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22 giugno 2018

Un 2018 di festeggiamenti per i 150 anni della salsa Tabasco

La famosa salsa piccante Tabasco, com'è universalmente noto, esalta il gusto di carni, pesci e crostacei. Ma è perfetta, e forse questo non tutti lo sanno, anche con ostriche, gelati, granite e panini a base di salmone o pregiati salumi.
John E. Simmons a Milano per il party celebrativo
Senza contare che dà un sorprendente twist ai cocktail da sorseggiare nelle calde serate d'estate. Lo hanno scoperto ieri gli ospiti intervenuti alla serata celebrativa dei 150 anni di Tabasco, che si è svolta al Iuta Bistrot di Milano. Dopo New Orleans, New York, Londra e Shanghai, le celebrazioni della salsa piccante, prodotta dalla McIlhenny Company, azienda della Louisiana, sono approdate nel capoluogo lombardo - unica tappa italiana - con un evento speciale a base di preparazioni gourmet, intrattenimento e buona musica con dj set. Un evento che ha visto anche la partecipazione eccezionale di John E. Simmons, senior manager of agricolture della McIlhenny Company e membro della sesta generazione della famiglia produttrice del brand. Risale al 1868 il primo raccolto di peperoncini da cui Edmund McIlhenny creò una salsa piccante per ravvivare i sapori del cibo. A distanza di 150 anni, i medesimi tre ingredienti che hanno reso Tabasco la salsa piccante per eccellenza - peperoncini, sale e aceto - vengono invecchiati in botti di rovere e imbottigliati dai discendenti del fondatore ad Avery Island, con un processo di produzione praticamente invariato.
Le quattro varianti di salsa Tabasco disponibili in Italia
Per coloro che desiderano festeggiare il 150esimo anniversario del marchio, Tabasco, in collaborazione con chef e altri professionisti della ristorazione, ha creato esclusive ricette che sono fruibili tutto l'anno sul sito Tabasco.com e sui canali social del marchio, insieme a piccoli focus dedicati al ruolo di spicco che questa salsa piccante ha giocato nella storia del cibo, della cultura americana e di quella globale.
Oggi i prodotti del brand sono venduti in oltre 185 Paesi del mondo ed etichettati in 22 lingue e dialetti. In Italia, oltre alla salsa Tabasco rossa originale (classificata da 2.500 a 5.000 unità di piccantezza della scala Scoville, che misura la piccantezza di ogni tipo di peperoncino) sono disponibili anche le tre varianti Tabasco Verde al Jalapeño, Tabasco Chipotle Bbq e Tabasco Habanero.

11 settembre 2014

Peperoncini 'di fuoco' alla mostra-mercato Piazza Portello

Sono 80 varietà e provengono da oltre 20 Paesi, fra cui India, Brasile, Messico, Perù, Bolivia, Russia, Thailandia, Vietnam, Malesia e Cina, i peperoncini in scena sabato 13 e domenica 14 settembre, dalle 10 alle 18 in Piazza Portello, zona viale Certosa - piazzale Accursio. Grazie alla collaborazione con la famiglia Zaltieri, proprietaria dell’azienda agricola La MargheRita, specializzata nella coltivazione di piante di peperoncino e certificata come Azienda PIC dall’Accademia Italiana del Peperoncino, sabato verrà presentata la varietà Red Portello dedicata al centro commerciale milanese che per il terzo anno consecutivo ospita la vasta mostra-mercato del peperoncino.
La nuova varietà Red Portello dedicata a Piazza Portello
La nuova pianta è un Capsicum Annuum, varietà dalla bacca rossa di forma allungata, che ha una piccantezza medio-elevata, ma immediatamente percepibile, e si adatta perfettamente anche all’essiccazione. Nel corso della mostra-mercato saranno però solo poche decine gli esemplari di Red Portello a disposizione d'intenditori e amanti del piccante. Durante la due giorni il pubblico avrà poi la possibilità di conoscere e acquistare le piante, apprendere le tecniche di coltivazione e conservazione più adatte al nostro clima, i diversi significati dei colori, i livelli di maturazione e i gradi di piccantezza. Domenica pomeriggio lo chef Domenico Longo, calabrese d’origine ma trevigiano d’adozione e amante della cucina mediterranea salutistica, si esibirà con un suo assistente in uno showcooking durante il quale preparerà alcune semplici ricette, stuzzichini e appetizer a base di peperoncino.

Occhio ai temibili peperoncini cobra e drago
Protagonisti della manifestazione anche il Carolina Reaper, vincitore del Guinnes dei primati 2013, che può raggiungere i 2 milioni di gradi Scoville (scala di misura della piccantezza di un peperoncino) il temibile Trinidad Moruga Scorpion dalla piccantezza definita 'nucleare'. Spazio anche a Bhut Jolokia, conosciuto come Peperoncino Re Cobra o Ghost Chili, e Naga Morich, Naga Viper e l’esclusivo Dorset Naga, senza dimenticare il Seven Pod e l’Infinity Chili la cui bacca è sufficiente per rendere piccanti sette pentole di fagioli. Sfileranno anche le varietà classiche come il mitico Jalapeno e l’Habanero in tutte le sue varianti: rosso, dorato, bianco, Green, Condor Beak, Capuchino per finire con l’Habanero Chocolate. Molto interessante sono la varietà chiamata 'Aribibi Gusano', dal profumo intenso e avvolgente, ma accompagnata da piccantezza estrema, il divertente 'Pingo de Ouro', piccolo peperoncino sferico dal colore arancione e dal sapore molto, molto deciso e il Thai Dragon, cornetto dalla piccantezza simile a una scossa, adatto sia per il consumo fresco che per l’essiccazione. Presenti anche i più famosi peperoncini naturalizzati italiani, dal Cayenna al Mazzetto, dal Calabrese al Tondo da farcire e il raro peperoncino nero, Acrata proveniente dal Cile dalle rinomate doti afrodisiache.