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Un progetto dell'Ente Spagnolo del Turismo realizzato in collaborazione con Podcastory e rivolto alla Generazione Z |
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26 luglio 2024
Il turismo in Spagna è un'avventura da scoprire con un podcast
16 dicembre 2015
100 Montaditos porta anche a Milano il casual food spagnolo
Ángel Sandoval Morales |
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Spagna
20 settembre 2014
Viaggio nel tempo nella spirituale e vivace città di Saragozza
Desiderosi di visitare una città alternativa alle classiche metropoli e
città europee? Saragozza (in castigliano Zaragoza) è la meta ideale per un weekend lungo.
Due giorni pieni - tempi di viaggio esclusi - possono senz’altro bastare per ‘tuffarsi’
in questa vivace città spagnola a dimensione umana, famosa meta di
pellegrinaggi, a cominciare dalla celebre basilica di El Pilar, gioiello dell’arte
barocca aragonese. Raggiungibile dall’Italia in aereo con voli low cost o, come nel nostro caso, su autostrada ben collegata e scorrevole da Barcellona
(la sagoma del toro nero accoglie i viaggiatori sull’altura a pochi chilometri dalla
città) la città, costellata di basiliche, cattedrali, conventi e chiese è infatti
una classica destinazione spirituale dov’è anche possibile ammirare lo stile mudéjar,
frutto della convivenza tra cristiani e musulmani. Ma è anche la meta
ideale per chi vuole fare un ‘viaggio nel tempo’ seguendo le vestigia romane disseminate
per la città, dalle antiche mura alle terme pubbliche, dal teatro al porto
fluviale.
Tra i molteplici e concreti vantaggi di questo hotel economico, il wi-fi gratuito, l'aria condizionata, la possibilità di prepararsi gratuitamente bevande calde nell'area della reception, un angolo gioco dedicato ai bambini e stanze ampie e ariose dotate del comodo Sweet Bed, letto che nelle intenzioni di chi l'ha progettato garantisce un ‘sonno felice’. Per chi raggiunge Saragozza in auto, l'hotel è anche dotato di parcheggio coperto a pagamento.
In arrivo a Saragozza, su un'altura si scorge il simbolo del toro |
Vista dell'Ebro dalla sommità del Pilar
Affacciata sul fiume Ebro, le cui sponde sono collegate da una
decina di ponti, la città ha il suo cuore nella lunga e spettacolare Plaza del
Pilar dove sorge l’imponente basilica Nuestra
Señora del Pilar. El Pilar, ‘il pilastro’, conservato all’interno, è quello
portato in dono dalla Madonna apparsa all’apostolo Giacomo (chiamato Santiago, in spagnolo).
Dopo la visita alla basilica (con possibilità di acquistare le statuette religiose della Vergine sul pilastro)
consigliamo vivamente l’ascensione sulla Torre del Pilar (in ascensore fino
a 70 metri, a piedi fino a 90): costa 3 euro, mentre per i bambini è gratuita. Vale
la pena: dall’alto si domina la vista spettacolare del centro storico, del
fiume con i suoi ponti dai diversi stili (il Puente de Santiago, il
caratteristico Puente de Piedra, il colorato Puente del Pilar) e delle
magnifiche cupole con tegole policrome che luccicano al sole. Prima di mettersi alla scoperta del resto della città, è
bene fare un salto all’ufficio del turismo collocato proprio al centro di Plaza
El Pilar per raccogliere mappe, depliant (anche dei musei e delle varie mostre in atto) e altre informazioni pratiche, come quella sulla Zaragoza Card che
offre ai turisti sconti e vantaggi di vario genere in locali e strutture. Lungo
tutta la piazza c’è qualcosa di curioso da vedere: dalle fontane collocate alle estremità all’omaggio
floreale alle donne che quest’anno sono state vittime della violenza di genere
(purtroppo l’aiuola è colma di fiori con i nomi di ciascuna) alla statua di Francisco
Goya (il pittore aragonese è nato vicino a Saragozza e ci ha a lungo vissuto,
quindi la città gli rende omaggio in parecchi punti) e al riferimento alle sue opere (realizzate
da Federico Marés nel 1960) disposte
intorno a una fontana.
Plaza del Pilar offre tanti scorci per fotografie sempre diverse |
Le statue che rendono omaggio a Francisco Goya in Plaza del Pilar |
Per girare rapidamente Saragozza l’ideale è servirsi del bus
turistico diurno (c'è anche una versione notturna che collega i locali) soprattutto alla mattina, dal momento che la città
praticamente si arresta nelle ore tradizionalmente più calde, dalle 14 alle 17. Non è un mezzo perfetto (l’audio spesso non è ben
sincronizzato; difficilmente il bus rispetta gli orari delle fermate), ma ha un
prezzo contenuto e permette di effettuare un sopralluogo della città in
un’ora e 45’ con 19 fermate disseminate dal centro storico all’avveniristico e
verdeggiante quartiere edificato in occasione di Expo 2008, passando per l'area universitaria. Una della fermate consigliate è a ridosso del Patio de la Infanta,
cortile rinascimentale aragonese oggi ospitato all’interno della banca
Ibercaja. Un'altra tappa interessante, con possibile visita a pagamento, è anche quella al
Palacio de la Aljaferìa, monumento moresco del XI secolo più volte
ristrutturato (una curiosità: Verdi vi ha ambientato l’opera ‘Il trovatore’).
