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08 marzo 2021

Nasce dalle donne weTree, un patto green per il post pandemia

Più aree verdi, più ossigeno, più salute, più sviluppo, meno povertà. Si chiama weTree il nuovo progetto nazionale, interamente concepito e promosso da donne, volto a ristabilire l'equilibrio uomo-natura e ridare respiro al mondo nel post pandemia.
 Portavoci del progetto nazionale la scienziata Ilaria Capua,
Ilaria Borletti Buitoni del Fai e Maria Lodovica Gullino di Agroinnova

Un patto verde, quello che nasce in risposta all'attuale crisi sanitaria e socio-economica, finalizzato a una profonda consapevolezza ambientale secondo una prospettiva circolare. Nella convinzione che avere cura del pianeta non significa solo salvaguardare l'ambiente, ma anche prevenire le malattie dell'uomo e dare impulso allo sviluppo economico a beneficio dell'intera collettività. Concretamente l'iniziativa - cui hanno già aderito le città di Milano, Torino, Perugia e Palermo - prevede la realizzazione o il recupero di boschi urbani dedicati a donne che con il loro operato hanno reso le proprie comunità migliori.  In quest'ottica le amministrazioni comunali sono chiamate a sottoscrivere un impegno a sostegno delle iniziative dei singoli.
Il progetto prevede il coinvolgimento di istituzioni e cittadini
Anche i cittadini sono quindi attivamente coinvolti nelle buone pratiche green: tutti possono infatti aderire inviando un concept di 1.800 battute, relativo a un progetto verde che riguarda la propria comunità. Il progetto weTree, presentato oggi con una conferenza stampa in streaming, vede in prima linea la virologa Ilaria Capua, che dirige il Centro di eccellenza One Health dell'Università della Florida, Ilaria Borletti Buitoni, vicepresidente del Fai, e Maria Lodovica Gullino, direttore Agroinnova dell'Università di Torino. Partner del progetto il Gruppo Iren e Pirelli.

03 giugno 2020

La salute delle piante e dell'uomo al centro di Plant Health 2020

Il 2020, proclamato dalle Nazioni Unite Anno internazionale per la salute delle piante (International Year of Plant Health), mira a sensibilizzare i grandi gruppi di interesse, i decisori politici e l'opinione pubblica sull'importanza e l'impatto di temi come la biosicurezza, i cambiamenti climatici, la globalizzazione dei mercati e la sicurezza alimentare.
Il festival organizzato da Agroinnova si svolgerà in via telematica il 4 giugno
Il Festival Plant Health 2020, organizzato da Agroinnova (Centro di competenza per l’innovazione in campo agroambientale dell'Università di Torino), con il patrocinio della Regione Piemonte e della Città di Torino, doveva essere il momento-clou delle celebrazioni di Torino per l’International Year of Plant Health, un grande evento scientifico e divulgativo di respiro internazionale sotto l’egida delle istituzioni del territorio. L’emergenza sanitaria in corso ha imposto l’annullamento delle conferenze, degli spettacoli e delle mostre previsti dal 4 al 6 giugno all’Università degli Studi di Torino e dedicati alla salute delle piante e dell’ambiente. Ma il 4 giugno, alle ore 18.30, si terrà comunque in via telematica l’apertura del Festival: una diretta streaming dal titolo 'Plant Health #Saluteglobale. Salute delle piante, salute globale', che sui temi della salute, delle piante e dell’ambiente vedrà gli interventi della virologa Ilaria Capua, direttore del One Health Center of Excellence, della fitopatologa Jacqueline Fletcher e di Maria Lodovica Gullino, direttore di Agroinnova e vicerettore dell’Università degli Studi di Torino. Alcuni dei relatori del Festival verranno inoltre coinvolti nel progetto 'Le piante al centro. Il Podcast del Festival', brevi interviste sul tema della salute delle piante condotte da Anna Marino, giornalista radiofonica di Radio24, che verranno pubblicate su un canale dedicato.