 ricercatori puntando
su un approccio d’indagine interdisciplinare, è molteplice: in primis promuovere, coordinare ed effettuare ricerche relative alle proprietà nutraceutiche
del cibo, la nutrizione umana e animale, con riferimento alle sostanze che
possono svolgere un effetto preventivo e curativo di patologie umane. Nutrafood intende, inoltre, favorire la realizzazione di progetti di ricerca su
scala regionale, nazionale ed internazionale, come pure offrire servizi e attività di
consulenza a realtà pubbliche e private e, non ultimo, sensibilizzare i consumatori sul valore
nutrizionale e salutistico di determinati cibi, tramite la divulgazione scientifica nell'ambito di corsi di formazione dedicati.
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18 novembre 2013
L'alta cucina crudista di Vito Cortese al Verger di Milano
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