A poche fermate, nel modernissimo comprensorio che si presenta come un grande parco con numerose strutture acquatiche, servizi per lo sport e l’acquario ed è stato costruito per la suddetta esposizione universale di sei anni fa, il simbolo principale è la svettante Torre del Agua, situata a poca distanza dal Puente del Tercer Milenio, ponte ad arco le cui imponenti dimensioni fanno onore al suo nome.
A poche fermate, nel modernissimo comprensorio che si presenta come un grande parco con numerose strutture acquatiche, servizi per lo sport e l’acquario ed è stato costruito per la suddetta esposizione universale di sei anni fa, il simbolo principale è la svettante Torre del Agua, situata a poca distanza dal Puente del Tercer Milenio, ponte ad arco le cui imponenti dimensioni fanno onore al suo nome.
A cena nel caratteristico quartiere El Tubo
Dove mangiare? Bando ai ristoranti turistici, largo alle specialità dei localini
caratteristici. Il pittoresco e labirintico quartiere El Tubo tra la via Mártires,
Estébanes e Cuatro de Agosto, che si anima verso le 21 (l’acme lo si tocca alle
22, l’ora della cena per gli spagnoli) abbonda di localini e ristoranti dove si
mangiano piatti, di salumi e pesce molto saporiti, con ricchi contorni, e si può bere vino e birra alla spina senza spendere molto. Tavolini a botte collocati sulla strada sono la cifra distintiva di El Tubo.
Il ristorante scelto da noi per la cena è La Pilara, suggestivo locale dedicato al mondo del vino e degli
spirits, con pareti, tavolini e perfino soffitti a tema. Ma praticamente in qualsiasi angolo del quartiere si può mangiare bene spendendo poco optando per le tapas (porzioni più
ridotte) al bancone o per i più abbondanti piatti serviti al tavolo.
Nella centrale Calle del Coso, che delimita il centro storico ed è
disseminata di negozi, si trova l'hotel Ibis Styles Zaragoza Ramiro I. Grazie al recente
rinnovamento che ha riguardato tutti gli hotel di questa catena, riprogettati
secondo uno stile contemporaneo e dettagli vivaci, la struttura si presenta molto colorata,
allegra e accogliente.Locali e ristorantini a prezzi contenuti abbondano nel quartiere El Tubo |
Tra i molteplici e concreti vantaggi di questo hotel economico, il wi-fi gratuito, l'aria condizionata, la possibilità di prepararsi gratuitamente bevande calde nell'area della reception, un angolo gioco dedicato ai bambini e stanze ampie e ariose dotate del comodo Sweet Bed, letto che nelle intenzioni di chi l'ha progettato garantisce un ‘sonno felice’. Per chi raggiunge Saragozza in auto, l'hotel è anche dotato di parcheggio coperto a pagamento.
Idee in più per godersi Saragozza
- Una passeggiata lungo il fiume con tramonto e skyline della Basilica del
Pilar, bellissima da ammirare anche di notte essendo infatti magistralmente illuminata
- Un'escursione sul fiume Ebro con l’imbarcazione turistica
- Shopping nei negozi del corso commerciale Paseo de la Independencia (dove c’è
anche la famosa catena El Corte Inglès) che collega Plaza de España a Plaza de Aragon
Edifici moderni e antichi nel commerciale Paseo de la Independencia Potete seguire il viaggio fotografico di Golden Backstage con l'hashtag #goldenbackstageinzaragoza |
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13 settembre 2013
Mai provato il cioccolato con i funghi? Lo realizza Hifas
Cioccolato&funghi: l'abbinata vi dà i brividi? Eppure esiste. E non è niente male. Provare per credere le tavolette di cioccolato al latte con Shiitake o di cioccolato extrafondente con Cantarello o con Cordyceps sinensis prodotte in Spagna e assaggiate al Sana di Bologna. A realizzarle è la Hifas da Terra che in Galizia coltiva numerose varietà di funghi con tecniche ecologiche certificate, ricorrendo alle biotecnologie e alla micorizzazione. Con questi funghi vengono realizzati tanti curiosi prodotti, acquistabili in ecommerce sul sito aziendale: dal miele aromatizzato agli integratori agli sciroppi per bambini, tutti rigorosamente a base di funghi.
(Manuela Soressi)
(Manuela Soressi)
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