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04 marzo 2024

Gillette contro i pregiudizi sulle donne che giocano a calcio

'Siete ridicole, andate a giocare a pallavolo', 'Non siete femminili', 'State meglio in cucina': sono solo alcune delle offese che le calciatrici si sentono rivolgere.
Il progetto, in collaborazione con Parole O_Stili
ha fatto tappa in una scuola secondaria di Napoli
Gillette
, leader della rasatura e da sempre vicino al mondo dello sport e agli uomini, in collaborazione con l'associazione culturale Parole O_Stili, oggi è arrivata a Napoli, l'Istituto Comprensivo Giovanni Falcone, per la quinta tappa di 'Scegli il tuo ruolo', il progetto ideato per far fronte agli stereotipi e pregiudizi che ancora persistono in questo sport. All'incontro ha preso parte Sara Caiazzo, difensore dell’Asd Calcio Pomigliano e della Nazionale Under 23, insieme a Barbara Laura Alaimo, pedagogista e formatrice dell'associazione Parole O_Stili. Il progetto è una delle tappe dell'iniziativa 'La passione per il calcio non fa distinzioni' di Gillette e Figc, nato con l'obiettivo di generare un impatto culturale positivo nella percezione dell'attività calcistica femminile e sostenere concretamente la base del movimento italiano. Infatti, nonostante il calcio femminile sia una realtà sempre più affermata e un fenomeno sportivo in continua crescita, sono ancora diffusi alcuni pregiudizi, soprattutto tra i genitori. Con l'iniziativa 'Scegli il tuo ruolo', Gillette e Parole O_Stili mirano decostruire tali stereotipi insieme agli studenti e alle studentesse della scuola secondaria di I grado, attraverso una serie di incontri di sensibilizzazione in otto città e sei classi per ciascuna tappa, per un totale di circa 1.500 ragazzi. L'attività aiuterà non solo studenti e studentesse, ma anche i genitori, a interrogarsi sullo stereotipo per cui il calcio è uno sport tipicamente maschile, riflettere su quanto sia importante abbattere i pregiudizi nel mondo sportivo e acquisire consapevolezza sulla libertà di scegliere e praticare qualsiasi sport.

30 gennaio 2023

I pregiudizi dell'intelligenza artificiale? Sono il riflesso dei nostri

Wired Italia
promuove una campagna, firmata dall'agenzia Tbwa\Italia, contro i pregiudizi dell'intelligenza artificiale, che sono un riflesso dei nostri. 'Immagina due innamorati, immagina due genitori, immagina un dottore' le richieste inserite nell'intelligenza artificiale MidJourney. I due innamorati sono stati immaginati nel 100% dei casi come un uomo e una donna, la parola dottore sempre associata a un uomo, così come le parole manager e leader. Omofobia, razzismo, disparità di genere: all'interno dell’intelligenza artificiale si annidano pregiudizi di ogni natura. Ma ciò che deve farci riflettere è il fatto che questi pregiudizi in realtà siamo noi ad averglieli insegnati: per eliminare i pregiudizi dall’intelligenza artificiale, è quella umana che deve imparare a combatterli. L’AI genera infatti risultati seguendo istruzioni con criteri assegnati da noi. "Per questo le immagini 'sbagliate' di questa campagna - sottolinea Federico Ferrazza, direttore di Wired Italia - ci dicono soprattutto una cosa: la battaglia per sconfiggere i pregiudizi è ancora lunga ed è fondamentale per tanti motivi, tra cui quello di istruire correttamente la tecnologia che porterà maggiori cambiamenti alla società nei prossimi anni". La campagna è una multisoggetto con diversi visual, cui si aggiunge un video corale per i canali social e un editoriale su Wired Italia.

