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14 dicembre 2018

'L'ora della salute', l'informazione autorevole sulla medicina

Domenica 16 dicembre, alle ore 12.50, torna su La7 L'ora della salute, il programma settimanale dedicato ai progressi della medicina, alla ricerca scientifica, alla prevenzione e a tutti gli aspetti della vita quotidiana che contribuiscono a migliorare la nostra vita.
In onda su La7, il programma è condotto da Annalisa Manduca
La conduzione di questa nuova edizione è affidata all'autorevole giornalista scientifica Annalisa Manduca. Si tratta di un un progetto editoriale di Fondazione Umberto Veronesi e Teva Italia, che nasce con l'obiettivo di raccontare, in modo rigoroso, autorevole e sempre aggiornato, la medicina di oggi. Un programma che intende sensibilizzare e informare correttamente i telespettatori - con grande competenza e con un linguaggio chiaro e accessibile a tutti - sulle diverse tematiche legate alla salute e al benessere. In studio, in ogni puntata, medici esperti e ricercatori eccellenti, affiancati dalle testimonianze di pazienti che hanno affrontato il difficile percorso della malattia, per rispondere alle domande che ognuno di noi si pone sempre più spesso, in cerca di chiarezza nel campo della salute. Verranno approfonditi temi d'interesse pubblico: dall'importanza dei vaccini all'impatto della tecnologia sulla salute, dalle malattie sessualmente trasmissibili alle dipendenze tecnologiche, dall'importanza di un corretto e sano stile di vita dato dall'attività sportiva agli elevati standard dei protocolli di cura per i bambini e adolescenti malati di tumore. Veridicità e innovazione caratterizzeranno le puntate e i contenuti trattati per garantire un contributo concreto a chi quotidianamente ricerca informazioni sulla propria salute. Il format è prodotto da Libero produzioni televisive - in collaborazione con la divisione brand integration di Cairo Pubblicità - e realizzato con il prezioso contributo della redazione scientifica di Fondazione Umberto Veronesi e di Teva Italia, azienda farmaceutica multinazionale impegnata nella commercializzazione di farmaci equivalenti e specialistici, e con la partecipazione di Melinda ed Edenred.

10 aprile 2017

Dalla cover di Rolling Stone Bebe Vio invita a vaccinarsi

Bebe Vio fotografata da Giovanni Gastel in abiti Dior
Bebe Vio, da domani sulla copertina di Rolling Stone, lancia un'esortazione chiara e diretta: 'Vaccinatevi!'. Quella delle vaccinazioni, in Italia, oggi è una battaglia civile e puntando sulla campionessa paralimpica di scherma, colpita da meningite a 11 anni, Rolling Stone prende posizione, com'è nel Dna del magazine. Fotografata da Giovanni Gastel, con abiti Dior realizzati in esclusiva per lei da Maria Grazia Chiuri, Bebe si racconta senza peli sulla lingua. A partire da quanto l'agonismo l'abbia aiutata nei momenti difficili: "Per me il letto era come la pedana della scherma, hai tre minuti per vincere un assalto, hai tre mesi per uscire dall'ospedale: stessa cosa. Quando sono andata al centro protesi, la lotta era riuscire a camminare meglio del vecchietto accanto a me. Mi auto creavo delle sfide, mi dissero: 'Starai qui sei mesi'. Mi sono detta: 'Entro due devo uscire', e ho vinto io". O dalla rabbia che prova quando la gente si schiera contro i vaccini: "Mi fa arrabbiare che la gente si informi dagli articoli su Facebook e non da fonti vere, che creda alle dicerie più che ai medici. Io con la mia vitalità sembro una deficiente, ma il 95% delle persone che hanno avuto quello che ho avuto io muoiono, gli altri restano distrutti e depressi. Io so quanto hanno sofferto i miei genitori. Per questo dico a ogni mamma: fai il vaccino a tuo figlio, non per lui, ma per te stessa. Vuoi veramente soffrire così tanto? Se la popolazione fosse vaccinata, la meningite sarebbe debellata. Come si fa a non volerlo? Come?". Al giornalista, Bebe dichiara che prima di compiere trent'anni, vorrebbe "vincere l’oro a Tokyo, sia individuale sia a squadre, vorrei creare il para pentathlon, andare ai Giochi nel 2024 e portare a Milano quelli 2028, facendo parte del comitato organizzativo. E sono seria quando dico che a ottobre 2028 voglio candidarmi come presidente del Coni e unire le federazioni olimpica e paralimpica, come già succede nella scherma. Dovrebbe essere così per tutti gli sport, Totti dovrebbe allenarsi ogni tanto con la nazionale calcio amputati”. Non manca la questione degli hater in Rete: "Mi fanno capire quanto sono diventata una persona normale e non una persona con una disabilità, perché un disabile non l'offenderesti mai come offendono me. Poi, se uno mi insulta perché dico 'vaccinatevi', io purtroppo la cura per l'ignoranza non ce l’ho". L'intervista completa sul magazine.

