Visualizzazione post con etichetta Gianni Mercurio. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Gianni Mercurio. Mostra tutti i post

21 aprile 2019

La sofisticata pop art di Roy Lichtenstein in mostra al Mudec

Roy Lichtenstein, una delle più rappresentative figure artistiche del Ventesimo secolo, sbarca al Mudec Museo delle Culture di Milano con la mostra 'Roy Lichtenstein. Multiple visions', dall'1 maggio all'8 settembre 2019.
In esposizione dall'1 maggio all'8 settembre
circa 100 opere del maestro americano
Gianni Mercurio è il curatore della mostra 
La sua arte sofisticata, riconoscibile al primo sguardo e apparentemente facile da comprendere, ha affascinato fin dai primi anni eroici della pop art generazioni di creativi, dalla pittura alla pubblicità, dalla fotografia al design e alla moda e il potere seduttivo che essa esercita sulla cultura visiva contemporanea è ancora molto forte. In mostra un centinaio di opere tra prints, anche di grande formato, sculture, arazzi, un'ampia selezione di editions provenienti da prestigiosi musei, istituzioni e collezioni private europee e americane (la Roy Lichtenstein Foundation, la National Gallery of Art di Washington, il Walker Art Center di Minneapolis, la Fondation Carmignac e Ryobi Foundation, Gemini G.E.L. Collection), oltre a video e fotografie. I visitatori seguiranno un percorso tematico che evidenzia l'evoluzione nel lavoro di Lichtenstein rispetto alla riproducibilità meccanica dell'opera d'arte, di cui è stato forse il più sofisticato interprete, ma illustrandone allo stesso tempo le sue diverse interpretazioni e rappresentazioni formali rispetto ai soggetti trattati: visioni che procedono con costanti riferimenti trans-storici ai mutamenti dei linguaggi artistici. L'esposizione è curata da Gianni Mercurio e promossa dal Comune di Milano|Cultura e da 24 Ore Cultura-Gruppo 24 Ore, che ne è anche il produttore, per l'ideazione di Madeinart.

19 novembre 2018

La protesta visiva di Banksy al Mudec fino al 14 aprile 2019

 Comune di Milano e 24 Ore Cultura promuovono la mostra
Chi si cela dietro allo pseudonimo di Banksy? Nessuno lo sa con certezza perché il writer (o collettivo?) più famoso del mondo non ha mai rivelato le sue generalità anagrafiche. Certo è che la sua arte di strada apparsa a tutte le latitudini, nei luoghi più impensati, ha conquistato il mondo, in particolare le giovani generazioni, in virtù di una satira di fondo che permea politica, cultura, consumi e anche grazie alla potenza di opere allegoriche che trascendono le barriere linguistiche.
Di recente ha anche fatto molto parlare il coup de théâtre durante l'asta da Sotheby's, quando la bambina con palloncino ('Girl with Balloon'), opera da un milione di dollari, si è autodistrutta in corso d'asta, forse tramite un meccanismo nascosto da Banksy stesso all'interno della cornice, sotto gli occhi attoniti degli spettatori e del personale della prestigiosa casa d'aste londinese.
In mostra circa 80 opere dell'artista, che non ha mai rivelato la sua identità
Le opere dell'artista britannico sbarcano ora al Mudec – Museo delle Culture di Milano (via Tortona 56) con l'allestimento della mostra 'A visual protest. The Art of Banksy', in programma dal 21 novembre 2018 al 14 aprile 2019. In quella che è la prima monografica in un museo pubblico italiano sono stati allestiti circa 80 lavori tra dipinti, sculture e stampe dell'artista, corredati di oggetti, fotografie e video. Non autorizzata dall'artista, che continua a difendere la propria indipendenza dal sistema, la retrospettiva, curata da Gianni Mercurio, rientra nel più ampio progetto scientifico concepito dal Mudec 'Geografie del futuro'. Promossa da Comune di Milano-Cultura e da 24 Ore Cultura - Gruppo 24 Ore, che ne è anche il produttore, la mostra è ideata da Madeinart

20 febbraio 2017

L'arte di Keith Haring da domani di scena a Palazzo Reale

Milano celebra il genio di Keith Haring con una grande mostra, dal titolo 'Keith Haring. About Art', allestita nelle sale di Palazzo Reale, da domani al prossimo 18 giugno.
Keith Haring
In esposizione 110 opere dell'artista americano, molte delle quali di dimensioni monumentali, alcune inedite o mai esposte in Italia. Le opere si affiancano per la prima volta a quelle di autori di epoche diverse, cui Haring si è ispirato e che ha reinterpretato con il suo stile inconfondibile, in una sintesi narrativa di archetipi della tradizione classica, di arte tribale ed etnografica, di immaginario gotico o di cartoonism, di linguaggi del suo secolo e di escursioni nel futuro con l'impiego del computer in alcune sue ultime sperimentazioni. L'arte di Haring, uno dei più importanti autori della seconda metà del Novecento, è espressione di una controcultura socialmente e politicamente impegnata su temi che spaziano dalla droga al razzismo, dall'Aids, alla minaccia nucleare, dall'alienazione giovanile alla discriminazione delle minoranze, all'arroganza del potere. Curata da Gianni Mercurio, è promossa e prodotta dal Comune di Milano-Cultura, Palazzo Reale, Giunti Arte mostre musei e 24 Ore Cultura - Gruppo 24 Ore, con la collaborazione scientifica di Madeinart e con il contributo della Keith Haring Foundation. La mostra è inserita nel calendario di Artweek, che si terrà dal 27 marzo al 2 aprile 2017 in occasione di Miart 2017 e vedrà Milano fulcro dell'arte contemporanea con inaugurazioni, aperture straordinarie, visite guidate, contenuti speciali ed eventi.