03 marzo 2022

Gli stereotipi di genere si contrastano dalle scuole primarie

Fondazione PuntoSud
lancia Be.St Beyond stereotypes (puntosud.org), portale del progetto Be.St Beyond Stereotypes, ideato in collaborazione con il Comune di Milano e dedicato al contrasto degli stereotipi di genere nelle scuole primarie. Frutto di una sperimentazione durata 24 mesi all’interno dell’Istituto Riccardo Massa di Milano, il portale nasce con l'obiettivo di offrire alle scuole primarie uno strumento di facile fruizione per portare avanti, nel tempo, una riflessione sul tema del contrasto agli stereotipi di genere. All'interno del sito la scuola potrà trovare indicazioni sul modello, su come applicarlo all’interno del proprio istituto e un’intera area dedicata all'autoformazione. Be.St è un modello d'intervento che si rivolge a tutta la scuola, e parte dal pieno riconoscimento della responsabilità educativa che le scuole, il corpo docente e tutto il personale non docente hanno nei confronti dei bambini. Il modello è stato costruito, grazie al coinvolgimento di un tavolo di esperti, partendo da un’analisi approfondita dell’ambiente che caratterizza la scuola primaria, sulla base della quale è stata poi definita una cornice di riferimento di principi, criteri e attività possibili per eliminare tutte le iniquità di cui le bambine e i bambini possono essere vittime. Il lavoro che si chiede di fare al corpo docente è di veicolare una cultura priva di stereotipi sessisti, allo scopo di favorire relazioni fondate sul riconoscimento dell'altro, valorizzare le differenze e per prevenire violenze e bullismo.

02 novembre 2020

Emma Marrone e Lines dicono basta agli stereotipi di genere

'Sei donna, cosa vuoi capirne tu?', 'O fai figli o lavori', 'Hai una crisi ormonale?', sono solo alcune delle frasi che le donne sentono dirsi ogni giorno. Frasi figlie di un passato ormai superato, ma che riecheggiano ancora oggi. Lines, il brand impegnato da tempo nella lotta contro gli stereotipi e le discriminazioni di genere, torna in comunicazione con una presa di posizione che passa dalla valorizzazione femminile all’interno dell'azienda stessa alla creazione di cultura dell’inclusione nelle scuole e dalla più recente partnership con WeWorld, l'Ong che promuove i diritti delle donne e le pari opportunità, economiche sociali ed educative.
La campagna è firmata dall'agenzia Armando Testa
'E' ora di fare un passo avanti' è un progetto a lungo termine, una call to action inclusiva per donne e uomini di tutta Italia. La campagna di lancio, curata dall’agenzia Armando Testa, è rafforzata da un ambassador d’eccezione, che incarna proprio quei valori per cui si sta combattendo: Emma Marrone, una donna grintosa e sensibile che ha sempre creduto in se stessa, andando oltre il giudizio degli altri. Un’artista che sa come arrivare al cuore delle persone in modo schietto e sincero. Emma ha accettato con entusiasmo di diventare la voce di tutte le donne e di lanciare il suo personale 'Basta agli stereotipi di genere'. Nello spot, girato da Francesco Calabrese per Think Cattleya, Emma cammina insieme ad altre donne, in un ambiente indefinito, dove incontra degli specchi su cui sono scritte delle frasi stereotipate, violente, che le impediscono di vedere il suo riflesso. Simbolicamente, è quello che succede a tutte le donne che non si vedono e non vengono viste per quello che sono, perché la loro immagine è filtrata da luoghi comuni e pregiudizi. Il film ruota attorno alla presa di posizione di Emma che, sulle note della sua canzone 'Amami', dice basta agli stereotipi, per poi guidare, da leader moderna e inclusiva, una fiera marcia femminile, esortando la società a fare un passo avanti. La campagna, pianificata da Media Italia, è in onda da domenica su TV, digital e social.

01 novembre 2018

Lovable punta su una campagna che valorizza l'unicità fisica

Nessuna persona è uguale alle altre e ognuno può valorizzare la propria unicità: è la convinzione che Lovable, produttore di intimo da oltre 50 anni, vuole trasmettere con la nuova campagna pubblicitaria 'The strip', ideata e realizzata da Publicis Italia.
Un messaggio contro gli stereotipi di bellezza, che ci vorrebbero tutti uguali
Il nuovo spot è un invito a scoprire la parte migliore di noi, la nostra unicità perché soltanto quando valorizziamo quello che ci rende unici, siamo davvero belli. Non più un solo ideale di bellezza: ognuno può essere il proprio partendo dall'intimo giusto. Lovable, che grazie al suo know-how conosce i bisogni degli uomini e delle donne di oggi, offre loro il giusto prodotto in grado di valorizzare la propria unicità con stile ed eleganza. Sviluppato con la direzione creativa esecutiva di Bruno Bertelli e Cristiana Boccassini e la regia di Francesco Calabrese, il film di lancio del nuovo posizionamento del brand è un invito a liberarci dagli stereotipi di bellezza per fare spazio alla nostra unicità. La marca è distribuita in tutti i principali canali di vendita dell'abbigliamento intimo: è presente sul territorio con 130 negozi Lovable, è distribuito in 6mila negozi indipendenti in tutta Italia, nei department stores e online su Lovable.it.

