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21 settembre 2018

'Vuoto a buon rendere', l'impegno di birra Ichnusa per la Sardegna

Una pratica antica e virtuosa come quella del vuoto a rendere delle bottiglie di vetro torna in auge con birra Ichnusa.
Il progetto 'Vuoto a buon rendere', che riguarda il canale Horeca, è stato illustrato a Milano dal management del Gruppo Heineken, proprietario del brand sardo. L'iniziativa, che si configura come "un primo gesto di rispetto verso la Sardegna", passa per una nuova veste grafica sul tappo (che cambia anche colore e da rosso diventa verde) ed etichetta (sui cui è impressa la volontà d'investire sul formato), una campagna di comunicazione e investimenti sullo storico birrificio di Assemini (situato vicino a Cagliari) diretto da Matteo Borocci. Grazie al vuoto a rendere, le bottiglie, riconoscibili dai segni sul vetro, vengono riutilizzate anche per vent'anni; sono bottiglie che portano un peso speciale, quello del tempo che scorre. Veicolando un messaggio importante: quello del rispetto per l'ambiente, dal momento che vengono ridotte di oltre 1/3 le emissioni di gas a effetto serra e si riduce in maniera consistente il consumo energetico.
L'iniziativa è comunicata anche sul tappo e l'etichetta
Senza dimenticare che ogni bottiglia restituita non verrà abbandonata per strada, in spiaggia, in un parco. "Attraverso la nuova etichetta vogliamo trasmettere con chiarezza e semplicità il nostro messaggio - spiega Alfredo Pratolongo, direttore comunicazione e affari istituzionali di Heineken Italia - e parlare in modo diretto ai consumatori, chiedendo loro di sostenere attivamente la pratica del vuoto a rendere come gesto d'amore per la Sardegna. Solo con la collaborazione di tutti è possibile innescare un circolo virtuoso che salvaguardi il territorio". E c'è di più: l'azienda salvaguarda le bellezze dell'isola, dando vita al progetto 'Ichnusa per la Sardegna'. Il viaggio della birra di Sardegna comincia da un piano di interventi di preservazione del delicato ecosistema dell'Asinara, angolo incontaminato di paradiso terrestre.

21 marzo 2018

Heineken 0.0, la birra lager analcolica da bere in pausa pranzo

Birra in pausa pranzo? Ora si può con Heineken 0.0, la nuova lager analcolica firmata dal gruppo birrario olandese. Già lanciata in 16 Paesi, oggi questa birra in bottiglia da 33 cl (69 calorie) debutta ufficialmente in Italia ed è distribuita nella grande distribuzione e nell'horeca.
Alfredo Pratolongo
Heineken 0.0, come spiega il direttore comunicazione di Heineken Italia Alfredo Pratolongo, è nata per rispondere alle esigenze di un consumatore attento al benessere e che apprezza la moderazione, senza però rinunciare al gusto e al piacere di una buona birra. Un piacere che spesso ci si nega in momenti della giornata come la pausa pranzo, in cui si dà la priorità alla leggerezza prestando più attenzione a ciò che si consuma. Ciò che rende differente questa birra dalle altre analcoliche già presenti sul mercato è il gusto piacevole, frutto di un processo produttivo messo a punto dopo anni di ricerca: l'alcol viene fatto evaporare gentilmente senza stressare il prodotto, con un doppio ciclo di lavorazione unico nel suo genere. Il risultato è una birra dal gusto bilanciato, con fresche note fruttate e un corpo morbido e maltato. Il lancio in comunicazione della novità passerà per un'attività di sampling di lattine 15 cl durante gli eventi sportivi (ma non solo), per una serie di attivazioni nei punti vendita e per una campagna advertising che vedremo pianificata la prossima estate in televisione e sul web.

07 novembre 2017

Solaika Marrocco è la prima vincitrice del Premio Birra Moretti

Solaika Marrocco
Una donna, per la prima volta in sette anni, sul gradino più alto del podio: si chiama Solaika Marrocco la vincitrice della settima edizione del Premio Birra Moretti Grand Cru, contest di giovani chef di talento promosso e organizzato congiuntamente da Fondazione Birra Moretti e Identità Golose. Per la sfida finale, che si è tenuta ieri sera al ristorante Lume di Milano, la giovanissima chef pugliese ha proposto turcinieddhi glassati alla birra con marmellata di cipolla all'arancia, critmi in tempura e infuso di luppolo, utilizzando Birra Moretti La Rossa e accompagnando il piatto con Birra Moretti La Bianca. Una ricetta tradizionale con cui la 22enne, che si è fatta le ossa come sous-chef al Primo Restaurant di Lecce, ha convinto la blasonata giuria, formata da ben 14 rappresentati della ristorazione (tra chef stellati e sommelier) e presieduta dallo chef Claudio Sadler.
A Solaika, prima donna ad essersi aggiudicata il contest, è andato un premio del valore di 10mila euro, finalizzato a sostenerne la crescita professionale. Un contributo concreto che l'aiuterà a farsi strada nel mondo della ristorazione. All'evento conclusivo del premio hanno preso parte i dieci giovani chef finalisti, alcuni dei giudici stellati, il top management di Heineken Italia, rappresentato dall'amministratore delegato Soren Hagh e da Alfredo Pratolongo, presidente della Fondazione Birra Moretti (realtà tesa a promuovere la cultura birraria) e Paolo Marchi, ideatore e curatore di Identità Golose.

La giuria del Premio Birra Moretti
Da sx, Alfredo Pratolongo, Andrea Berton e Soren Hagh
Corrado Assenza, chef e pasticcere del Caffè Sicilia
Andrea Berton, chef del ristorante Berton
Carlo Cracco, chef del ristorante Cracco
Gaia Giordano, head chef da SPAZIO Milano (il format dei ristoranti-laboratorio gestiti dagli allievi della Niko Romito Formazione)
Giancarlo Morelli, chef del ristorante Pomiroeu
Marco Reitano, sommelier del ristorante La Pergola dell'Hotel Rome Cavalieri e presidente di 'Noi di Sala'
Luigi Salomone, chef del ristorante Piazzetta Milù e vincitore della terza edizione del Premio Birra Moretti Grand Cru (2013)
Michela Scarello, maître e sommelier del ristorante Agli Amici
Luigi Taglienti, padrone di casa al Lume
Viviana Varese, chef di Alice Ristorante presso Eataly Milano Smeraldo