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26 luglio 2018

Rai Teche ha acquisito l'archivio fotografico di Vito Liverani

Lo sterminato archivio fotografico Omega Fotocronache di Vito Liverani, il grande fotografo che in 70 anni di carriera ha immortalato i più grandi avvenimenti sportivi del Novecento - suo il celeberrimo scatto del passaggio di una bottiglia d'acqua (non una borraccia, come comunemente si crede) tra Gino Bartali e Fausto Coppi al Tour de France - è stato acquisito da Rai Teche.
Vito Liverani
Di Liverani questa celeberrima foto di Coppi e Bartali
Nel complesso, l'archivio raccoglie circa tre milioni tra negativi, diapositive e stampe di avvenimenti sportivi, ma non solo: Liverani, che iniziò a lavorare come fotoreporter per importanti quotidiani nazionali, nei decenni si è infatti occupato anche di economia, scienza, medicina, spettacolo, musica. A seguito dell'acquisizione da parte della Rai, l'archivio diventa così un "patrimonio storico per la collettività", come lo ha definito Maria Pia Ammirati, direttore Rai Teche, durante la conferenza stampa di presentazione dell'operazione. Un progetto che presenta non poche complessità: solo lo spostamento fisico di tutto l'archivio dalla sede milanese di Omega Fotocronache a quello del Centro Produzione Tv Rai di Corso Sempione ha richiesto ben tre settimane di lavoro. Tra i materiali figurano anche delicati oggetti d'epoca, come alcune lastre fotografiche d'inizio Novecento. A oggi sono 300mila le foto digitalizzate e accompagnate da una documentazione di supporto, ottenuta grazie alla collaborazione dello stesso Liverani, che non ha mai voluto cedere il suo prezioso archivio a privati e che si dichiara invece felice di poter lasciare in eredità al pubblico il lavoro di una vita intera.

06 febbraio 2018

I Musei del Cibo promuovono il nostro patrimonio gastronomico

Dopo la consueta pausa invernale, sabato 3 marzo 2018 riapriranno i Musei del Cibo della provincia di Parma. I sei musei - Musei di qualità della Regione Emilia-Romagna - costituiscono un circuito dedicato ai prodotti tipici del territorio parmense, un progetto teso a conservare e promuovere le tradizioni enogastronomiche ormai divenute patrimonio nazionale. Ne fanno parte: il Museo del Parmigiano Reggiano a Soragna, della Pasta e del Pomodoro a Collecchio, del Vino a Sala Baganza, del Salame a Felino, del Prosciutto a Langhirano.
Il Museo del Pomodoro di Collecchio (foto: Luca Rossi)
Nei sei musei si possono trovare tantissimi cimeli e curiosità. Tra i 1.684 oggetti esposti si trovano l’antica caldaia per il Parmigiano in rame a fuoco diretto della metà dell'Ottocento; le vetrine con la storia della grattugia; un intero pastificio, perfettamente restaurato (1850); il più antico campione di spaghetti industriali conosciuto (1837); la galleria della pubblicità storica della pasta, la Topolino pubblicitaria del concentrato in tubetto Mutti; la collezione di 105 latte di conserva (tutte databili al 1938); la storia dell'apriscatole (unica in Italia) con 32 esemplari diversi. E poi, ancora, anfore d'olio e rarissime brocche di vetro d'epoca romana; bottiglie originali di vini parmensi (dal 1832 al 1909); le cucine rinascimentali del castello di Felino; l'insaccatrice gigante da salami e sali provenienti da tutto il mondo, oltre a oggetti legati al sale di Salsomaggiore.
Il Museo del Salame di Felino (foto: Luca Rossi)
Anche le sedi espositive sono dei veri e propri gioielli: il caseificio della metà dell’Ottocento, unico al mondo a pianta circolare a Soragna, la “Corte di Giarola” a Collecchio, storica Grancia benedettina risalente all’anno Mille, sorta lungo il tracciato della Via Francigena, la Rocca di Sala Baganza della seconda metà del 1200 di proprietà prima dei Sanvitale e poi dei Farnese e dei Borbone, il trecentesco Castello di Felino e infine l’ex Foro Boario di Langhirano, ampia costruzione ad arcate in sasso e cotto. Dall'apertura ad oggi, oltre 211mila persone hanno visitato il circuito che racconta, celebra e valorizza i prodotti della terra parmense. Perché Parma, oltre a essere città ricca di tradizioni musicali e culturali, monumenti e opere d'arte, è anche la capitale del gusto e della buona tavola, come ha recentemente riconosciuto Unesco assegnandole il titolo di City of Gastronomy. In occasione della riapertura, domenica 4 marzo, al Museo della Pasta (Corte di Giarola – Collecchio), dalle 15.30 alle 17, è stato organizzato: "Maltagliati di tutti i colori, per chi non fa errori!", un laboratorio per bambini dai 4 ai 10 anni, tra cucina e scienza, alla scoperta di come si fa una bella pasta al dente. Il Museo della Pasta, con i suoi oggetti, sarà il teatro di questo laboratorio. Il progetto è a cura di Silvia Strozzi, esperta di cucina naturale, e Roberta Mazzoni, responsabile della didattica dei Musei del Cibo. Per i più piccoli possibilità di attività libere, con i genitori, presso il PomoCovo e per gli accompagnatori c’è la possibilità di visita libera al sottostante Museo del Pomodoro. La partecipazione è gratuita, ma la prenotazione è obbligatoria.
Info e prenotazioni:  Parma Point, tel. 0521.931800, martedì-domenica, 9.30-18.30.

