Mario Guidi |
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26 novembre 2015
Confagricoltura porta i suoi capolavori alla Cooking for Art
A un mese dalla conclusione di Expo 2015, Confagricoltura torna Milano con i suoi capolavori. Occasione: l’edizione di Cooking for Art, evento organizzato da Witaly e Luigi Cremona, che riunisce alberghi, chef e prodotti del nostro Paese sotto il denominatore comune dell’eccellenza.
Dopo il successo della partecipazione all’edizione romana, Confagricoltura sarà presente anche all’edizione milanese con il nuovo pay-off 'Coltiviamo capolavori'. Per tre giorni, da sabato 28 a lunedì 30 novembre, negli spazi delle Officine e della Torneria, in via Tortona 32, le aziende di Confagricoltura proporranno a visitatori e operatori del settore i loro prodotti, dall’olio extra vergine d’oliva al vino, dagli ortaggi freschi ai trasformati, dai salumi ai formaggi, fino alle piante. Il meglio della produzione agricola del nostro Paese, contraddistinta dalla filosofia dell’organizzazione degli imprenditori agricoli, che fa della qualità, della sostenibilità, della ricerca e dell’innovazione, ma anche della capacità di stare sul mercato il punto di forza di un’agricoltura moderna e competitiva.
L’appuntamento milanese fa parte degli eventi di Confagricoltura nel dopo Expo 2015, in cui Confagricoltura crede con particolare determinazione, convinta che non debba essere disperso il grande patrimonio che l’Esposizione universale ha lasciato. "Expo - dice il presidente di Confagricoltura Mario Guidi - ci ha confermato le grandi potenzialità del nostro agroalimentare e aperto le porte all’internazionalizzazione. Una sfida che si vince solo facendo squadra all’interno della filiera, coinvolgendo la produzione, la trasformazione e la distribuzione. Ma anche il mondo rappresentato dagli chef e dagli esperti di gastronomia, perché, con la loro maestria, sono capaci di valorizzare, esaltando gusti e sapori attraverso sapienti abbinamenti, i prodotti della terra, diventando i veri ambasciatori del made in Italy nel mondo". Queste le aziende che durante la tre giorni saranno presenti nello stand di Confagricoltura: Azienda
agricola Greco, Azienda agricola San Leonardo, Casale della Ioria, OP
Confoliva, OP Mediterraneo - La Fiammante, Repoplant.
22 settembre 2015
L'Emilia Romagna è arrivata a Expo con Confagricoltura
Cinquanta cuochi, 50 specialità del territorio, oltre 50 produttori e consorzi, 36 tra comuni e parchi. Numeri importanti quelli relativi all’iniziativa 'L’Emilia Romagna in viaggio verso
Expo', evento del ciclo 'Appuntamenti sulla sostenibilità' che ieri sera ha avuto luogo alla Casa degli Atellani - Vigna di Leonardo, dimora
storica scelta per il fuori Expo da Confagricoltura, l'associazione presieduta da Mario Guidi che mira a preservare la biodiversità e l’ambiente tutelando il territorio.
Consacrato dai piatti-simbolo della regione, l'evento, partito lo scorso 18 agosto, è stato promosso da Confagricoltura nazionale e dell’Emilia Romagna, CheftoChef emiliaromagnacuochi (che riunisce grandi cuochi e agricoltori, produttori di Parmigiano-Reggiano, Culatello, Aceto Balsamico e di farine di cereali bio e di pasta) e Regione Emilia Romagna. Un viaggio nel sapore fatto di diverse 'tappe di avvicinamento' lungo il territorio, da Rimini a Piacenza. Ora a Milano, in occasione di Expo, si valorizzano l’eccellenza dei prodotti agricoli dell’Emilia Romagna e la maestria degli chef stellati nel farli diventare piatti magnifici, all’insegna della tradizione culturale e gastronomica e dell’innovazione. Per avvicinarsi alla meta si sono percorse le vie d’acqua (del Mar Adriatico e del Fiume Po), quella di terra (la Via Emilia) e l’alta via dei Parchi, facendo scoprire la cucina dei grandi prodotti della terra, quella di mare e fluviale e quella montana.
Uno dei tricicli (cargo bike) gastronomici utilizzati per l'evento |
02 settembre 2015
La pizza, un capolavoro italiano che conquista il mondo
Una delle eccellenze gastronomiche del made in Italy
presentata da alcuni dei più famosi operatori del mondo con uno spettacolare pizza-show. Con l’evento 'La pizza, capolavoro universale', organizzato a Milano per il Fuori Expo
2015 nella magnifica cornice della Casa degli Atellani, che da pochi mesi mostra
al pubblico anche la ritrovata Vigna di Leonardo, ieri sera Confagricoltura ha
dato voce a una selezione di produttori agricoli e pizzaioli, ossia a coloro
che contribuiscono a mantenere alta la bandiera tricolore nel mondo.
