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La famiglia Vergani porta avanti i valori del marchio nato nel 1944
(Foto apertura e qui sopra: Enrico Suà Ummarino) |
Il
vero panettone milanese? E’ sempre più raro. Delle tante
aziende originarie del capoluogo lombardo produttrici di questo
amatissimo dolce, sono poche quelle che nel tempo non hanno
subito radicali mutamenti, finendo assorbite e spostate dal territorio. Tra le
realtà che hanno passato indenni i decenni rimanendo fedeli all'origine geografica e al valore dell’eccellenza pasticcera c’è
Vergani. Anche per
questo lo
storico marchio meneghino, che nel 2014 taglierà il traguardo dei 70 anni,
ha deciso di aprire
a Milano, in via Mercadante 17, a pochi passi da
corso
Buenos Aires, la sua prima boutique a insegna
‘Panettone Vergani’. Un negozio
di 100 metri quadrati che rappresenta un
omaggio alla tradizione di cui la
family company (formata da Angelo, Giacomo, Luigi, Stefano, Lorella, Andrea e Marco)
va orgogliosa: “Essendo una delle poche realtà rimaste a Milano - dichiara a
Golden
Backstage Stefano Vergani (nella foto sopra, il primo da sinistra) uno dei sette componenti del management familiare -
ci sentiamo investiti della responsabilità di
portare avanti i valori di questo
dolce della tradizione milanese. L’apertura della boutique risponde proprio a
questa logica”. Non solo. L’opening di questo goloso e raffinato indirizzo è anche
un contributo concreto a quel processo di
destagionalizzazione del prodotto che diversi brand stanno perseguendo: nel negozio-caffetteria
il panettone Vergani nelle sue differenti declinazioni si potrà infatti
acquistare
tutto l’anno, non solo a ridosso delle festività, e anche
gustare al bancone,
magari in accompagnamento a una tazza di
barbajada, bevanda tipica milanese a
base di cioccolato e caffè, molto in voga fino agli Trenta. Appena fatto ogni
mattina, il panettone Vergani è anche ‘a chilometro zero’ perché, quando è ancora tiepido,
dal laboratorio distante solo poche centinaia di metri approda in tutta la sua fragranza nel neonato negozio.
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Il negozio Vergani ha una zona adibita a caffetteria
(Foto: Enrico Suà Ummarino) |