02 febbraio 2018

'Artigianato e Palazzo' sostiene la riapertura del Museo di Doccia

La mostra-mercato si terrà a Firenze dal 17 al 20 maggio
Sosterrà la riapertura del Museo di Doccia di Sesto Fiorentino - il museo Richard Ginori chiuso da qualche anno a seguito del fallimento dell'allora proprietà e di recente acquistato dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo - la raccolta fondi della 24esima edizione della mostra- mercato 'Artigianato e Palazzo - Botteghe artigiane e loro committenze', in programma al Giardino Corsini di Firenze (nella foto, in alto) dal 17 al 20 maggio 2018 e che vedrà coinvolti 90 artigiani che realizzano decorazioni, profumi ed essenze, oggetti tessili e di oreficeria. Il Museo di Doccia ospita infatti un tesoro manifatturiero di valore inestimabile, fatto di circa 8mila opere in porcellana, ceramica, maiolica, terracotta, piombo, e da oltre 13mila tra disegni, pietre cromolitografiche, incisioni di lastre di metallo, modelli in gesso, sculture in cera. L'iniziativa è stata presentata oggi a Milano alla presenza dei rappresentanti del Mibact, delle istituzioni pubbliche (Regione Toscana, Comune di Sesto Fiorentino, Comune di Firenze) e di Amici di Doccia, l'associazione cui saranno interamente destinati i fondi a favore del Museo.
Il Museo di Doccia di Sesto Fiorentino oggi è di proprietà dello Stato
"La mia presenza qui oggi alla presentazione della raccolta fondi per la riapertura di un museo, ha per me un doppio valore - dichiara Ilaria Borletti Buitoni, sottosegretario al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo-. Non è solo infatti la condivisione di un progetto di recupero di un altro bellissimo pezzettino di quel vastissimo 'museo diffuso' che è l’Italia. È anche la testimonianza pubblica che i tempi stanno cambiando, e che finalmente in Italia anche lo Stato ritiene il settore privato un partner insostituibile per un'efficace tutela dell’immenso patrimonio culturale a noi pervenuto e che dobbiamo trasmettere integro alle prossime generazioni". Da martedì 3 aprile, in tutti i 35 punti vendita Unicoop Firenze in Toscana in cui è attivo il servizio Box Office, sarà possibile effettuare una donazione libera e ricevere un titolo di accesso per visitare la mostra-mercato in calendario a maggio nel capoluogo toscano. Nei giorni della mostra-mercato saranno inoltre messe in vendita anche 20 opere numerate del quotato designer fiorentino Duccio Maria Gambi e il ricavato sarà sempre devoluto a favore del restauro del Museo di Doccia. Quest'attività di valorizzazione delle eccellenze artistiche è svolta in collaborazione con alcune prestigiose istituzioni, come la Galleria del Costume di Palazzo Pitti, il Museo 'La Specola', l'Opificio delle Pietre Dure di Firenze, il Museo della Ceramica di Montelupo Fiorentino.

