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26 luglio 2024

Il turismo in Spagna è un'avventura da scoprire con un podcast

Un progetto dell'Ente Spagnolo del Turismo realizzato in
collaborazione con Podcastory e rivolto alla Generazione Z 
L'Ente Spagnolo del Turismo, in collaborazione con Podcastory, ha realizzato un fictional info-podcast rivolto alla Generazione Z, con l'obiettivo di promuovere il turismo in Spagna. E lo ha fatto con 'Come ti suona la Spagna?', un podcast dal tono avventuroso e dinamico. Una sfida per far scoprire le bellezze del Paese attraverso le due voci protagoniste (interpreti della serie sono Francesca e Alex, due esponenti della Gen Z) e popup audio di una voce narrante che offre agli ascoltatori informazioni e curiosità sul territorio, suggerimenti su luoghi naturali di interesse, e consigli sulle migliori specialità enogastronomiche  della regione oggetto di ogni episodio. Protagonisti dell'avventura Francesca, appassionata della cultura iberica e amante delle sfide a cielo aperto, e Alex, giovane deejay alla ricerca di emozioni… e di nuovi sound per la sua musica. Costituita da un trailer e otto episodi alla scoperta di altrettante regioni spagnole tutte da vivere ed esplorare, la serie 'Come ti suona la Spagna?' invita gli ascoltatori a visitare nella prima tappa del viaggio le Asturie, conosciute per le spiagge sul mar Cantabrico e le aree montuose più spettacolari della Spagna; e poi Aragona ed Almeria, quest'ultima con la sua maestosa Alcazàba, che ha fatto da set cinematografico alla celebre serie televisiva Game of Thrones. Il viaggio prosegue sulle  isole Baleari, alla  scoperta di Minorca, per poi spostarsi in Cantabria, conosciuta per i numerosi borghi medievali e per le Grotte di Altamira che contengono alcuni dei più straordinari esempi di arte rupestre paleolitica al mondo. Ultime tappe Lanzarote, caratteristica isola per il suo paesaggio vulcanico, Navarra e Murcia. 

16 dicembre 2015

100 Montaditos porta anche a Milano il casual food spagnolo

Cento tipi diversi di montaditos, ossia paninetti croccanti farciti con ingredienti iberici a scelta, ma anche insalate, tapas (tra cui le alette di pollo o le croquetas) e appetizer, come le 'patatas bravas'. 100 Montaditos, la prima catena multinazionale di cucina tradizionale che fa capo al Gruppo Restalia, leader nella ristorazione in Spagna, è sbarcata anche a Milano, in via Ascanio Sforza 49 (nella zona dei Navigli a elevata affluenza di giovani) pronta a conquistare i milanesi con la formula del casual food spagnolo di qualità, principalmente basato sull'ampia varietà di invitanti panini, con prezzi che variano da 1 a 2,50 euro.
Ángel Sandoval Morales
"Quello che inauguriamo a Milano è uno dei locali più grandi in Italia ed essere presenti in uno dei cuori pulsanti della città è una grandissima soddisfazione. Questo splendido traguardo conferma il consenso delle persone nei confronti del nostro stile e dei nostri prodotti di qualità - dichiara Ángel Sandoval Morales, 100 Montaditos Europe manager -. Vogliamo offrire ai milanesi di tutte le età la possibilità di godere di un’esperienza indimenticabile: sono 19 i componenti dello staff qualificato che farà vivere ai consumatori la nostra unica ed esclusiva formula Casual Food". Con quest'apertura si consolida la presenta in Italia dell'insegna che attualmente conta 20 ristoranti e che nel 2016 conta di aprirne 30 e nel 2017 altri 50. Alla base della strategia di 100 Montaditos un modello di franchising perfezionato in 15 anni di vita del brand e contraddistinto da una spinta innovatrice, dalla semplicità di gestione e dalla garanzia di un investimento economico con ritorno entro un lasso di tempo ridotto. Successo che ha portato 100 Montaditos a contare oltre 400 locali in Spagna e 42 all’estero.

