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24 settembre 2024

Un'installazione-cassonetto per sensibilizzare sulle risorse idriche

Finish
, brand del gruppo Reckitt, rinnova anche nel 2024 il suo impegno nella tutela delle risorse idriche con il progetto 'Acqua nelle nostre mani'. Dopo le iniziative sviluppate in passato su tutto il territorio nazionale, e con la creazione nel 2022 della prima Guida turistica ai deserti d'Italia, quest’anno il brand ha deciso di realizzare un'installazione a Roma, in un luogo di grande passaggio nel centro della città, con l'obiettivo di sensibilizzare i cittadini sul tema del consumo idrico e della quantità d'acqua consumata, molto spesso inconsapevolmente. Finish con Havas ha sviluppato una campagna integrata di sensibilizzazione sul corretto consumo idrico. In particolare, nel centro di Roma, in occasione dell'equinozio di autunno, accanto a due normali cassonetti, uno per la plastica e uno per il vetro, ne è stato posizionato uno inedito, dedicato all'acqua. A differenza dei primi due, di dimensioni standard, il cassonetto per l'acqua è molto più grande, così da simboleggiare il consumo di questa risorsa nel nostro Paese. Questo bidone, infatti, potrebbe contenere oltre 6mila litri d'acqua, che corrispondono al consumo di circa una famiglia di quattro persone in una settimana. Collocata in Largo dei Lombardi a Roma il 22 e il 23 settembre, l'installazione ha inteso a catturare l'attenzione dei passanti, stimolando la riflessione su un tema di grande urgenza per la nostra società. Mentre, infatti, i rifiuti tradizionali sono visibili, il consumo d'acqua resta invisibile, nascosto nelle tubature, rendendone difficile una gestione consapevole. Da qui l'idea di renderlo visibile con un cassonetto al fine di aumentare la consapevolezza e promuovere un uso più sostenibile di questa preziosa risorsa nella vita quotidiana di ognuno, in ogni momento dell'anno, non solo nel periodo estivo, quando l'attenzione pubblica è più alta.

25 ottobre 2022

Da Finish una guida turistica sui paesaggi italici desertificati

L'Italia è a rischio desertificazione per oltre il 20% del suo territorio, con la situazione ulteriormente complicata dalle condizioni climatiche e metereologiche.
Obiettivo: proporre un uso più intelligente
della preziosa risorsa idrica
I deserti stanno sempre più diventando triste realtà
in molte zone della penisola, flagellate negli anni dal costante aumento delle temperature, dalla carenza di precipitazioni e da terreni ormai non più abituati ad assorbire correttamente l'acqua piovana. Con la volontà di stimolare una forte reazione della collettività e proporre un uso più diligente dell'acqua, Finish – attraverso il progetto 'Acqua nelle nostre mani' - lancia un ulteriore grido di allarme sul tema siccità coinvolgendo il fotografo di fama internazionale Gabriele Galimberti, che ha viaggiato durante i mesi scorsi, con la sua collaboratrice Camilla Miliani, con l'obiettivo di documentare e raccontare delle mete turistiche anomale per il nostro Paese, in via di desertificazione. Un viaggio lungo l'Italia che si è protratto per tutto il periodo estivo e le cui foto, interviste e descrizioni dei luoghi hanno dato vita alla Guida turistica ai deserti d'Italia – in formato cartaceo e digitale e densa di dettagli e di consigli turistici – che invita le persone a visitare questi territori: fiumi diventati sentieri da trekking, laghi ridotti ad aride distese, paesaggi che nessuno si aspetterebbe di vedere e che, invece, sono reali.  Le zone fotografate nei giorni di viaggio da Galimberti (vincitore nel 2021 del World Press Photo con il progetto 'The Ameriguns') riguardano Sicilia, Abruzzo, Marche, Toscana, Lombardia, Umbria, Emilia-Romagna e Molise, con focus su fiumi e laghi. Luoghi che, nei prossimi mesi, diventeranno oggetto di una mostra fotografica a Milano, che garantirà a chiunque lo vorrà di osservare una realtà non più così nascosta e improbabile per il nostro Paese. L'iniziativa si inserisce nell’ambito del progetto 'Acqua nelle nostre mani', che negli ultimi anni ha sviluppato un profondo impegno sul tema della tutela della risorsa idrica, con progetti concreti sul territorio volti a sostenere l'agricoltura e a combattere, grazie a interventi mirati e al supporto della tecnologia, la desertificazione.