04 dicembre 2017

Con Ferrero Rocher e Fai alla scoperta delle bellezze d'Italia

Obiettivo: creare consapevolezza del patrimonio artistico che ci circonda
Ferrero Rocher celebra il patrimonio artistico italiano con 'Scopri le bellezze d'Italia', iniziativa dedicata alla valorizzazione e alla promozione dei siti culturali italiani che nasce da un'intensa collaborazione tra Ferrero Rocher e il Fai - Fondo Ambiente Italiano. Ferrero Rocher soddisfa il desiderio di circondarsi e nutrire la mente, il cuore e i sensi di cose belle e buone. Per questo motivo, negli anni è diventato portavoce della bellezza universale con la campagna 'Assapora la bellezza' che esalta il patrimonio artistico e culturale del territorio in cui è nato; l'Italia infatti è la nazione con il maggior numero di patrimoni dell'Unesco nel mondo. Ferrero Rocher si rende di nuovo portavoce di questo messaggio attraverso i quattro spot 'The artist' in cui un artista passeggia per le vie di Venezia, Roma, Firenze e Napoli lasciandosi ispirare dalle opere più suggestive delle quattro città. 'Scopri le bellezze d'Italia' intende creare maggiore consapevolezza della bellezza che ci circonda e di far conoscere quanto questi luoghi unici siano a portata di mano e accessibili a tutti.
Uno dei 40 monumenti-simbolo che saranno esposti nei punti vendita
A tal fine, sono stati realizzati speciali opuscoli che, per ogni regione, faranno 'viaggiare' gli italiani nella storia della propria città attraverso due monumenti-simbolo, uno indicato da Ferrero Rocher e l'altro 'Bene del Fai'. Ogni scheda presenta il monumento evidenziato da Ferrero Rocher con una descrizione redatta dallo storico dell'arte Domenico Sedini che ha lavorato su oltre 40 opere dando enfasi a luoghi poco conosciuti del nostro territorio e aggiungendo a ciascun racconto aneddoti e curiosità. Nell'opuscolo viene illustrato anche un Bene del Fai, scelto per la vicinanza geografica a ciascun 'monumento Ferrero Rocher' o perché situato nella stessa regione. Da dicembre sui punti vendita in tutt'Italia, oltre alla distribuzione degli opuscoli nelle isole del Natale dedicate alle specialità Ferrero, verranno esposti oltre 40 monumenti (in 3D e 2D) realizzati con migliaia di Ferrero Rocher che renderanno omaggio alle principali icone dell'Italia nel mondo, dal Duomo di Milano alla Reggia di Caserta.

08 luglio 2016

Jaguar con il Fai per la tutela del patrimonio paesaggistico

Jaguar è un marchio del Gruppo Festina
Jaguar, marchio di orologeria Swiss made, quest’anno sostiene il FAI - Fondo Ambiente Italiano attraverso l'adesione al programma di membership aziendale Corporate Golden Donor. Per la prima volta il Gruppo Festina, cui il brand Jaguar fa capo, è dunque protagonista di un progetto di respiro nazionale con importanti risvolti in termini di comunicazione e visibilità. La visione del FAI ha conquistato Jaguar che ha scelto di avere un ruolo concreto e attivo nei progetti di valorizzazione del patrimonio paesaggistico italiano (in alto, nella foto di Arenaimmagini.it, Villa Panza a Varese). Ad accomunare le due realtà l’amore per il bello e la ricerca della qualità. "Al fianco del FAI vogliamo realizzare un grande progetto di tutela che è anche un’ambiziosa sfida culturale: fare dell’Italia un luogo più bello dove vivere, lavorare e crescere i nostri figli - dichiara Lucia Carbonato, responsabile marketing della filiale italiana del Gruppo Festina -. Il patrimonio paesaggistico e culturale, che il FAI salvaguarda e promuove, rappresenta infatti un capitale unico al mondo e la risorsa fondamentale su cui investire per far rinascere, sviluppare e valorizzare il nostro meraviglioso Paese. Vogliamo un’Italia più tutelata e più bella. Con il FAI lavoriamo per costruirla".

