25 dicembre 2024

A Palazzo Marino un bellissimo presepe napoletano del Settecento

Il 26 dicembre, l'1 e 6 gennaio la mostra a Palazzo Marino, che comprende la grande pala d'altare 'La Madonna di San Simone' di Federico Barocci ospitata fino al 12 gennaio nella Sala Alessi e, a seguire, un esempio di presepe napoletano nell'attigua Sala Arazzi, sarà aperta dalle 9.30 alle 20. Il 31 dicembre la chiusura sarà anticipata alle 18. La grande pala d'altare di Barocci, prestito della Galleria Nazionale delle Marche di Urbino, è stata realizzata dal grande pittore urbinate tra il 1566 e il 1567. I visitatori saranno accolti da storici dell'arte, coordinati da Civita, che li accompagneranno in gruppi con visite guidate gratuite. Quanto, invece, al presepe napoletano, è stato realizzato nel Settecento da Giuseppe Sammartino ed è una straordinaria testimonianza di scultura partenopea, una rappresentazione 'viva', pittoresca e teatrale della società del tempo: ogni statuina, in terracotta o legno, incarna infatti un personaggio realmente vissuto all'epoca, con fattezze, espressioni e gestualità realistiche, proprio come succede oggi con alcune statuine della celebre via napoletana San Gregorio Armeno, modellate su famosi cantanti, politici e sportivi dei nostri tempi. Il presepe è dunque un intenso affresco umano che racconta sia i ceti più abbienti sia quelli popolari, con la vivacità dei mercati e i mestieri tipici dell'epoca. Celato tra i personaggi figura anche il pastorello dormiente Benino, il cui sonno simboleggia la giovinezza e l'immaturità dello spirito, ma anche un atto creativo simbolico: secondo la credenza popolare, Benino sogna il presepe di cui è protagonista, dunque svegliarlo ne comporterebbe la scomparsa. A fine mostra, questo capolavoro dello scultore Sammartino lascerà Palazzo Marino per tornare in esposizione nel Museo Arti Decorative del Castello Sforzesco di Milano.