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30 agosto 2018

I maestri vetrai trasformano le barriere jersey in opere d'arte

Applicare la potenza comunicativa del vetro di Murano per interpretare la realtà, trasformando in opere d'arte le barriere jersey, gli anonimi e grigi strumenti di prevenzione stradale e di sicurezza urbana in cemento armato. Questo l'obiettivo di Murano Glass Beyond the Barricades, progetto nato da un'idea di Luciano Gambaro.
Saranno esposte dal 9 al 16 settembre 2018 alla Bugno Art Gallery di Venezia
(Nella foto: Glass Peace - Costantini Glassbeads di Moretti Alessandro)
La sfida è stata raccolta da 13 maestri vetrai, che hanno interpretato le barriere jersey, trasformandole in opere d'arte ricche di significato, cultura e bellezza, capaci di esprimere libertà, arte e vita andando contro e oltre qualsiasi barriera fisica o mentale. Le 13 opere saranno esposte e visibili al pubblico gratuitamente, dal 9 al 16 settembre 2018, alla Bugno Art Gallery di Venezia, punto di riferimento per appassionati e collezionisti di arte moderna, contemporanea e di fotografia d’autore. L'esposizione è inserita nell'ambito degli eventi di The Venice Glass Week e mira a sensibilizzare il pubblico sull'importanza e sulla vitalità dell’attività artistica e creativa dei maestri vetrai. Murano Glass Beyond The Barricades è organizzato in collaborazione e con il patrocinio del Consorzio Promovetro di Murano gestore del marchio della Regione del Veneto Vetro Artistico di Murano, Confartigianato Venezia, Bugno Art Gallery. A settembre le fotografie delle opere saranno raccolte in un libro con la prefazione di Jean Blancheart. Queste le vetrerie di Murano che hanno preso parte alla sfida artistica: Berengo Studio, Costantini Glassbeads, Effetre Murano, Fornace Ferro Murano, Gambaro & Tagliapietra, Laguna B, Massimiliano Schiavon Art Team, Nicola Moretti, Ongaro e Fuga, Seguso Gianni, Simone Cenedese, Tiozzo Sergio, Vetrate Artistiche Murano.

04 maggio 2017

'Worlds apart', l'esperimento di Heineken contro le barriere

Nuovo capitolo della campagna Heineken 'Open your world' volta a promuove l'apertura mentale come valore in grado di colmare i silenzi e superare i pregiudizi e le conseguenti barriere che ci dividono. Da oltre 150 anni Heineken crede che anche solo conversare con qualcuno intorno a una birra aiuti ad avvicinarsi: nasce da questa riflessione 'Worlds apart', un esperimento sociale diretto da Toby Dye e ideato dall'agenzia Publicis. Cosa accadrebbe se una femminista si confrontasse con un uomo di idee opposte? E se un attivista ambientale fosse costretto a interagire con chi ritiene i cambiamenti climatici una bufala? Aprire la propria mente e vedere ciò che in realtà ci accomuna può fare la differenza, oltre a essere un modo per cercare di migliorare il mondo in cui viviamo. Un incoraggiamento all'apertura e al dialogo, come spesso accade quando ci si siede davanti a una birra. Il test di Heineken è stato svolto in Gran Bretagna in collaborazione con The Human Library, organizzazione no profit che sfida gli stereotipi culturali, di genere, di credo e di età attraverso il dialogo. Ogni 'libro' di The Human Library è un individuo in carne ed ossa, con un background capace di alimentare il dialogo e il confronto: dalle persone senza fissa dimora ai rifugiati, dai transgender alle persone colpite da una grave malattia.