26 novembre 2015

Confagricoltura porta i suoi capolavori alla Cooking for Art

A un mese dalla conclusione di Expo 2015, Confagricoltura torna Milano con i suoi capolavori. Occasione: l’edizione di Cooking for Art, evento organizzato da Witaly e Luigi Cremona, che riunisce alberghi, chef e prodotti del nostro Paese sotto il denominatore comune dell’eccellenza.
Dopo il successo della partecipazione all’edizione romana, Confagricoltura sarà presente anche all’edizione milanese con il nuovo pay-off 'Coltiviamo capolavori'. Per tre giorni, da sabato 28 a lunedì 30 novembre, negli spazi delle Officine e della Torneria, in via Tortona 32, le aziende di Confagricoltura proporranno a visitatori e operatori del settore i loro prodotti, dall’olio extra vergine d’oliva al vino, dagli ortaggi freschi ai trasformati, dai salumi ai formaggi, fino alle piante. Il meglio della produzione agricola del nostro Paese, contraddistinta dalla filosofia dell’organizzazione degli imprenditori agricoli, che fa della qualità, della sostenibilità, della ricerca e dell’innovazione, ma anche della capacità di stare sul mercato il punto di forza di un’agricoltura moderna e competitiva.
Mario Guidi
L’appuntamento milanese fa parte degli eventi di Confagricoltura nel dopo Expo 2015, in cui Confagricoltura crede con particolare determinazione, convinta che non debba essere disperso il grande patrimonio che l’Esposizione universale ha lasciato. "Expo - dice il presidente di Confagricoltura Mario Guidi - ci ha confermato le grandi potenzialità del nostro agroalimentare e aperto le porte all’internazionalizzazione. Una sfida che si vince solo facendo squadra all’interno della filiera, coinvolgendo la produzione, la trasformazione e la distribuzione. Ma anche il mondo rappresentato dagli chef e dagli esperti di gastronomia, perché, con la loro maestria, sono capaci di valorizzare, esaltando gusti e sapori attraverso sapienti abbinamenti, i prodotti della terra, diventando i veri ambasciatori del made in Italy nel mondo". Queste le aziende che durante la tre giorni saranno presenti nello stand di Confagricoltura: Azienda agricola Greco, Azienda agricola San Leonardo, Casale della Ioria, OP Confoliva, OP Mediterraneo - La Fiammante, Repoplant.

03 luglio 2015

Il patrimonio agricolo si riscopre al Rural Festival di Parma

Due giornate dedicate alla varietà di produzioni artigianali locali di agricoltori e allevatori: il 5 e 6 settembre 2015 la località di Rivalta di Lesignano De' Bagni (Parma), situata sulle colline tra Langhirano e Traversetolo, ospiterà la nuova edizione del Rural Festival, un viaggio alla scoperta del patrimonio rurale del territorio.
Tante specialità gastronomiche al Rural Festival
Una ventina di aziende, custodi di antiche razze animali e varietà ortofrutticole disseminate tra le province di Parma e Reggio Emilia, faranno gustare la biodiversità con stand gastronomici. Per tutti, assaggi di salumi di maiale nero, pane di grano del miracolo, pappa al pomodoro riccio di Parma, maltagliati all'uovo di gallina romagnola, tortel dols, torta di patata quarantina, arrosto di tacchino di Parma e Piacenza, formaggi biologici, focaccia di frumento gentilrosso, cipolla borettana, zucca violina al forno, orzo leonessa, succo fresco di uva malvasia, torta di di prugna zucchella, vino di uve fortana e termarina. Una mostra-mercato ma soprattutto un'esperienza diretta, da vivere con tutti i sensi negli spazi di una grande stalla nella riserva naturale del parco Barboj tra frutti e filari di viti antiche con varietà di mela rosa, seriana, musona e 'pòm salàm', ma anche fico brogiotto nero e dottato verde, pera nobile e prugna zucchella. Nei due giorni sarà poi possibile percorrere i sentieri circostanti sia a piedi sia in bicicletta. Il festival ospiterà anche un parco animale di antiche razze con il maiale nero, la pecora cornigliese, il cavallo bardigiano, la gallina romagnola, il tacchino di Parma e Piacenza, la vacca grigia appeninica, l'asino romagnolo e una mostra di trattori d’epoca Landini, con la messa in moto dei modelli degli anni Trenta e Cinquanta.

