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31 gennaio 2018

Apre domani al Mudec la mostra 'Frida Kahlo. Oltre il mito'

Si potrà ammirare da domani al prossimo 3 giugno, al Mudec di Milano, la mostra 'Frida Kahlo. Oltre il mito'. In esposizione, lungo un percorso che si snoda nelle quattro sezioni 'Donna', 'Terra', 'Politica' e 'Dolore', 70 dipinti (ma sono ben 318 le opere, se si contano anche disegni e foto) della grande pittrice messicana.
Diego Sileo, curatore della retrospettiva che ha richiesto cinque anni di studi
Promossa dal Comune di Milano e da 24 Ore Cultura-Gruppo 24 Ore, la retrospettiva ha avuto una lunga gestazione: come spiega il curatore Diego Sileo, ha infatti richiesto ben cinque anni di studi e ricerche, al fine di offrire al pubblico una nuova chiave di lettura dell'artista, in grado di superare il mito e le mode: "Fino a oggi la maggior parte delle mostre su Frida Kahlo si sono limitate ad analizzare, con una certa morbosità, i suoi oscuri traumi familiari, la sua tormentata relazione con Diego Rivera, il suo desiderio frustrato di essere madre, e la sua tragica lotta contro la malattia. Nel migliore dei casi la sua pittura è stata interpretata come un semplice riflesso delle sue vicissitudini personali o, nell'ambito di una sorta di psicoanalisi amatoriale, come un sintomo dei suoi conflitti e disequilibri interni. L'opera si è vista quindi radicalmente rimpiazzata dalla vita e l'artista irrimediabilmente ingoiata dal mito".
La mostra intende offrire una nuova chiave di lettura dell'artista messicana
Le opere esposte al Mudec provengono dal Museo 'Dolores Olmedo' di Città del Messico e dalla 'Jacques and Natasha Gelman Collection', le due più importanti e ampie collezioni di Frida Kahlo al mondo, insieme a prestiti di diversi musei internazionali che permetteranno di ammirare alcuni dei capolavori dell’artista messicana mai visti in Italia. La mostra su Frida Kahlo s'intreccia al percorso dedicato a 'Il sogno degli antenati. L'archeologia del Messico nell'immaginario di Frida Kahlo', visitabile gratuitamente: oggetti archeologici ed etnografici di area mesoamericana, provenienti dalla collezione permanente del Mudec, mostrano come il mondo indigeno e il passato precolombiano abbiano influenzato la pratica artistica della pittrice. 
Info: Mudec.it.

20 febbraio 2017

'Metaforme' e 'Sezioni' di Eugenio Marchesi in mostra

Carciofo in sezione secondo Marchesi
Martedì 7 marzo, alle ore 18.30, s'inaugura a Milano, presso i locali di SpazioKappa32, in via Kramer 32, la mostra fotografica 'Metaforme' e 'Sezioni'. Si tratta della seconda esposizione di SpazioKappa32, che ha da poco aperto i suoi ambienti a vernissage, mostre fotografiche e installazioni design volti a promuovere la diffusione di contenuti artistici e culturali. 'Metaforme' e 'Sezioni' sono due serie rappresentative della personalità e dell'operato di Eugenio Marchesi, maestro poliedrico stimato ed affermato all’interno del panorama artistico italiano. Metaforme consta di immagini legate alle molteplici rassegne che vanno sotto il titolo di Il Metaformismo, ideate e curate dallo storico dell'arte Giulia Sillato. Elemento che le caratterizza è l'esposizione di opere d’arte contemporanea in location antiche, con la pubblicazione anche di cataloghi e inserti annessi. 'Sezioni', invece, nasce da una cipolla tagliata e pronta per essere cucinata. Dall'immagine visiva di quest'ortaggio, infatti, l’idea di una serie di fotografie di frutta e verdura sezionata, decontestualizzata e immortalata con alterazioni cromatiche e manipolazioni in grado di trasformare il comune e banale soggetto di partenza in qualcosa lasciato alla libera interpretazione dell’osservatore. L'artista sarà presente all'inaugurazione della mostra. Ingresso gratuito.

30 marzo 2016

Dopo Milano, la mostra 'Barbie. The Icon' approda a Roma

Dopo aver conquistato a Milano le 'ragazze di tutte le età', che hanno pouto ammirarla grazie alla mostra 'Barbie. The Icon', appena conclusasi al Mudec – Museo delle Culture, la bambola più amata di tutti i tempi si appresta a sbarcare a Roma, al Complesso del Vittoriano - Ala Brasini.
Barbie con le sembianze di Marilyn Monroe
Nella sede capitolina, la mostra, prodotta da Arthemisia Group e 24 Ore Cultura - Gruppo 24 Ore, in collaborazione con Mattel, e curata da Massimiliano Capella, sarà aperta dal 15 aprile al 30 ottobre 2016. Di nuovo c'è che si arricchita della Barbie Fashionista, tra cui i modelli Curvy, Tall e Petit, che riproducono le diverse corporature femminili, e le wedding dolls della Coppia Reale inglese William e Catherine. 'Barbie. The Icon' racconta la vita di questa bambola che si è fatta interprete delle trasformazioni estetiche e culturali della società lungo oltre mezzo secolo di storia, ma - a differenza di altri miti della contemporaneità che sono svaniti nel tempo - ha saputo resistere allo scorrere degli anni e attraversare epoche e terre lontane, rappresentando oltre 50 diverse nazionalità, e rafforzando così la sua identità di specchio dell’immaginario globale. La mostra, articolata in cinque sezioni, è preceduta da una sala introduttiva, Semplicemente Barbie, dove si trovano otto pezzi iconici di ogni decade, dal 1959 al 2016 (dalla prima Teenage Fashion Model Doll ai modelli della serie Barbie Fashionista), oltre a curiosità, numeri e making of per sapere subito 'chi è Barbie'.
Barbie nei panni di Audrey Epburn
La prima sezione della mostra, Da Teenage Fashion Model Doll a Fashionista. Una bambola di moda, è dedicata a un aspetto centrale della vita di Barbie, la moda. La seconda sezione, I Can Be. Barbie Careers, mostra la filosofia di Barbie attraverso le innumerevoli carriere internazionali intraprese, modello aspirazionale per generazioni di ragazze. La terza sezione, intitolata Barbie Family, presenta non solo la famiglia e gli amici di Barbie, ma anche il suo lifestyle, attraverso case, macchine, aerei e accessori vari. La quarta sezione, Barbie in viaggio. Dolls of the World, rende omaggio a uno degli aspetti più originali e moderni della storia di Barbie: la ricerca, avviata fin dal 1964, di un legame tra le diverse culture, una varietà multietnica intesa come valore contemporaneo imprescindibile. In questa sezione si trovano Barbie Dolls vestite con i costumi tradizionali di diversi Paesi. Infine, la sezione Barbie Divas racconta come nel tempo Barbie si sia identificata e confrontata con molte delle eroine dei suoi tempi: da Marilyn Monroe a Elizabeth Taylor, a Audrey Hepburn. Si è poi trasformata anche in alcune delle leggendarie figure della storia, quelle donne e regine che, grazie alla loro personalità, sono state autentiche icone culturali: Cleopatra, Elisabetta I, Caterina de’ Medici, Madame Pompadour.