20 settembre 2014

Viaggio nel tempo nella spirituale e vivace città di Saragozza

Desiderosi di visitare una città alternativa alle classiche metropoli e città europee? Saragozza (in castigliano Zaragoza) è la meta ideale per un weekend lungo.
In arrivo a Saragozza, su un'altura si scorge il simbolo del toro
Due giorni pieni - tempi di viaggio esclusi - possono senz’altro bastare per ‘tuffarsi’ in questa vivace città spagnola a dimensione umana, famosa meta di pellegrinaggi, a cominciare dalla celebre basilica di El Pilar, gioiello dell’arte barocca aragonese. Raggiungibile dall’Italia in aereo con voli low cost o, come nel nostro caso, su autostrada ben collegata e scorrevole da Barcellona (la sagoma del toro nero accoglie i viaggiatori sull’altura a pochi chilometri dalla città) la città, costellata di basiliche, cattedrali, conventi e chiese è infatti una classica destinazione spirituale dov’è anche possibile ammirare lo stile mudéjar, frutto della convivenza tra cristiani e musulmani. Ma è anche la meta ideale per chi vuole fare un ‘viaggio nel tempo’ seguendo le vestigia romane disseminate per la città, dalle antiche mura alle terme pubbliche, dal teatro al porto fluviale.

Vista dell'Ebro dalla sommità del Pilar
Affacciata sul fiume Ebro, le cui sponde sono collegate da una decina di ponti, la città ha il suo cuore nella lunga e spettacolare Plaza del Pilar dove sorge l’imponente basilica Nuestra Señora del Pilar. El Pilar, ‘il pilastro’, conservato all’interno, è quello portato in dono dalla Madonna apparsa all’apostolo Giacomo (chiamato Santiago, in spagnolo).
Plaza del Pilar offre tanti scorci per fotografie sempre diverse
Dopo la visita alla basilica (con possibilità di acquistare le statuette religiose della Vergine sul pilastro) consigliamo vivamente l’ascensione sulla Torre del Pilar (in ascensore fino a 70 metri, a piedi fino a 90): costa 3 euro, mentre per i bambini è gratuita. Vale la pena: dall’alto si domina la vista spettacolare del centro storico, del fiume con i suoi ponti dai diversi stili (il Puente de Santiago, il caratteristico Puente de Piedra, il colorato Puente del Pilar) e delle magnifiche cupole con tegole policrome che luccicano al sole. Prima di mettersi alla scoperta del resto della città, è bene fare un salto all’ufficio del turismo collocato proprio al centro di Plaza El Pilar per raccogliere mappe, depliant (anche dei musei e delle varie mostre in atto) e altre informazioni pratiche, come quella sulla Zaragoza Card che offre ai turisti sconti e vantaggi di vario genere in locali e strutture. Lungo tutta la piazza c’è qualcosa di curioso da vedere: dalle fontane collocate alle estremità all’omaggio floreale alle donne che quest’anno sono state vittime della violenza di genere (purtroppo l’aiuola è colma di fiori con i nomi di ciascuna) alla statua di Francisco Goya (il pittore aragonese è nato vicino a Saragozza e ci ha a lungo vissuto, quindi la città gli rende omaggio in parecchi punti) e al riferimento alle sue opere (realizzate da Federico Marés nel 1960) disposte intorno a una fontana.
Le statue che rendono omaggio a Francisco Goya in Plaza del Pilar

Il Palacio de la Aljaferìa
In tour dal centro storico al parco acquatico
Per girare rapidamente Saragozza l’ideale è servirsi del bus turistico diurno (c'è anche una versione notturna che collega i locali) soprattutto alla mattina, dal momento che la città praticamente si arresta nelle ore tradizionalmente più calde, dalle 14 alle 17. Non è un mezzo perfetto (l’audio spesso non è ben sincronizzato; difficilmente il bus rispetta gli orari delle fermate), ma ha un prezzo contenuto e permette di effettuare un sopralluogo della città in un’ora e 45’ con 19 fermate disseminate dal centro storico all’avveniristico e verdeggiante quartiere edificato in occasione di Expo 2008, passando per l'area universitaria. Una della fermate consigliate è a ridosso del Patio de la Infanta, cortile rinascimentale aragonese oggi ospitato all’interno della banca Ibercaja. Un'altra tappa interessante, con possibile visita a pagamento, è anche quella al Palacio de la Aljaferìa, monumento moresco del XI secolo più volte ristrutturato (una curiosità: Verdi vi ha ambientato l’opera ‘Il trovatore’).
A poche fermate, nel modernissimo comprensorio che si presenta come un grande parco con numerose strutture acquatiche, servizi per lo sport e l’acquario ed è stato costruito per la suddetta esposizione universale di sei anni fa, il simbolo principale è la svettante Torre del Agua, situata a poca distanza dal Puente del Tercer Milenio, ponte ad arco le cui imponenti dimensioni fanno onore al suo nome.

