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20 gennaio 2021
Giovani 'sconnessi' per tre giorni: Wiko lancia #OkZoomer
Il brand di telefonia Wiko lancia l'iniziativa #OkZoomer, una social challenge dedicata alla GenZ per provare a mettersi nei panni delle generazioni precedenti interagendo attraverso un telefono non connesso. Niente Internet, niente chat, niente social network, niente e-mail per 72 ore disponendo di un F300, un nuovo feature phone Wiko. Facendo il verso al noto 'Ok Boomer', il progetto di Wiko consente dal 20 al 31 gennaio 2021 di proporsi volontariamente per prendere parte a un inedito esperimento sociale: chiudere nel cassetto per tre giorni il proprio smartphone, utilizzando al suo posto un telefono non connesso, nello specifico un feature phone F300 fornito proprio da Wiko. Nell'arco di queste 72 ore, i primi 20 ragazzi candidati vivranno esattamente come i coetanei di una generazione prima o di chi, ben più adulto come i loro stessi nonni, ha scelto espressamente un telefonino senza connessione. Come reagiranno? Sentiranno la necessità di aggiornare il feed dei profili social? Mancherà loro il veloce check mattutino dell'email o apprezzeranno i vantaggi di una vita non connessa, assaporando il digital detox che oggi è bramato anche dai giovanissimi? L’accesso all’iniziativa #OkZoomer è aperto a tutti gli utenti tra i 18 e i 25 anni. Per partecipare occorrerà semplicemente registrarsi alla landing page dedicata e compilare il questionario in tutte le sue parti. I risultati raccolti daranno vita a uno spaccato curioso sulla Generazione Z, nativa digitale ma pronta a sorprendere con inaspettate rivelazioni.
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03 ottobre 2018
Ricola presenta il cortometraggio 'La danza delle 13 erbe svizzere'
Si è tenuta questa sera al cinema Anteo di Milano la presentazione del progetto 'La danza delle 13 erbe svizzere'.
Un cortometraggio, quello firmato Ricola, brand elvetico di caramelle e tisane alle erbe balsamiche, che offre uno spaccato inedito e sorprendente del mondo vegetale. Lo scienziato neurobiologo vegetale Stefano Mancuso ha infatti raccolto la curiosa sfida, posta dal ceo di Ricola Felix Richterich: far danzare le erbe svizzere. Le piante sono l'oggetto dell'attività di studio e di ricerca scientifica di Mancuso: sono infatti organismi sociali sofisticati ed evoluti, che offrono la soluzione a molti dei problemi alla base della vita umana. Recenti studi sul mondo vegetale hanno dimostrato che le piante sono dotate di sensi, memorizzano e comunicano tra loro. Hanno capacità sorprendenti di acquisire, immagazzinare, condividere, elaborare e utilizzare le informazioni raccolte dall'ambiente circostante. Possono, insomma, essere considerate organismi intelligenti. E se le erbe Ricola sono delle piante, e come tutte le piante nascondono un mondo straordinario, possono essere mostrate da un punto di vista inedito? Le piante reagiscono a stimoli visivi, sonori, chimici e sociali, interagiscono continuamente con l’ambiente in cui vivono, non sono ferme, ma si muovono: se si dovesse cercare il parallelo con un’attività umana che disvelasse la loro straordinaria natura, una delle più adatte potrebbe essere la danza.
Da qui la sfida/esperimento condotta da Mancuso, che figura tra i fondatori dell'International Society for Plant Signaling & Behaviour: far danzare le erbe del marchio svizzero. I filmati sono stati registrati in vari luoghi: nel giardino Ricola, nei laboratori Linv di Firenze, dove sono state effettuate le riprese in time lapse delle erbe, che mostrano come il loro 'corpo' (radici, fusto, foglie) sia in continuo movimento. Nell'esperimento è stato coinvolto Vittorio Cosma, musicista che vanta una lunga collaborazione con Mancuso: a lui il compito di creare la colonna sonora del cortometraggio della durata di 18 minuti, disponibile dal 4 ottobre su YouTube e sul sito web di Ricola. In seguito verranno pubblicate varie videopillole che descriveranno le fasi dell'esperimento. I materiali video sono stati realizzati da Blue Joint Film. Il progetto prevede un piano di comunicazione con l'utilizzo di un trailer di 50 secondi visibile nei circuiti MovieMedia a partire dal 11 ottobre, per un totale di 8 settimane.
