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22 giugno 2020
Rigoni per il restauro del Chiostro Grande di Santa Maria Novella
L'azienda veneta Rigoni di Asiago, leader nella produzione biologica di miele, confetture e creme di nocciola, prosegue nel percorso di valorizzazione dei beni culturali italiani finanziando il restauro dei dipinti delle lunette lato est ed angolo lato sud del Chiostro Grande di Santa Maria Novella. Il restauro, che sarà ultimato entro l'anno, prevede il consolidamento della superficie pittorica, la pulitura dai depositi di sporco, inquinanti e materiali incoerenti, la rimozione delle vecchie stuccature e l'applicazione di nuove contro fessurazioni e cadute di intonaco. L'intervento rientra nel progetto Florence I Care, promosso nel 2011 dal Comune di Firenze con lo scopo di valorizzare il proprio patrimonio storico-artistico grazie a partner privati. Per l'azienda guidata dai fratelli Rigoni si tratta della quinta tappa del progetto 'La natura nel cuore di...': nel 2015 aveva infatti finanziato il recupero dell'Atrio dei Gesuiti del Palazzo di Brera a Milano, nel 2016/2017, il restauro dell'originale della statua del Todaro a Palazzo Ducale a Venezia, nel 2018 il restauro della fontana 'Venezia sposa il mare' nel cortile di Palazzo Venezia a Roma, lo scorso anno il restauro della Chiesa rupestre di San Giovanni in Monterrone a Matera. La nuova operazione di valorizzazione culturale vede coinvolti il Comune di Firenze, la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio di Firenze e Fondaco Italia. I lavori vengono eseguiti dal Consorzio Edile Restauratori Società Cooperativa a responsabilità limitata di Firenze. L'intervento prevede anche il posizionamento di un nuovo impianto illuminotecnico, che sarà realizzato da Enel X.
09 settembre 2019
Sanex e Fondaco Italia riportano l'arte all'originario splendore
Per far conoscere agli italiani Sanex, il gruppo Colgate-Palmolive, in partnership con Fondaco Italia, ha deciso d'investire nella valorizzazione del patrimonio storico-artistico del nostro Paese con l'obiettivo di intraprendere un rapporto diretto con le comunità locali e i consumatori.
Sul sito Sanex si può votare l'opera preferita. La più votata sarà restaurata |
Da oggi, 9 settembre, otto opere d'arte, in cinque regioni d'Italia (Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Toscana e Lazio) saranno in gara per tornare all'originario splendore, grazie alla partecipazione attiva di tutti i cittadini italiani, che sono invitati a votare l'opera preferita sul sito Sanex.com/it-it. Il processo è semplice e veloce, non sarà necessario registrarsi o fornire alcuna informazione personale. La proclamazione della vincitrice, l'opera più votata, avverrà il 9 ottobre e la riconsegna dell'opera restaurata è prevista entro gennaio 2020. La più ampia partecipazione avrà il significato di un rinnovato spirito di appartenenza e anche un segnale concreto e positivo di attenzione e di cura nei riguardi del nostro patrimonio storico-artistico. Il connubio tra i prodotti Sanex e l'arte non è casuale. Infatti, le splendide opere d'arte del nostro Paese sono soggette a deterioramento. Allo stesso modo anche la pelle nasce perfettamente sana e levigata, ma, inesorabilmente, l’inquinamento e gli agenti esterni, come lo stress o l'uso di prodotti chimici aggressivi, con il passare del tempo, agiscono causandone il deterioramento. La linea a marchio Sanex mantiene la pelle sana attraverso prodotti formulati per ridurre al minimo gli ingredienti chimici non necessari e gli allergeni, appositamente studiati e testati, da anni, in collaborazione con dermatologi. Dalla statua di Artemide di Palazzo Reale a Torino alla statua della Madonna del coazzone del Castello Sforzesco di Milano, dalla Fontana del delfino a Bergamo alla statua di Giovane donna all'Arengario di Monza, dal gruppo scultorea della statua di Pomona di palazzo Ducale del Giardino di Parma alla tatua della Venere di Milo dell'Accademia di Belle Arti di Firenze, dalla statua di Santa Teresa del pronao della Chiesa degli Artisti a Roma alla statua della Madonna con Bambino della frazione di Sommati ad Amatrice: tutte queste opere, che rendono bello e unico il nostro Paese, saranno unite dal filo blu di Sanex per attirare l’attenzione e portare tutti a votare.
26 gennaio 2018
A Roma Rigoni di Asiago valorizza la fontana di Palazzo Venezia
La fontana 'Venezia sposa il mare' tornerà agli originali splendori |
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13 giugno 2017
Nuova vita al Todaro dopo il restauro di Rigoni di Asiago
Andrea Rigoni con la restaurata statua del Todaro |
E' durato 11 mesi l'intervento di restauro della statua del Todaro (San Teodoro d'Amansea), l'originale della riproduzione che svetta sulla colonna veneziana in piazza San Marco, accanto a quella altrettanto celebre del leone alato. Il finanziamento dei lavori, come da progetto di Fondaco, Comune di Venezia e Fondazione Musei Civici di Venezia, si deve all'azienda veneta Rigoni di Asiago, leader nella produzione biologica del miele e delle confetture di qualità, da sempre attenta ai valori legati alla tradizione e alla cultura e non nuova a progetti di mecenatismo (nel 2015 ha sostenuto a Milano il restauro dell'Atrio dei Gesuiti, nel Palazzo di Brera). La statua del Todaro, tornata agli antichi splendori, è custodita all'ingresso di Palazzo Ducale (sotto il portico del cortiletto dei Senatori) e rappresenta il primo patrono di Venezia, con ai piedi un coccodrillo-drago dal curioso muso di cane. Alla conferenza stampa di svelamento dell'opera restaurata erano presenti, tra gli altri, l'amministratore delegato della Rigoni Andrea Rigoni e il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro.
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