27 marzo 2017

Il fotografo Steven Klein firma sette scatti per Ray-Ban

La campagna invita a ribellarsi ai cliché che impediscono di esprimersi
Si deve all'estro creativo del celebre fotografo americano Steven Klein la nuova campagna Ray-Ban, iconico brand del Gruppo Luxottica, colosso mondiale del settore eyewear. Formata da sette scatti e veicolata attarverso vari canali, la campagna è una sana ribellione contro le logiche di una società basata sugli stereotipi, che impediscono a uomini e donne di esprimersi con autenticità. Klein immortala il preciso istante in cui i protagonisti si liberano dei gioghi del passato per seguire le proprie passioni e realizzare i propri sogni, senza mai voltarsi indietro. Una campagna a tratti irriverente e impertinente, ma autentica, perché per Ray-Ban, che ha raggiunto la soglia degli 80 anni, il valore di autenticità e genuinità non è mai stato così forte. "Questa campagna parla di diversità e individualismo - spiega Klein -. L'idea generale è di creare una realtà in cui le persone lasciano un mondo per entrare in un altro, senza più guardare al passato. Uno dei punti di forza di questa campagna è il senso di autenticità che trasmette, perché chiunque indossi un paio di Ray-Ban esprime sempre la propria identità e non si fa sopraffare dagli occhiali”. I personaggi ritratti indossano sia modelli iconici, come il Ray-Ban Aviator, il Ray-Ban Clubmaster e il Ray-Ban The General, fresco di rilancio, sia modelli appena approdati sul mercato, come il Ray-Ban Blaze e il Ray-Ban Dean.

07 marzo 2017

#UnitedByHalf, una campagna per la parità della donna

United Colors of Benetton lancia #UnitedByHalf, campagna nata in India per promuovere la parità di genere e che, in occasione della Giornata internazionale della donna, verrà diffusa a livello globale.
La campagna, prodotta in India, viene diffusa nel mondo
In oltre cinquant’anni di campagne su temi sociali, più recentemente finalizzate al miglioramento della vita delle donne con il Women Empowerment Program, questa è la prima volta che Benetton sfida in modo diretto i comportamenti sociali prevalenti in uno dei suoi principali mercati globali. #UnitedByHalf cerca di attirare l’attenzione su uno dei problemi sociali che i progetti del Women Empowerment Program cercano di risolvere, sfidando gli stereotipi legati al ruolo della donna. Sostenuta da voci importanti e personaggi celebri attivi in tutta l'India, la nuova campagna è stata lanciata a San Valentino per promuovere una maggiore parità tra i sessi all'interno delle relazioni. In occasione della Festa della donna viene dunque rilanciata a livello globale, con l’intento di spingere la gente a riflettere, parlare e agire a sostegno dell'emancipazione delle donne. L'India è il più grande mercato della Benetton al di fuori dell'Italia. Il marchio è particolarmente popolare tra gli uomini, target principale della nuova campagna che cerca di convincerli a riconoscere le donne come partner al loro stesso livello e di rendere evidente il bisogno di una vera parità di genere.