Sotto i
riflettori, durante la serata presentata dal giornalista esperto di food Luigi
Cremona, il grano, il pomodoro, la mozzarella e l’olio extra vergine d’oliva,
ovvero quattro dei sette ingredienti (i restanti sono acqua, lievito, sale)
alla base di questo semplice ma straordinario piatto creato, secondo la leggenda, alla
fine dell’Ottocento a Napoli, in onore della Regina Margherita di Savoia in
visita nella città partenopea, e che piace praticamente a tutti: basti pensare
che solo in Italia si vendono cinque milioni di pizze al giorno, pari a 1,6
miliardi all’anno. Partner dell'evento Agugiaro e Figna Molini - Le
5 Stagioni, Cirio, Colavita, Granarolo, Ferrarelle, Birra Moretti, Azienda
Planeta. A realizzare e infornare le pizze, dalle più tradizionali alle più fantasiose, con la collaborazione del presidente di Confagricoltura Mario
Guidi che si è messo simpaticamente alla prova davanti al forno a legna allestito nei pressi della vigna (nella foto, in alto), sono stati chiamati dieci noti pizzaioli italiani e stranieri: Graziano
Bertuzzo, Giulio Bressan, Stefano Callegari, Pasquale Cozzolino, Domenico
Crolla, Johnny Di Francesco, Gaetano Esposito, Giorgio Sabbatini, Gino
Sorbillo, Guglielmo Vuolo. Nell’occasione Guidi ha sottolineato che la pizza è
un 'capolavoro' della cucina italiana e il termine utilizzato non è casuale: "Come
recita il pay off di Confagricoltura, noi 'Coltiviamo Capolavori', ossia prodotti
che sono frutto dell’ingegno, dell’inventiva e della laboriosità. Il nostro è
un Paese davvero strano, pieno di contraddizioni, fortemente disorganizzato e
che fatica a trovare il suo posto in Europa. Eppure, a ben vedere, in Italia troviamo eccellenze che sono il risultato di
uomini dalle grandi capacità. Tante piccole realtà agricole che consentono di creare capolavori che il mondo ci invidia. Cos’è che ci contraddistingue, dunque? Il saper fare. Gli italiani sono uomini di capacità, nelle mani e nell’ingegno".
Alcuni momenti dell'evento di Confagricoltura dedicato alla pizza.
Nelle foto in basso, da sinistra, Luigi Cremona, Gino Sorbillo
e il mastro spillatore di Birra Moretti (Gruppo Heineken)
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Decine le pizze che sono uscite dal forno a legna eccezionalmente allestito nel giardino di Casa degli Atellani |
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14 luglio 2015
Con Rai Com la Vigna di Leonardo diventa libro e docufilm
La Vigna di Leonardo è al centro di due progetti editoriali: un libro e un docufilm, entrambi a cura di Rai Com, la nuova società commerciale del Gruppo Rai tesa a valorizzare il patrimonio di diritti del servizio pubblico in Italia e nel mondo.
Il primo prodotto culturale, edito da Rai Eri, s'intitola 'La Casa degli Atellani e la Vigna di Leonardo' ed è un volume di 240 pagine, firmato da Jacopo Ghilardotti, autore milanese che, grazie alle sue meticolose ricostruzioni storiche e a un ricco corredo fotografico, conduce il lettore alla scoperta dei misteri dell'edificio milanese quattrocentesco, situato a pochi metri dall'Ultima Cena, e delle vicende di coloro che l'hanno abitato. Per l'uscita nelle sale cinematografiche del docufilm, prodotto in partnership anche con Codice Atlantico e Skira e dedicato alla storia di Leonardo a Milano bisognerà invece attendere il prossimo gennaio: è in fase di shooting e vede dietro la macchina da presa i registi Luca Lucini e Nico Malaspina. Entrambi i progetti, presentati ieri da Piero Maranghi de La Vigna di Leonardo ed editore di Classica Hd, David Bogi di Rai Com e Mario Guidi di Confagricoltura (nel semestre del sito espositivo anche l'associazione degli agricoltori sta infatti promuovendo la storica dimora di Casa degli Atellani come location Fuori Expo di eventi e incontri culturali), nascono con l'obiettivo di dare apporto allo sfruttamento commerciale del brand Vigna di Leonardo e ai prodotti a esso collegati. Libro e docufilm fanno seguito a un altro progetto di visibilità nazionale: uno spot promozionale di 30" e 15", andato in onda su Rai, Sky Arte e ancora in onda su Classica Hd (il canale 138 di Sky) per tutto il semestre di Expo. Ricordiamo che la Vigna di Leonardo (il dna è quello della vite Malvasia di Candia) fu donata dal duca di Milano Ludovico il Moro al genio rinascimentale ed è tornata di recente a nuova vita presso la Casa degli Atellani, in occasione di Expo, grazie a un delicato progetto di recupero che ha visto in prima linea la Fondazione Piero Portaluppi con il supporto del Comune di Milano e della facoltà di Scienze Agrarie dell'Università degli Studi di Milano.
Piero Maranghi (in alto, a sinistra), Mario Guidi (in alto, a destra)
e David Bogi (in basso, ultimo a destra) illustrano
i progetti editoriali relativi al brand Vigna di Leonardo
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