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31 gennaio 2024

Il Festival di Sanremo agli esordi, una mostra di Intesa Sanpaolo

Da domani al 12 maggio 2024, Intesa Sanpaolo apre al pubblico, alle Gallerie d'Italia - Torino, la mostra 'Non ha l'età. Il Festival di Sanremo in bianco e nero 1951-1976' a cura di Aldo Grasso. Patrocinata dalla Regione Piemonte e della Città di Torino, presenta 85 fotografie provenienti dall'Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo sul Festival di Sanremo, la manifestazione canora che rappresenta un capitolo importante non solo della storia della musica e della televisione, ma anche della storia sociale del Paese.
Curata da Aldo Grasso, è allestita alle Gallerie d'Italia -Torino
Le fotografie in mostra si soffermano solo in pochi casi sulle immagini delle esibizioni degli artisti sul palco, dando maggiore spazio ai 'fuori scena': i cantanti durante le prove, le passerelle degli artisti in giro per la città, gli autografi, il pubblico, gli artisti in situazioni curiose, la sala trucco, l'orchestra, la sala stampa. Grazie alla media partnership con la Rai, l'esposizione è arricchita da contributi video-sonori in collaborazione con Rai Teche. Il titolo richiama la giovane età di un Festival agli esordi e di un'Italia in crescita. La mostra si inserisce nell'ambito delle iniziative di valorizzazione dell'Archivio Publifoto, costituito da oltre 7 milioni di fotografie dell'Agenzia fondata da Vincenzo Carrese nel 1937, la più importante agenzia fotogiornalistica privata nata in Italia negli anni Trenta. L'Archivio è stato acquistato da Intesa Sanpaolo nel 2015 con un'operazione che ne ha evitato la dispersione e ora è curato e gestito dall’Archivio Storico Intesa Sanpaolo presso le Gallerie d'Italia di Torino. In occasione della mostra, l'Archivio Storico ha completamente restaurato, digitalizzato e catalogato tutte le oltre 15mila fotografie dei servizi realizzati al Festival dall'Agenzia Publifoto e sono ora consultabili online. Lungo il percorso espositivo, i visitatori potranno inoltre rivivere l'atmosfera di una vecchia sala stampa, grazie agli elementi di design provenienti da ADI Design Museum - Compasso d’Oro di Milano. L'allestimento è ulteriormente arricchito dalle copertine originali di vinili che richiamano varie edizioni di Sanremo del passato, grazie al prestito dell’Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi, progetto Canzone Italiana; da un Cinebox (1961-1962) della Mival grazie al prestito concesso da Faro Games; da alcune sedute dal design contemporaneo di Edra. La mostra presenta inoltre una serie di contenuti audio scaricabili attraverso l'app Gallerie d’Italia. Il catalogo è realizzato da Edizioni Gallerie d’Italia | Skira.

24 marzo 2020

Il 25 marzo è Dantedì, la giornata in onore di Dante Alighieri

Da quest'anno la giornata del 25 marzo è dedicata a Dante Alighieri. La data non è casuale: è in questa giornata, secondo gli studiosi, che ebbe infatti inizio il viaggio ultraterreno narrato dal Sommo Poeta nella Divina Commedia.
Per tutta la giornata previste celebrazioni, letture e performance
Rai e Rai Teche, in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione e il Ministero dei Beni culturali, aderiscono al Dantedì con 'Dante per un giorno' mandando in onda 'pillole' d’archivio di grandi attori che leggono alcuni versi della Divina commedia: da Vittorio Gassman a Giorgio Albertazzi, da Anna Proclemer a Carmelo Bene, da Roberto Benigni a una Samantha Cristoforetti inedita. Raiplay proporrà, inoltre, una striscia con tutte le 'pillole'. Ricordiamo che l'istituzione di una giornata in onore del Sommo Poeta è stata proposta dal Corriere della Sera riscuotendo l'adesione de Governo e di diversi enti, tra cui l'Accademia della Crusca, la Società Dante Alighieri, la Società Dantesca all'Associazione degli Italianisti. All'iniziativa partecipano anche scuole, musei, biblioteche. Alle ore 12 di domani, in particolare, si terranno celebrazioni, letture in streaming, performance dedicate a Dante, con gli hashtag ufficiali #Dantedì e #IoleggoDante.

11 settembre 2019

A Milano la mostra a cielo aperto 'Coppi100 il Campionissimo'

Fausto Coppi torna sulle strade di Milano, a cent'anni dalla nascita, con la mostra fotografica 'Coppi100 il Campionissimo', allestita a cielo aperto su pannelli in via Dante.
Dedicata a Fausto Coppi, è allestita in via Dante fino al 15 settembre 2019
La rassegna, realizzata da Rai Teche, in collaborazione con Direzione Comunicazione, Rai Sport e Centro di Produzione Tv di Milano, propone tanti scatti storici del grande ciclista. Tra le immagini della storia d'Italia di Omega Fotocronache figura la celeberrima foto, realizzata da Vito Liverani, che ha reso immortale il passaggio di una bottiglia d'acqua tra Coppi e Bartali. La rassegna è pensata come un unico racconto che ripercorre la vita sportiva e non di Coppi, dalla prima bicicletta acquistata nel 1935 alla prematura morte nel 1960 e, nel contempo, narra la storia del Paese in quei vent'anni che ebbero Coppi tra i protagonisti. L'installazione si può vedere fino al 15 settembre, giorno della nascita del Campionissimo.

26 luglio 2018

Rai Teche ha acquisito l'archivio fotografico di Vito Liverani

Lo sterminato archivio fotografico Omega Fotocronache di Vito Liverani, il grande fotografo che in 70 anni di carriera ha immortalato i più grandi avvenimenti sportivi del Novecento - suo il celeberrimo scatto del passaggio di una bottiglia d'acqua (non una borraccia, come comunemente si crede) tra Gino Bartali e Fausto Coppi al Tour de France - è stato acquisito da Rai Teche.
Vito Liverani
Di Liverani questa celeberrima foto di Coppi e Bartali
Nel complesso, l'archivio raccoglie circa tre milioni tra negativi, diapositive e stampe di avvenimenti sportivi, ma non solo: Liverani, che iniziò a lavorare come fotoreporter per importanti quotidiani nazionali, nei decenni si è infatti occupato anche di economia, scienza, medicina, spettacolo, musica. A seguito dell'acquisizione da parte della Rai, l'archivio diventa così un "patrimonio storico per la collettività", come lo ha definito Maria Pia Ammirati, direttore Rai Teche, durante la conferenza stampa di presentazione dell'operazione. Un progetto che presenta non poche complessità: solo lo spostamento fisico di tutto l'archivio dalla sede milanese di Omega Fotocronache a quello del Centro Produzione Tv Rai di Corso Sempione ha richiesto ben tre settimane di lavoro. Tra i materiali figurano anche delicati oggetti d'epoca, come alcune lastre fotografiche d'inizio Novecento. A oggi sono 300mila le foto digitalizzate e accompagnate da una documentazione di supporto, ottenuta grazie alla collaborazione dello stesso Liverani, che non ha mai voluto cedere il suo prezioso archivio a privati e che si dichiara invece felice di poter lasciare in eredità al pubblico il lavoro di una vita intera.