10 aprile 2016

'It takes courage', ci vuole coraggio a essere se stessi

Dominare la paura, non lasciarsi travolgere dagli eventi, prendere in mano la situazione.
Il coraggio di essere vulnerabili in nome dell’amore
Non fanno azioni eclatanti, ma non temono certo di mostrare il loro lato più vulnerabile e perfino le loro imperfezioni, opponendosi agli stereotipi imperanti della società, i protagonisti della nuova campagna 'It takes courage' di Ray-Ban. Persone, quelle mostrate negli otto visual della campagna con indosso diversi modelli di occhiali da vista e da sole, che hanno il coraggio di prendere decisioni, difendere la giustizia e agire secondo i propri principi. Un messaggio forte, quello tradotto in immagini realizzate a Los Angeles dal fotografo Mark Seliger, che consolida un caposaldo del brand eyewear di Luxottica: il coraggio di essere se stessi. Coraggio, occorre ribadirlo, che non è l'assenza della paura, ma il controllo di essa. Ogni visual racconta una forma diversa di coraggio, come accettare il cambiamento, sentirsi vulnerabili in nome dell'amore, perseverare nella realizzazione di sogni e obiettivi, esporsi all’impopolarità, affrontare le proprie paure a testa alta.
Il coraggio di accettare il cambiamento e abbandonare le certezze per vivere
la vita dei propri sogni.
La campagna #Ittakescourage è promossa anche sui social media e sul sito Ray-Ban.com, dove gli utenti sono ispirati e spronati a dimostrare la loro temerarietà: ad esempio, per invitarli ad aprire il cuore, Ray-Ban condurrà un curioso esperimento sociale, che vedrà due persone incontrarsi per la prima volta e porsi a vicenda una serie di domande, scavando sempre più a fondo nelle emozioni fino all’ultima, decisiva richiesta: sostenere i reciproci sguardi per quattro minuti. Oppure, dato che serve coraggio anche per chiedere scusa, Ray-Ban cercherà di capire se un 'Mi dispiace' è sufficiente a rimarginare una vecchia ferita, chiedendo a una persona che ha subito una critica e a chi l’ha espressa d'infrangere insieme un piatto, rompendo con il passato. Infine, per incoraggiare il pubblico a staccarsi dal mondo digitale, Ray-Ban accompagnerà un gruppo d'influencer in un luogo provvisto di tutti i possibili comfort, disconnettendoli però da Internet e spingendoli a inteargire con il mondo reale.

28 dicembre 2015

Il secondo episodio natalizio di The Jackal per Vodafone

Qual è il regalo più brutto che avete ricevuto per Natale? A chiederlo sono i The Jackal, il gruppo di video maker napoletani che, insieme a Vodafone, con la supervisione creativa del Team Red, ha realizzato un progetto dedicato agli stereotipi del Natale. Dal maglione alla sciarpa, passando per la classica tazza: sono solo alcuni dei regali che sicuramente ognuno di noi ha ricevuto almeno una volta nella vita, oggetto del secondo episodio della collaborazione con i The Jackal. Il progetto è composto in totale da tre episodi (qui il primo). I video sono pubblicati con l’hashtag #anchequestoannoènatale sulla pagina Facebook di Vodafone Unlimited, sugli altri canali social dell’azienda e dai The Jackal.

26 novembre 2015

Parità e stereotipi di genere: l'indagine di Cera di Cupra

E' calato il sipario sulla sesta edizione dell'Osservatorio Cera di Cupra, progetto nato nel 2008 dalla volontà del marchio Cera di Cupra, da 50 anni 'dalla parte delle donne', di monitorare l’evoluzione della donna in ambito sociale, familiare e professionale.
Dall'alto, in senso orario, Serena Dandini, Marco Pasetti, Massimiliano Bruno
Nel corso della conferenza stampa, che si è tenuta oggi a Milano alla presenza, tra gli altri, del presidente di Farmaceutici Dottor Ciccarelli Marco Pasetti, della conduttrice tv Serena Dandini e del regista Massimiliano Bruno (il brand cosmetico per mezzo di QMI fa product placement nel suo film 'Gli ultimi saranno ultimi'), sono stati presentati i risultati di un’indagine socioantropologica condotta da Eikon Strategic Consulting sugli stereotipi di genere e, successivamente, assegnate 12 borse di studio a studentesse di quattro atenei italiani. La ricerca evidenzia una società più matura, completa, in cui le donne hanno guadagnato terreno in termini di opportunità, soddisfazione e ruolo sociale. La strada della parità, tuttavia, è ancora in salita per il persistere di una mentalità diffusa che fatica a svincolarsi dalla gabbia degli stereotipi di genere. L'Osservatorio Cera di Cupra quest’anno ha indagato i cliché di genere anche attraverso il parere di giovani studentesse: è stato infatti lanciato un bando di concorso per l’erogazione di 12 borse di studio in collaborazione con Almed-Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Università Luiss Guido Carli di Roma, Università degli Studi di Bari Aldo Moro e Università per stranieri di Perugia. Alle partecipanti è stato chiesto di presentare un breve testo creativo sul tema 'Pari opportunità: un'educazione priva di stereotipi'. Il brand ha quindi assegnando tre borse di studio per ciascun ateneo (del valore di 5.000, 3.000 e 2.000 euro) alle studentesse distintesi per originalità, creatività e coerenza con il tema.