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Due scatti del fotografo perugino Giorgio Cutini. Da sinistra, 'Ombra del vento' (2023) e 'Segni' (1997) |
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11 agosto 2025
Alla Mole Vanvitelliana di Ancona le fotografie di Giorgio Cutini
La Mole Vanvitelliana di Ancona ospita la mostra 'Giorgio Cutini. Canto delle stagioni', antologica dedicata al fotografo perugino, uno dei protagonisti più significativi della ricerca fotografica italiana. Curata da Gabriele Perretta e organizzata dal Consiglio Regionale delle Marche, in collaborazione con l'assessorato alla Cultura del Comune di Ancona, la mostra presenta oltre 200 opere fotografiche, molte delle quali inedite.
L'allestimento è pensato come percorso di introspezione artistica e umana personale, ma anche un viaggio universale dello sguardo dell'artista attraverso le età dell’uomo. Si snoda nelle sale seguendo una suddivisione tematica, focalizzata sulle serie e sulle immagini che hanno costruito la cifra stilistica più caratteristica di Cutini, che da sempre evita i luoghi comuni e mette in discussione i presupposti visivi dell'istantaneo contemporaneo. Non solo ritratti di cose, oggetti o realismi effimeri: le sue fotografie documentano quello che il paesaggio muove nell'animo, in cui l'occhio intellettuale del fotografo si interessa e incuriosisce di ciò che lo circonda. La mostra, aperta fino al 30 settembre tutti i giorni (escluso il lunedì) dalle 17 alle 21, è anche l'occasione per scoprire l'inconsueto complesso della Mole Vanvitelliana e tutte le attività che si possono fare al suo interno, per una visita dopo la spiaggia, un aperitivo o una passeggiata. Costruita tra il 1733 e 1743 da Luigi Vanvitelli per diventare il lazzaretto cittadino, la Mole Vanvitelliana è un capolavoro di edilizia sull'acqua, che sorge su un'isola artificiale dall'inusuale forma pentagonale all'interno del porto ed è collegata alla terraferma da tre ponti. Utilizzato anche come ospedale militare e caserma, nel 1860 il Lazzaretto diventa prima una raffineria di zucchero, poi base militare durante i conflitti del primo Novecento , in seguito sede della manifattura tabacchi per diventare, infine, quello che possiamo vedere adesso dopo grandi restauri realizzati dalla Soprintendenza e dal Comune.
25 dicembre 2017
La 'Sacra conversazione' di Tiziano Vecellio è esposta a Milano
Giunge da Ancona la 'Sacra conversazione' di Tiziano, esposta in Sala Alessi, a Palazzo Marino, e visibile al pubblico gratuitamente fino al 14 gennaio 2018.
L'esposizione a Milano del capolavoro pittorico di Tiziano Vecellio, proveniente dalla Pinacoteca Civica 'Francesco Podesti', è un'iniziativa con cui il capoluogo lombardo celebra il Natale: "Anche quest'anno Milano ha voluto regalare un grande capolavoro artistico a tutti coloro che vivono qui o che visiteranno la città durante queste festività – dichiara il sindaco di Milano Giuseppe Sala, che ha presentato l'opera alla presenza della sindaca di Ancona Valeria Mancinelli – per rendere ancora più bello e magico il Natale. Chiunque entri in Sala Alessi per ammirare la pala d’altare di Tiziano potrà stupirsi di fronte all'energia sorprendente che sprigiona e allo splendido allestimento che ne valorizza ogni dettaglio, permettendone una visione ravvicinata e completa". La grande pala d’altare (olio su tavola, 312 x 215 cm) dipinta nel 1520 dall'allora trentenne Tiziano per il mercante di Dubrovnik Alvise Gozzi, e destinata all'altare principale della chiesa di San Francesco ad Alto ad Ancona, è il primo dipinto firmato e datato di Tiziano a noi noto. Un nuovo capolavoro di Tiziano nell'elenco delle opere ospitate in Sala Alessi, scelto proprio per celebrare il decennale dell’iniziativa, a testimonianza di come il grande maestro, rappresenti un trait d’union con gli altri grandi autori precedentemente ospitati.
Grazie a un allestimento curato dall’architetto Corrado Anselmi, i visitatori potranno inoltre osservare anche il retro della tavola sui cui sono presenti alcuni schizzi a matita, in parte ombreggiati a pennello, realizzati dallo stesso Tiziano e raffiguranti varie teste, una delle quali potrebbe essere il bozzetto per il Bambino in una prima stesura del dipinto. La possibilità di ammirare anche il retro della grande pala d'altare consentirà di scoprire come venivano realizzate le opere nel Cinquecento. A valorizzare il capolavoro anche l'impianto illuminotecnico a cura dell'architetto Francesco Murano, che utilizza la tecnica della luce miscelata, ottenuta componendo luci calde e fredde, favorendo una visione particolarmente brillante dei colori con i faretti Luum di Lumen Center Italia. La mostra è curata da Stefano Zuffi e patrocinata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo, promossa da Comune di Milano, Intesa Sanpaolo – partner istituzionale - con il sostegno de La Rinascente. L'iniziativa è coordinata da Palazzo Reale e realizzata insieme alla città di Ancona - Pinacoteca Civica 'Francesco Podesti' in collaborazione con le Gallerie d'Italia di Piazza Scala e organizzata con Civita. Il catalogo di mostra è a cura di 24 Ore Cultura.
La 'Sacra conversazione' dipinta da Tiziano nel 1520 |
I sindaci Valeria Mancinelli e Giuseppe Sala |
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