Dal titolo 'Macchia dopo macchia: la tradizione avanza', l'installazione riflette sul tema del festival 'L'olio è progresso' portando in scena grandi tovaglie macchiate ad arte che comporranno un'opera collettiva. L’immagine della macchia d'olio si eleva dall’idea di involontario incidente domestico, diventando astrazione che conduce il pubblico attraverso un percorso di avanzamento che mostrerà una trasformazione graduale, ma allo stesso tempo potenziale, del concetto di macchia. Macchie d'olio che si espandono nello spazio e nelle trame di una tovaglia che diventano tele rappresentative della nostra convivialità e di un nuovo moderno simposio dove l'olio è protagonista. Inoltre, sabato 4 marzo alle ore 18.00 presso il Chiostro Tognoli si terrà la performance 'Tesi sospese' degli artisti Gianni Manfredini e Maurizio De Rosa,
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27 febbraio 2023
A Olio Officina Festival le tovaglie macchiate d'olio diventano arte
L'associazione culturale Arte da mangiare mangiare Arte rinnova la partecipazione alla 12esima edizione di Olio Officina Festival, dal 2 al 4 marzo 2023, con una grande installazione collettiva che caratterizzerà il giardino della Magnolia di Palazzo delle Stelline, ora dedicato all'ex sindaco di Milano Carlo Tognoli.
10 luglio 2015
Sorprendenti abiti in fibre vegetali alla mostra Textifood
Si può visitare ancora per pochi giorni, precisamente fino al prossimo 14 luglio, nel Padiglione Francia/Lille Europa allestito tra il quattrocentesco chiostro e in una sala di 300 mq del Palazzo delle Stelline di Milano, la mostra Textifood.
In perfetta sintonia con 'Nutrire il pianeta, energia per la vita', ossia il tema scelto per Expo 2015, l'esposizione curata da Caroline David presenta fibre ricavate da specie vegetali e addirittura animali, alcune delle quali commestibili, altre utilizzate nel tessile. Arancia, limone, ananas, banana, noce di cocco, ortica, caffè, riso, soia, mais, barbabietola, lino, loto, alghe, funghi, vino, birra, molluschi e crostacei: sulla linea delle mostre Futurotextiles, Textifood porta i visitatori alla scoperta delle possibili sinergie fra i sistemi produttivi alimentari e quelli tessili. Le fibre esposte provengono da vari continenti e sono studiate dai ricercatori di tutto il mondo per rispondere ai bisogni di ecosostenibilità del pianeta. Per far conoscere queste stoffe spesso ignote, lille3000 si è rivolta a designer e stilisti consapevoli di una crescita intelligente e sostenibile delle risorse, che hanno proposto creazioni realizzate con fibre ricavate dai residui dei raccolti.
Artisti come Coralie Marabelle, Christine Phung, Design Percept, L’Herbe Rouge , A+Z design o Egide Paris hanno integrato il risultato delle ricerche tessili incentrate sulla chimica vegetale e il trattamento della biomassa. Altri, come Eric Raisina, Em Riem, Ditta Sandico, Kristian Von Forselles, Dognin, Nina Gautier, sono ricorsi a fibre naturali conosciute da secoli e quasi dimenticate. Altri ancora, come Gary Cass & Donna Franklin, Jonas Edvard o Orange Fiber, hanno creato nei loro laboratori materie innovative e visionarie. Non solo la mostra: il Padiglione, inserito nell'ambito di Citéxpo, programma organizzato in partnership con la Camera di Commercio e dell’Industria Francese in Italia, l’Institut Français e Ubifrance Italie, presenta in modo accattivamente l’originalità di Lille e della sua regione, mostrandone la cultura, la tecnologia, la gastronomia e il design attraverso spazi riservati ad aziende e centri di eccellenza.
Haute couture in fibra di banano |
Abito ricavato dalla birra e ispirato al luppolo |
Alla mostra Textifood si può vedere anche la fibra ricavata dalla soia |
26 giugno 2015
Il Salone del Giappone è aperto a Milano fino al 13 luglio
Le istituzioni giapponesi e milanesi all'inaugurazione del Salone del Giappone |
Il Salone del Giappone è ospitato nelle sale del Palazzo delle Stelline |
Fino al 31 ottobre il Giappone è anche all'interno di Expo 2015 con un padiglione iper tecnologico |
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22 gennaio 2015
Oleificio Zucchi partecipa all'Olio Officina Food Festival
Workshop e degustazioni a cura di Oleificio Zucchi |
Focus su Zucchi, venerdì 23 gennaio, con le seguenti iniziative:
-Dalle 11.15, presso Sala Leonardo, Giovanni Zucchi, mministratore delegato di Oleificio Zucchi, in occasione della tavola rotonda 'Chi ha paura del blend?', presenterà il suo nuovo libro edito da Fausto Lupetti Editore 'L’Olio non cresce sugli alberi'. Il libro racconta una figura professionale poco nota, ma essenziale: il blendmaster, lo specialista nell’arte di selezionare e unire oli extra vergini da cultivar e provenienze diverse per creare accostamenti unici (blend), con determinate caratteristiche qualitative. Il libro sarà acquistabile nella libreria del festival.
-Dalle 15 alle 16, presso la Sala Solari, si terrà il workshop 'Blendmaster all’opera. La realizzazione di un blend', a cura di Giovanni Zucchi e Anna Cane. L'incontro offrirà ai partecipanti la possibilità d'imparare a creare un blend con oli extravergini di oliva, mettendo alla prova la propria passione e creatività secondo un approccio che stupirà con esiti inattesi.
-Dalle 16.15 alle 17.15, a chiusura delle attività di laboratorio, degustazione di Oli Speciali della nuova gamma Zucchi (semi di zucca, sesamo, lino, vinacciolo) sotto la guida di Anna Cane, direttore qualità Oleificio Zucchi.
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