Da sinistra, Felix Richterich, Stefano Mancuso e Vittorio Cosma |
Lo scienziato Stefano Mancuso ha condotto lo straordinario esperimento |
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07 ottobre 2016
#iodonofiducia, esperimento sociale contro la povertà
Un bambino seduto ai bordi di una strada in centro città con un cartello in mano. A un'occhiata fugace pare chiedere l'elemosina, ma a ben leggere la sua richiesta, sta rifiutando espressamente cibo o denaro e chiede invece di aiutare suo padre. Quali sono le reazioni dei passanti? Saranno disposti a fare qualcosa di diverso, intangibile eppure così importante come donare fiducia? E' un esperimento sociale inedito e toccante quello realizzato sul tema della povertà da Fondazione L’Albero della Vita onlus, organizzazione che difende i diritti di bambini e famiglie che vivono in condizioni di disagio, povertà e marginalità sociale. La campagna #iodonofiducia intende offrire un'opportunità di riscatto a chi ha perso tutto, per donare un bene prezioso come la fiducia, il primo mattone ideale da cui le famiglie in povertà possano ripartire per ricostruire la propria vita. La campagna, ideata da Aragorn, è stata diretta da Roberto Caselli ed Elisa Roncoroni. La regia è di Paolo Caselli e Francesco Ferri per la casa di produzione Dueotto film.
24 maggio 2016
La tecnologia fa male all'intimità di coppia: lo mostra Durex
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06 marzo 2015
#PossoAiutartiMamma, lo spot Kinder Cereali per l'8 marzo
In occasione della Festa della donna, domenica 8 marzo, Ferrero sostituirà per un giorno gli spot relativi ai propri brand con lo spot dedicato al progetto 'Ti prometto - Posso aiutarti, mamma?' di Kinder Cereali, brand da sempre vicino alle famiglie italiane. Un video dal forte impatto emotivo, che celebra il ruolo della mamma e stimola piccole promesse di aiuto: un messaggio alla collettività per far capire che bastano semplici gesti per dare un grande aiuto alle mamme. Lo spot mostra il curioso esperimento che Kinder Cereali ha condotto su alcune mamme italiane con la complicità dei loro familiari: le madri sono state invitate a un finto casting per leggere un copione e hanno ricevuto, solo in quel momento, lettere con le promesse di collaborazione nelle faccende quotidiane dei rispettivi mariti, compagni e figli. L’iniziativa #PossoAiutartiMamma continua sul sito kindercereali.it, per approfondire i bisogni delle donne e dare una risposta concreta alle loro aspettative.
05 marzo 2015
‘The perfect woman’, l'esperimento sociale firmato Vitasnella
In uno studio, di fronte alle telecamere, una modella si sottopone al giudizio di otto sconosciuti accettando di farsi cambiare le sembianze di volto e corpo tramite un sofisticato sistema di video body mapping 3D.
In tempo reale, le sue labbra diventano più carnose, le gambe si snelliscono, l’altezza aumenta, il fisico cambia proporzioni. A seguito degli interventi digitali voluti dalle persone che giudicano i suoi difetti con distacco glaciale, si trasforma così nella donna perfetta. Ma non appena beve una bottiglietta di Vitasnella, torna all’aspetto originario. Online dal prossimo 8 marzo, ‘The perfect woman’ (in alto, un frame) è il video-esperimento sociale con cui Acqua Vitasnella mira a sensibilizzare le donne sull’importanza di partire da se stesse per ricercare il proprio modello di bellezza senza farsi condizionare dagli altri. A chiudere il video un appello esplicito: ‘Non lasciare che nessuno ti dica come essere’. Rivolto alle donne, ovvero alle consumatrici principali ‘dell’acqua che elimina l’acqua’ del gruppo Ferrarelle, il video, ideato dal team creativo dell’agenzia Saatchi & Saatchi e prodotto da Unit9, "con opportuni interventi di adattamento in futuro potrebbe trasformarsi in spot da trasmettere su emittenti in target”, ha spiegato stamattina a Milano Michele Pontecorvo al lancio del progetto.
