Assica, Assocarni e UnaItalia, le associazioni di categoria delle tre filiere
italiane della carne più importanti (bovino, suino, avicolo) hanno presentato a
Milano, all’Expo Gate - metaforico cancello d’ingresso a tutte le iniziative di
Expo 2015 - la Clessidra Ambientale.
I relatori presenti all'incontro di Assica, Assocarni e UnaItalia |
Concepita nell’ambito del rapporto dal titolo ‘La
sostenibilità delle carni in Italia’, la clessidra rappresenta l’equilibrio fra
nutrizione umana e tutela dell’ambiente. Uno strumento che aiuta i consumatori a fare chiarezza anche sul reale impatto della carne. Se fino a oggi il carbon footprint
della filiera delle carni è stato infatti valutato in termini assoluti (emissioni di
CO2 per kg di carne) l’attuale rapporto intende invece proporre un nuovo approccio, che
valuta l’impatto di un alimento sulla base delle quantità realmente consumate nell’ambito
di una dieta corretta ed equilibrata. Risultati inediti, che
aprono a differenti considerazioni e prospettive: con la Clessidra Ambientale si
può infatti notare come, in un modello alimentare corretto, il carbon footprint delle
proteine sia pari a 7,5 kg di CO2 equivalente, un valore in linea con quello di
frutta e ortaggi, che arriva a 6,7 kg CO2 equivalente. In altri termini, l’impatto
medio settimanale della carne risulta allineato a quello di altri alimenti che
hanno minore impatto unitario, ma che di fatto sono consumati in quantità maggiori. Una rassicurazione importante, insomma, per tutti coloro che nella propria dieta includono la carne, che, se consumata con equilibrio, non comporta effetti negativi sulla sostenibilità ambientale ed economica.
All’incontro, moderato dal giornalista Alessandro Cecchi Paone, erano presenti Massimo Marino, socio fondatore di Life Cycle Engineering, Ettore Capri, direttore del Centro di Ricerca per lo Sviluppo Sostenibile (Opera - UCSC), Evelina Flachi, specialista in Scienza dell’Alimentazione, e Stefano Zurrida, professore associato di Chirurgia Generale all’Università degli Studi di Milano.
All’incontro, moderato dal giornalista Alessandro Cecchi Paone, erano presenti Massimo Marino, socio fondatore di Life Cycle Engineering, Ettore Capri, direttore del Centro di Ricerca per lo Sviluppo Sostenibile (Opera - UCSC), Evelina Flachi, specialista in Scienza dell’Alimentazione, e Stefano Zurrida, professore associato di Chirurgia Generale all’Università degli Studi di Milano.