Da una decina d'anni è una delle churrascarie di riferimento a
Milano e, a seguito del rinnovamento stilistico del locale, conclusosi pochi mesi fa, ha introdotto una sostanziale
novità: alla
cucina brasiliana ha affiancato quella
giapponese, con due cuochi dedicati.
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La decennale churrascaria milanese si è da poco rifatta il look |
Stiamo parlando di
Berimbau (via Marghera, 43), il ristorante di proprietà di
Mario Cheng ispirato, nella denominazione, all'antico strumento musicale brasiliano. In un'
atmosfera elegantemente esotica e vivace, ma non chiassosa (sulle pareti, tenui decorazioni evocative della biodiversità della foresta amazzonica si alternano alle colorate tele dell'artista Paolo Battistutta) si può dunque spaziare dai
sapori d'oriente a quelli sudamericani, lasciandosi sorprendere da variopinti e accuratissimi impiattamenti. Tipicamente brasiliano il
churrasco rodizio, ovvero pregiati tagli di carni che girano ai tavoli su lunghi
spiedi e vengono affettate davanti ai clienti. Carni succulente a rotazione, da accompagnare a un insieme di
contorni tipici brasiliani, dal pao de queijo (pane al formaggio) all’arroz (riso bianco), dalla feijoada (zuppa di fagioli neri) al platano.
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Ingredienti di qualità e grande cura per i dettagli, anche nell'impiattamento |
Gli amanti del
pesce crudo nelle varie declinazioni (
sashimi,
uramaki) saranno invece conquistati dal
Sushi Samba, ossia il
sushi rivisitato in chiave brasiliana, con ricciola, tonno, salmone, gamberi, scampi e branzini che incontrano la freschezza dei
frutti esotici o altri ingredienti gourmet della cucina nostrana, come le
teste dei funghi porcini con tartare di gamberi di Mazara del Vallo. Ghiotti e certo non banali anche i
dessert creati dal giovane e talentuoso pasticcere
Nicolò Moschella, che coniuga i sapori tipici brasiliani con i migliori prodotti della gastronomia italiana. Qualche esempio dell'inedito connubio? Dolce ai pistacchi di Bronte, bavarese al cocco con mango e maracuja e quella al mojito. Ampia la
carta dei vini: circa 120 le etichette, scelte con estrema attenzione dal direttore del ristorante
Alberto Cossu, che si è orientato su
piccoli produttori italiani d'eccellenza tenendo ben presente il giusto rapporto qualità-prezzo. E per chi vuole calarsi fino in fondo nell
'atmosfera tropicale, nell carta beverage non mancano rinfrescanti
cocktail, come la tradizionale
Caipirinha.