24 maggio 2014

Dimore storiche aperte al pubblico oggi e domani con Adsi

Oltre 200 dimore private aprono al pubblico in tutta Italia
Porte aperte oggi e domani in tutta Italia con le Giornate Nazionali dell’Associazione Dimore Storiche Italiane (Adsi). Oltre 200 tra cortili, palazzi e giardini privati accolgono il pubblico gratuitamente con la partecipazione, in diverse località, di maestri artigiani che spaziano dai marmisti ai restauratori, dai corniciai ai pittori dai fioristi a molte altre figure professionali cruciali per la conservazione delle antiche dimore. Con questa iniziativa, giunta alla quarta edizione, l'associazione senza fini di lucro, che attualmente riunisce 5.000 soci, mira a diffondere la consapevolezza della rilevanza degli edifici privati d'importanza storico-artistica nel panorama dei beni culturali italiani affinché possano essere tutelati e tramandati alle generazioni future. Informazioni sulle specifiche iniziative, regione per regione, sono disponibili qui.

14 marzo 2014

Alma Caseus promuove l'eccellenza del formaggio italiano

'Formaggi', 'Professionisti', 'Istituti alberghieri': queste le tre categorie del concorso Alma Caseus 2014 lanciato dalla Scuola Internazionale di Cucina Italiana. Il contest caseario ha il duplice intento di valorizzare il vasto patrimonio dei formaggi italiani, fatto di oltre 500 tipologie di prodotto molte delle quali ancora ingiustamente misconociute, e di dare risalto alla professionalità degli operatori italiani. L’operazione s’inquadra nelle attività di Alma, che oltre a formare i giovani professionisti della cucina italiana, si fa promotrice e custode in Italia e nel mondo della gastronomia nazionale. “Dietro il mondo del formaggio c’è una sapienza ereditata dalle passate generazioni di allevatori, artigiani e affinatori, che rischia di essere perduta - afferma Andrea Sinigaglia, direttore operativo di Alma -. Con Alma Caseus, desideriamo contribuire alla salvaguardia di questa produzione tipica diffusa nei territori: è vitale far conoscere al pubblico la varietà dei formaggi, far testare il loro gusto e far scoprire gli innumerevoli abbinamenti gastronomici”.
Renato Brancaleoni
Andrea Sinigaglia
A dirigere Alma Caseus è Renato Brancaleoni, affinatore di fama internazionale, che commenta così il progetto: "Sono convinto che nel panorama italiano mancasse una competizione come Alma Caseus: la peculiarità del concorso è di mettere al centro dell’attenzione non soltanto i prodotti, così ricchi di identità e storia, ma anche i professionisti del mondo del formaggio. Parliamo di quelle centinaia di operatori che quotidianamente scelgono, tagliano, servono e comunicano con passione il formaggio e che sono eredi e difensori di una grande tradizione alimentare italiana». La competizione si svolgerà al Cibus, in programma a Parma dal 5 all’8 maggio 2014, nello stand D068  padiglione 3, dove sono inoltre previsti momenti di formazione e degustazione aperti al pubblico a cura degli chef di Alma.