Accanto al responsabile comunicazione e pr di Ferrarelle, a discutere dell’importanza di voler essere se stesse c’erano anche la conduttrice radiofonica La Pina, che com’è noto ha sempre rifiutato i conformismi estetici (“Cerchiamo sempre di somigliare a qualcuno, ma la cosa migliore che
possiamo fare è cercare di assomigliare a noi stessi, al meglio” ha
dichiarato), e Lorella Zanardo, attivista che già qualche anno fa con il documentario ‘Il corpo delle donne’ denunciò il sessismo e l’umiliazione mediatica cui la donna è sistematicamente sottoposta. Dopo la celebre campagna Dove sulla 'Bellezza autentica', culminato qualche anno fa con lo spot 'Evolution' che si aggiudicò il Grand Prix al Festival di Cannes (nello spot, una modella finiva in affissione dopo essere stata digitalmente ritoccata), ecco dunque il video 'The perfect woman', che invita le donne a non cedere alle richieste più o meno esplicite di chi le vorrebbe ‘oggettivizzare’. Chiamato in causa sulla similitudine tra le due campagne, il creative director Alessandro Orlandi, che insieme a Manuel Musilli ha curato la direzione creativa del video di Vitasnella, invita a riflettere sul fatto che “il video Dove, peraltro un capolavoro, è una denuncia che mostra come dietro alla fotografia di ogni modella c’è quasi sempre un lavoro di fotoritocco, mentre il video ‘The perfect woman’ ha un approccio più psicologico: è un invito a superare i condizionamenti e gli stereotipi che, inculcati anche dalla pubblicità, vogliono la donna sempre esteticamente all’altezza”.
Michele Pontecorvo e La Pina |
Vitasnella ha come core target le donne |
27 novembre 2014
'Lettera a me stesso', video-esperimento per le adozioni CIAI
Rivivere l’istante in cui si realizza che si diventerà genitori scatena un turbine di ricordi e di emozioni profondi e autentici. Emozioni difficili da dissimulare. È questa la scelta non convenzionale fatta da Ogilvy & Mather Italia e dal CIAI - Centro Italiano Aiuti all’Infanzia per affrontare il tema delle adozioni internazionali nella nuova campagna sociale 'Lettera a me stesso': cinque storie reali di adozione raccontate in prima persona da altrettanti genitori a partire dal giorno in cui la loro richiesta di adozione è stata accettata e la loro vita è cambiata per sempre.
Il video della campagna, online da oggi su YouTube, sulla pagina Facebook del CIAI e sul minisito dedicato Letteraamestesso.ciai.it, si distacca dai cliché di genere affidando alla spontaneità senza filtri di chi sperimenta le gioie, le ansie e le difficoltà di un percorso di adozione il compito di testimoniare la positività di questa esperienza e la competenza acquisita sul campo dal CIAI, che da 46 anni affianca e sostiene le famiglie prima, durante e dopo l’adozione. Un approccio diverso dagli standard, teso a cogliere l’autenticità delle storie e delle emozioni, che si è svolto come un vero e proprio esperimento. “Abbiamo imparato tanto in questi 46 anni di lavoro a fianco dei bambini e delle famiglie - dichiara Paola Crestani, presidente CIAI -. Vogliamo mettere tutta la nostra esperienza a disposizione delle famiglie che hanno intenzione di affrontare o che stanno affrontando la meravigliosa e impegnativa avventura dell'adozione perché possano sempre sentirsi sostenute da chi, come loro, c'è passato e ce l'ha fatta.” Nel video, diretto da Edo Lugari per Mercurio Cinematografica, è stato chiesto ai cinque ignari genitori adottivi di scrivere una lettera a se stessi, immaginando di poterla recapitare indietro nel tempo, il giorno in cui la loro richiesta di adozione è stata accolta. Il risultato è un mosaico emozionante, cinque voci che si intrecciano per raccontare una storia comune, per nulla retorica, che porta in vita un messaggio di grande forza e positività: nessuno dice che essere genitori adottivi sia facile, ma comunque è possibile farcela.
Nel toccante video, cinque genitori adottivi scrivono una lettera a se stessi |
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