31 marzo 2020

Finish sensibilizza con la campagna 'Acqua nelle nostre mani'

'Acqua nelle nostre mani' è il titolo della campagna Finish volta a consapevolizzare i consumatori sull'uso sostenibile dell’acqua - bene non infinito - suggerendo un cambio di atteggiamento degli italiani verso abitudini più virtuose.
Coinvolti anche ambassador e influencer
Un progetto di Reckitt Benckiser, leader mondiale nella produzione di beni di largo consumo nei settori della salute, igiene e pulizia della casa, in linea con i Sustainable development goals delle Nazioni Unite, al fine di ridurre il proprio impatto ambientale e creare un mondo più pulito. Il progetto, iniziato con un’attività pr di sensibilizzazione sulla scarsità d’acqua sui principali media in vista della Giornata Mondiale dell’Acqua (22 marzo), è stato strutturato in una campagna multimediale e multicanale declinata su web, tv, radio, digital, social e stampa e in attività instore ed ecommerce. Lo spot tv della nuova campagna Finish racchiude il messaggio, o meglio la promessa, che l’acqua è una risorsa preziosa e la sua scarsità può portare a conseguenze molto gravi per il nostro paese. Nonostante ciò sciacquiamo i piatti prima di metterli in lavastoviglie: una cattiva abitudine che porta a sprecare fino a 38 litri d'acqua ogni volta. Con Finish, se prometti di cambiare questa consuetudine avrai risultati brillanti fin dal primo lavaggio e potrai iniziare a risparmiare acqua. Nell'ambito di questo progetto sono stati coinvolti alcuni partner d’eccezione come National Geographic – content partner del progetto a livello globale, che vede in Italia la partecipazione del fotografo Gabriele Galimberti – e Bosch - nell'ambito di una comarketing internazionale nata da una comune intesa sull’importanza del bene acqua per il nostro Paese. A rafforzare il messaggio e dare spessore all'iniziativa risultano poi centrali le azioni di sostegno ad alcune importanti eccellenze italiane: 'Acqua nelle nostre mani' diventa, infatti, un impegno concreto di restituzione al territorio italiano attraverso una collaborazione di ampio respiro con due importanti realtà: Future Food Institute e Fai - Fondo Ambiente Italiano.
Sciacquare i piatti prima di metterli in lavastovoglie
comporta uno spreco medio d'acqua pari a 38 litri
Per il 2020, le associazioni andranno a realizzare due progetti di efficientamento idrico, rispettivamente nell'ambito agricolo e in quello artistico-paesaggistico, volti a tutelare le eccellenze italiane. Inoltre, per avvalorare il proprio messaggio, Finish ha commissionato a Ipsos una ricerca su un campione rappresentativo di 1.000 individui che riporta una chiara fotografia della percezione dei consumi nella penisola italiana. Infatti, si ritiene che in media una famiglia consumi poco più di 100 litri al giorno, mentre in realtà il consumo per uso civile d’acqua in Italia è di 220 litri pro capite al giorno. Si evince anche che, nonostante la sempre più diffusa consapevolezza di nuove e migliori pratiche utili a ridurre il consumo d'acqua, i comportamenti degli italiani nei confronti della sua scarsità continuano a non essere correttamente indirizzati. Da segnalare anche il racconto da un punto di vista digital e social, che si concretizza con la piattaforma acquanellenostremani.it e il coinvolgimento di ambassador e influencer, come lo chef Franco Aliberti e lo showmen Vittorio Brumotti, già ambasciatore Fai. Considerata la complessità e l’importanza della campagna, Reckitt Benckiser ha coinvolto anche diversi partner: Havas per lo sviluppo della campagna tv, Havas pr per l’amplificazione multimedia relations, Bitmama per il sito e i canali social e Dentsu Agency per la pianificazione media.