19 maggio 2014

Alessandro Sampaoli: "Provate anche voi a contare fino a 20"

È in programma il prossimo 14 giugno la terza edizione della Energizer NightRun for Unicef, la corsa notturna più grande d’Italia. Come da tradizione, la competizione organizzata a Milano ha una finalità benefica: sostenere Unicef nelle sue campagne a tutela dei diritti dei bambini e degli adolescenti in tutto il mondo. Quest’anno testimonial designato della gara è Alessandro Sampaoli, professione attore: all’attivo diversi film, la sitcom di grande successo Camera Café, la partecipazione nel 2012 al reality Pechino Express e in cantiere un nuovo progetto per la televisione. Come si sta preparando per affrontare l'avventura podistica a sostegno dell’associazione? Per scoprirlo lo abbiamo intervistato durante una pausa di una tournée teatrale che lo sta impegnando in Italia e all'estero.

Aveva già preso parte alla Energizer NightRun for Unicef come runner?
No, è la prima volta. Ma arrivo preparato: corro da un paio d’anni.

Lei sfoggia un fisico asciutto e tonico: oltre alla corsa quali sport pratica per tenersi in forma?
L'attore è testimonial della Energizer NightRun for Unicef
Ho sempre praticato il nuoto e da un anno mi sono dato al crossfit, una disciplina da ‘pazzi invasati’ (lo dice scherzando, ndr). La corsa la pratico solo nella bella stagione. Non mi piace correre sul tapis roulant, preferisco il parco, ma d'inverno mi faccio facilmente condizionare dal clima. Quindi nuoto tanto e, come dicevo, faccio crossfit.

Che cosa rappresenta per lei l’attività sportiva?
Oltre a essere una necessità per chi come me fa l'attore e usa il proprio corpo come strumento di lavoro, sicuramente lo sport è anche un modo per allontanare lo stress e la stanchezza mentale.

Quanto spesso si allena? E corre da solo o in compagnia?
Cerco di allenarmi 2/3 volte a settimana. Ma tutto dipende dagli impegni di lavoro lavoro. Di solito riesco a organizzarmi e quindi, anche se sono fuori città, mi ritaglio dei momenti per distrarmi e allenarmi. Preferisco correre da solo.

Le capita di correre anche quando cala la sera?
Di notte mi è capitato di correre in modo disperato, ma non si è trattato di belle corse rilassanti…

Che voto si darebbe come runner?
Diciamo che un sedentario mi guarda correre con ammirazione, un atleta con un sorriso di compassione.

Anche nella vita quotidiana va di corsa o si concede dei ritmi più soft?
"Per salvare la vita a un bambino basta un vaccino", spiega Sampaoli
Sono un bradipo, lo confesso!

Cosa prova a essere testimonial dell'Unicef?
Sono molto orgoglioso di poter dare il mio piccolo contributo.

Come si concretizza il suo ruolo per quest'operazione di solidarietà?

Abbiamo girato un video (visionabile qui) nella sede Unicef di Milano per promuovere l’Energizer NightRun for Unicef. Il mio ruolo è di condividere le informazioni ricevute, non solo per pubblicizzare questa bella e importante iniziativa, ma anche per coinvolgere il maggior numero di persone possibili. La corsa notturna è un bellissimo pretesto per qualcosa di molto importante, come la campagna ‘100% vacciniamoli tutti’. Sarò inoltre presente alla conferenza stampa di lancio dell’iniziativa e, naturalmente, la sera della gara, il 14 giugno.

Qual è l'obiettivo della campagna ‘100% vacciniamoli tutti’?
Vaccinare tutti i bambini, ovunque. Anche quelli che vivono nelle zone più remote, dove malattie che qui da noi sono facilmente curabili risultano purtroppo ancora mortali. Ogni 20 secondi muore un bambino. Questa cosa non può più essere una realtà. Ogni 20 secondi… provate a contare!
(Laura Brivio - Golden Backstage)