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14 novembre 2017

I Croccantelli firmati Giraudi ora hanno un look più moderno

Immutata la ricettazione
I Croccantelli, bestseller di Giraudi Cioccolato Artigianale, hanno cambiato look: ora si presentano al pubblico rinnovati nella grafica e con un packaging più moderno e accattivante, che dà una nuova immagine all'immutata ricettazione di queste praline alle nocciole. Teneri e friabili, e con una forma che solo all'apparenza richiama i torroncini, i Croccantelli firmati dall'azienda di Castellazzo Bormida, e disponibili nelle varianti Gianduia, Nocciola, Torroncino e Croccantino al Rhum, racchiudono le caratteristiche di un classico cioccolatino piemontese, a cominciare dalla base di cremino, realizzata in azienda attraverso la lavorazione della Nocciola Igp piemontese di Alta Langa, per continuare con la parte croccante realizzata da con nocciole Igp caramellate; per terminare con la ricopertura, eseguita con cioccolato fondente al 61%. Tutti i procedimenti riguardanti la frutta secca, ovvero le nocciole piemontesi Igp, i pistacchi di Bronte e le mandorle pugliesi, sono realizzati in azienda partendo dal processo di tostatura, pulitura e raffinazione della frutta secca. Quanto al cacao, Giraudi ha selezionato le proprie masse dai produttori europei che garantiscono uno standard di qualità elevatissimo. A oggi l'azienda Giraudi non produce internamente il proprio cioccolato per una scelta di filiera, ma sta lavorando con partner d'oltreoceano per poter arrivare ad avere, nel medio termine, una piccola produzione di cioccolato che parte direttamente dal frutto di cacao. Il viaggio compiuto dai vertici di Giraudi in Ecuador lo scorso giugno mira proprio a entrare in contatto diretto con chi lavora e produce un cacao di prima qualità e, in particolare, stringere un rapporto di fiducia con una cooperativa di lavoratori locali.

05 maggio 2016

Le rose etiche Fairtrade rispettano i lavoratori e l'ambiente

Sono in vendita nei supermercati Coop
Sono importate in Italia dalla cooperativa Flora Toscana e in occasione della Festa della mamma si possono acquistare nei supermercati Coop le rose etiche Fairtrade.
Quelle che riportano il marchio etico più conosciuto al mondo, provengono da organizzazioni di Paesi in via di sviluppo in cui la certificazione internazionale garantisce il rispetto dei diritti dei lavoratori e la salvaguardia dell'ambiente. Gran parte delle rose in commercio proviene infatti da Paesi come Ecuador e Kenya in cui spesso i lavoratori sono esposti a pesticidi e fertilizzanti chimici, utilizzati per aumentare la resa delle piante, con metodi di coltura che possono arrecare gravi danni all’ambiente e alle risorse idriche. Questo invece non accade con le organizzazioni di produttori Fairtrade, in cui la maggior parte della forza lavoro è costituita da donne: oltre a essere garantite da standard internazionali di lavoro, ricevono un margine di guadagno aggiuntivo, il Fairtrade premium, per avviare progetti di emancipazione sociale e di sviluppo delle comunità. Come a Karen Roses (Kenya), da dove arriva la maggior parte delle rose Fairtrade vendute in Italia. Da Coop i mazzi Solidal saranno disponibili in confezioni da nove steli (40 cm) e da cinque steli (60 cm).

25 novembre 2015

Molino Rossetto accanto alle donne lavoratrici ecuadoriane

Illustrato ieri a Milano da Chiara Rossetto, ad di Molino Rossetto, il progetto sociale 'Il chicco del buen vivir'.

Dall'alto, in senso orario, Chiara Rossetto, Ilaria Lenzi e
Narcisa Soria Valencia durante l’incontro al Joia di Milano
L'azienda padovana di farine e preparati speciali ha stretto una partnership con Oxfam finalizzata a sostenere le comunità agricole ecuadoriane e, in particolare, le donne lavoratrici. Donne che lottano contro discriminazione e povertà per il proprio sostentamento e quello delle loro famiglie. "Il viaggio in Ecuador - dichiara la manager, che ha raccontato la sua personale esperienza di viaggio nel Paese sudamericano anche nel suo blog - è stata un'importante occasione di scambio di know-how tra culture lontane, che mi ha consentito di approfondire le mie conoscenze su alcuni cereali che l’Europa sta finalmente riscoprendo. E mi ha arricchito moltissimo dal punto di vista umano: ho incontrato donne che lavorano duramente, con una dedizione e una dignità ammirevoli, e che grazie a Oxfam hanno acquisito le conoscenze per diventare imprenditrici di se stesse e sviluppare piccoli commerci". Accanto a Rossetto, durante l'incontro milanese, anche Ilaria Lenzi, responsabile di Oxfam Italia, e Narcisa Soria Valencia, console generale dell'Ecuador a Milano. Com'è stato sottolineato , per comunicare ai consumatori il sostegno nei confronti di Oxfam Italia, Molino Rossetto ha sviluppato una limited edition dei propri prodotti di punta con il logo dell'associazione, con l'intento di stimolare il consumatore ad approfondire queste iniziative sociali.
La shopper in iuta realizzata dalle donne di Coopecuador
Il progetto di solidarietà femminile di Molino Rossetto non si limita alle comunità rurali dell'Ecuador: anche nel nostro Paese è scaturita una collaborazione con la cooperativa Coopecuador per dare alle donne ecuadoriane residenti in Italia un’occasione di riscatto sociale attraverso il lavoro in settori come cucina, catering, tessitura, moda. Rientra in quest'ottica una particolare shopper in iuta, realizzata dalla cooperativa, che si troverà in vendita sullo shop online di Molino Rossetto e il cui ricavato sarà devoluto all'associazione. L'incontro, che ha avuto luogo al ristorante Joia Alta Cucina Naturale, si è concluso con una degustazione di piatti realizzati in esclusiva per Molino Rossetto dallo chef stellato Pietro Leemann insieme allo chef ecuadoriano Jonathan Farinango. Ricette creative e salutari che hanno valorizzato due antichi grani, quinoa e amaranto, tipici del territorio andino e che hanno la peculiarità di essere gluten free.
Lo chef Pietro Leemann e le creazioni realizzate con quinoa e amaranto insieme allo chef ecuadoriano Jonathan Farinango

18 luglio 2015

Al Padiglione Ecuador una pausa rinfrescante con Rigoletto

Antonio Morgese

Oggi 18 luglio e domani 19 luglio, il Padiglione Ecuador con gli 'Ice-Break' proporrà una speciale pausa rigenerante e rinfrescante a tutti i visitatori. Alle 11 e alle 17, il maestro gelatiere Antonio Morgese di Rigoletto Gelato e Cioccolato darà vita a creazioni uniche ai sapori dei frutti caratteristici del Paese sudamericano: guanabana, guayaba, maracuja, mora, naranjilla e tomate de àrbol, scelti in questo caso per le loro caratteristiche rinfrescanti e rigeneranti. Con quest'iniziativa, il Padiglione Ecuador continua il suo percorso a Expo 2015 all'insegna del concept 'Discover ouR-Evolution' e invita i visitatori dell'esposizione universale a scoprire i propri sapori e la straordinaria ricchezza di materie prime del Paese, estremamente duttili e adatte a ogni utilizzo, come ad esempio la preparazione del gelato. Per tutti gli appassionati di cucina e della migliore gelateria, gli 'Ice-Break' saranno aperti da uno showcooking di Morgese, che mostrerà la preparazione di un vero gelato artigianale con frutta esotica, capace di esaltarne al meglio sapori e profumi.