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14 marzo 2024

La corsa alla bellezza e all'eterna giovinezza in mostra al Meet

È stata inaugurata oggi e si potrà vedere fino a domenica 2 giugno negli spazi del Meet Digital Culture Center – il Centro Internazionale per l'Arte e la Cultura Digitale nato a Milano con il supporto di Fondazione Cariplo – la mostra collettiva 'Forever Young: The Dorian Gray Syndrome', a cura di Maria Grazia Mattei, fondatrice e presidente di Meet, e di Clement Thibault, direttore delle Arti visive e digitali al polo d'innovazione culturale Le Cube Garges a Garges-lès-Gonesse, in Francia.
L'esposizione delle opere d'arte digitali di 12 artisti
inaugura il palinsesto del 
Milan Longevity Summit
L'esposizione inaugura il palinsesto del Milan Longevity Summit, ideato da Viviana Kasam e coordinato da BrainCircle Italia, che dal 14 al 27 marzo porterà nel capoluogo lombardo 60 tra i più affermati studiosi del panorama internazionale per esporre le proprie ricerche sulla svolta demografica in atto e sulle possibilità di rallentare il processo di invecchiamento, anche attraverso l'arte. La mostra al Meet offre una riflessione inedita sul tema, attraverso i lavori di 12 artisti della scena della digital art, per indagare nel profondo del digitale temi trattati che si riflettono sulla vita reale. Un'analisi del modo in cui la società odierna implementa soluzioni tecnologiche innovative per creare rappresentazioni di sé in tempo reale, virtuali e in continua evoluzione. "Oggi si assiste sempre più a una corsa alla 'beautification', cioè all’utilizzo di tecnologie e filtri per abbellirsi e rappresentarsi attraverso il digitale nella versione che si considera migliore di sé, arrivando anche a nascondersi, a ritoccarsi e a trasformarsi - sottolinea Maria Grazia Mattei. Il mondo digitale è una sorta di specchio ingannevole che riflette un'immagine eterna di noi stessi, sempre giovani e vitali. Tutto ciò denuncia la continua tendenza a vincere la paura del tempo che passa e della vecchiaia, fino ad arrivare a toccare il tema dell’'immortalità. Proprio nel mondo del digitale, e in particolare con l'avvento dell'intelligenza artificiale, si è scatenata una riflessione sull'oltre, sul sopravvivere alla persona fisica. Infondo è quello che l’uomo ha sempre cercato di fare con l'arte, ossia creare un’opera per diventare immortale. Che si scriva, scolpisca o si suoni, ogni azione creativa è una pulsione a vincere quello che è un appuntamento ineluttabile". Visitare questa collettiva significa vivere un'esperienza sul tema dell'eterna giovinezza, grazie alle opere di Inès Alpha, Robbie Cooper, Rodrigo Gomes, Damara Inglês, Aaron Jablonski, Ethel Lilienfeld, Mauro Martino, David OReilly, Chris Salter, Inès Sieulle, Esmay Wagemans, Lu Yang. La mostra si sviluppa su tre concetti (The Dorian Gray Paradox, The Digital Beyond, The Digital Human), ma unica è la riflessione critica che accompagna il visitatore lungo tutto il percorso. 

13 aprile 2023

Al Meet un'esperienza immersiva fa riflettere sull'esistenza umana

In occasione della Milano Art Week e del Salone del Mobile 2023, dal 15 al 23 aprile, Meet Digital Culture Center e il Museo Nazionale dell'Arte Digitale di Milano presentano Everything (2021), una installazione immersiva dello studio turco Nohlab, per la prima volta in Italia.
L'installazione dello studio turco Nohlab si vedrà dal 15 al 23 aprile 
(nella foto il Meet Digital Culture Center di Milano)
Si tratta di un'esperienza di 12'30" che ritrae il tutto come appare, mettendo in discussione l'esistenza umana, suggerendo nuove possibili interazioni. Attraverso gli occhi di un narratore, che segue lo svolgimento del filone narrativo, ci immergiamo in un'incalzante sequenza audio video tripartita, in cui scienza, filosofia e metafisica convergono. Attraverso l'osservazione di elementi familiari che costituiscono la routine della nostra vita quotidiana, il pubblico è spinto a interrogarsi su come la complessità della nostra esistenza quotidiana lasci molte domande irrisolte. L'opera ci interroga su come gli esseri umani possano tentare di comprendere e decodificare il nostro universo ibrido in costante evoluzione. Sono molte le cose che non riusciamo a percepire né a prendere in considerazione con le nostre limitate competenze umane, ma proprio accettare quanta conoscenza ci sfugga, può portare a uno stato di costante apertura al mondo in trasformazione, così come a una visione libera nei confronti delle tecnologie e delle macchine che abbiamo creato. Quest'installazione, commissionata da Culturespaces, era stata presentata dalla Royal Commission for Riyadh nella seconda edizione del Noor festival di Riyadh (dicembre 2022), un festival dedicato alla luce come forma di arte contemporanea, in Arabia Saudita. I Nohlab erano tra i 130 artisti presentati, che con il loro lavoro hanno trasformato Riyadh in un museo scintillante senza pareti attraverso la più grande edizione di un festival della luce come arte contemporanea mai creato al mondo. Per la presentazione a Meet Digital Culture Center, Everything è stato trasformato in una nuova versione site specific grazie a Filmmaster Events.

09 febbraio 2023

Al Meet di Milano le opere dello scienziato visionario Barabási

Un percorso espositivo di forte impatto visivo
Fino al prossimo 16 aprile, Meet Digital Culture Center, il primo centro internazionale per l'arte e la cultura digitale nato a Milano con il supporto di Fondazione Cariplo, presenta, per la prima volta in Italia, 'The art of connection', esposizione che raccoglie tutto il corpus delle opere realizzate al BarabásiLab, famoso laboratorio di ricerca fondato da Albert-László Barabási e incentrato sulla visualizzazione di reti e nodi e caratteristici delle dinamiche del web, in un percorso espositivo di forte impatto visivo che si focalizza sul talento di Barabási di unire intuizione scientifica e spirito visionario. Immagini fisse, schizzi, rappresentazioni grafiche, artistiche, sculture derivate dai dati raccolti in rete negli ultimi 30 anni di attività del Laboratorio, il percorso espositivo di Meet intende evidenziare la convergenza tra l'approccio artistico e le tecniche di visualizzazione scientifica del lavoro di Barabási. Nella Sala immersiva si trova un'installazione site specific che fornisce proprio una visione completa e universale della creatività di questo scienziato e del suo laboratorio, che esalta il suo modo straordinario e pionieristico di dare vita, colore e forma alla complessa scienza dei dati impiegando gli strumenti di una società alimentata dal visivo, che incarna infine nel profondo l'ambivalenza del lavoro di Barabási: un artista sperimentale con un approccio basato su metodi scientifici.