A cena nel caratteristico quartiere El Tubo
Dove mangiare? Bando ai ristoranti turistici, largo alle specialità dei localini caratteristici. Il pittoresco e labirintico quartiere El Tubo tra la via Mártires, Estébanes e Cuatro de Agosto, che si anima verso le 21 (l’acme lo si tocca alle 22, l’ora della cena per gli spagnoli) abbonda di localini e ristoranti dove si mangiano piatti, di salumi e pesce molto saporiti, con ricchi contorni, e si può bere vino e birra alla spina senza spendere molto. Tavolini a botte collocati sulla strada sono la cifra distintiva di El Tubo.
Locali e ristorantini a prezzi contenuti abbondano nel quartiere El Tubo
Il ristorante scelto da noi per la cena è La Pilara, suggestivo locale dedicato al mondo del vino e degli spirits, con pareti, tavolini e perfino soffitti a tema. Ma praticamente in qualsiasi angolo del quartiere si può mangiare bene spendendo poco optando per le tapas (porzioni più ridotte) al bancone o per i più abbondanti piatti serviti al tavolo.

L'hotel Ibis Styles Ramiro I di Saragozza
Mai dormito nel Sweet Bed?
Nella centrale Calle del Coso, che delimita il centro storico ed è disseminata di negozi, si trova l'hotel Ibis Styles Zaragoza Ramiro I. Grazie al recente rinnovamento che ha riguardato tutti gli hotel di questa catena, riprogettati secondo uno stile contemporaneo e dettagli vivaci, la struttura si presenta molto colorata, allegra e accogliente.
Tra i molteplici e concreti vantaggi di questo hotel economico, il wi-fi gratuito, l'aria condizionata, la possibilità di prepararsi gratuitamente bevande calde nell'area della reception, un angolo gioco dedicato ai bambini e stanze ampie e ariose dotate del comodo Sweet Bed, letto che nelle intenzioni di chi l'ha progettato garantisce un ‘sonno felice’. Per chi raggiunge Saragozza in auto, l'hotel è anche dotato di parcheggio coperto a pagamento.

Idee in più per godersi Saragozza
- Una passeggiata lungo il fiume con tramonto e skyline della Basilica del Pilar, bellissima da ammirare anche di notte essendo infatti magistralmente illuminata
- Un'escursione sul fiume Ebro con l’imbarcazione turistica
- Shopping nei negozi del corso commerciale Paseo de la Independencia (dove c’è anche la famosa catena El Corte Inglès) che collega Plaza de España a Plaza de Aragon
Edifici moderni e antichi nel commerciale Paseo de la Independencia

 Potete seguire il viaggio fotografico di Golden Backstage con l'hashtag #goldenbackstageinzaragoza

13 settembre 2013

Mai provato il cioccolato con i funghi? Lo realizza Hifas

Cioccolato&funghi: l'abbinata vi dà i brividi? Eppure esiste. E non è niente male. Provare per credere le tavolette di cioccolato al latte con Shiitake o di cioccolato extrafondente con Cantarello o con Cordyceps sinensis prodotte in Spagna e assaggiate al Sana di Bologna. A realizzarle è la Hifas da Terra che in Galizia coltiva numerose varietà di funghi con tecniche ecologiche certificate, ricorrendo alle biotecnologie e alla micorizzazione. Con questi funghi vengono realizzati tanti curiosi prodotti, acquistabili in ecommerce sul sito aziendale: dal miele aromatizzato agli integratori agli sciroppi per bambini, tutti rigorosamente a base di funghi.
(Manuela Soressi)