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29 novembre 2015

La cucina di Ettore Bocchia esalta gli aromi della Pink Lady

I migliori abbinamenti per la Pink Lady secondo Foodpairing
Scelta appassionata delle migliori materie prime combinata a rigore estremo per i processi di trasformazione: è un'esperienza sensoriale di altissimo livello la cucina di Ettore Bocchia, che applica con cura maniacale la scienza alla tecnica. Il noto chef, il primo ad aver lanciato un menu italiano di cucina molecolare e ad aver ideato sette tecniche inedite in cucina (tra cui il gelato raffreddato con azoto liquido e la frittura negli zuccheri) questa volta ha posto il suo talento al servizio di una varietà di mela che non nasconde di amare più di ogni altra: la Pink Lady. Affiancato dagli chef Andrea Arienti e Christian Butta, Bocchia ha guidato i commensali lungo un percorso culinario affascinante, con l'obiettivo di esaltare la complessità aromatica di questo frutto abbinandolo con equilibrio e in maniera sorprendente ad altri ingredienti di qualità che condividono le medesime molecole aromatiche.
Ettore Bocchia
La mela è stata infatti profilata attentamente secondo i suoi aromi più evidenti e riconoscibili e i risultati ottenuti si possono consultare in quella che è stata battezzata Pink Lady’s Aroma Wheel, ruota degli aromi. Secondo un algoritmo esclusivo sviluppato dai tecnici di Foodpairing, si possono così ricercare e scegliere i cibi che contengono le stesse molecole aromatiche per valorizzare al massimo ogni sfaccettatura di gusto della Pink Lady. Il menu creato da Bocchia ha così previsto 'Insalata di granchio dell'Alaska con crema di mele Pink Lady', 'Riso gigante vercellese ai funghi porcini mantecato alla pasta di mandorle fresca, germogli misti e fiammiferi di mela Pink Lady', 'Tarte tatin di mele Pink Lady rivisitata con gelato al Calvados raffreddato con azoto liquido'. Per concludere, una romantica creazione dedicata a Pink Lady e al giorno di San Valentino: 'Macarons Pink Lady' a forma a cuore. Con questo straordinario showcooking il marchio di mele ha coronato anche la presentazione ufficiale di un'indagine, realizzata appositamente per Pink Lady Europe dall'itituto Swg, che ha tracciato il profilo dell'agricoltore del futuro mostrando come sia in crescita il numero dei giovani che sentono il 'richiamo della terra' perché considerano l’attività agricola un'opportunità di fare impresa valorizzando il territorio e portando nuove idee e competenze a un comparto che promette sviluppo economico e sostenibile. Un approccio coerente con la filosofia alla base della filiera Pink Lady.

06 ottobre 2015

Il pasticcere Pierre Hermé firma tre fragranze L'Occitane

Le 'golosità' del grande pasticcere arriveranno a fine ottobre
"Ho creato queste fragranze, come se volessi assaporarle". E' racchiusa in queste parole, pronunciate  da Pierre Hermé, la filosofia alla base delle profumatissime novità cosmetiche L'Occitane, che saranno in vendita dal 28 ottobre sia nelle boutique italiane del marchio d'oltralpe sia online.
Pierre Hermé
Il grande pasticcere francese di fama internazionale, nonché amico del creatore di L'Occitane Olivier Baussan, ha un'eccezionale memoria non solo per i sapori, ma anche per gli aromi e le fragranze ed è a partire "da ingredienti capaci di risvegliare i desideri, dalle materie prime che si trasformano in piacere", che ha dato origine a tre linee di prodotti cosmetici dai profumi irresistibili, ispirati nell'estetica a invitanti macaron (i tipici pasticcini francesi colorati) e golose torte multistrato. Convinto che "i contrasti creano affinità", Hermé ha fatto incontrare gelsomino, immortelle e neroli: tre 'anime gemelle' che si provocano l’un l’altra con le loro personalità fiere e gentili. Dall'unione di rabarbaro, chiodo di garofano e noce moscata con il pompelmo è nata invece una fagranza morbida e discreta. La terza è una linea che combina gli aromi caratteristici del miele, del mandarino e dell’immortelle. Tutte 'gustose' note olfattive che evocano le atmosfere della Corsica, amata dal grande pasticcere e dal fondatore del marchio cosmetico provenzale.

21 luglio 2013

In tour a Parigi tra macarons e altre dolcezze très chic

Il 'pellegrinaggio' goloso tra le migliori pasticcerie per assaggiare macarons ed éclairs, profiteroles e Mont-Blanc, è l'ultimo (e più che condivisibile) pretesto per una capatina a Parigi.
Per i golosi&comodosi sono stati creati dei tour organizzati, che, anziché portare in musei o monumenti, conducono alla scoperta di confetterie e cioccolaterie. Li propongono diverse agenzie, come Promenade des Sens ed Esprit Chocolat. Ma ci si può organizzare anche da soli. Il punto di partenza non può che essere la Maison Ladurée (16, rue Royal), dove ci si delizia con i veri e autentici macarons preparati con la stessa ricetta dal 1862. Altra tappa d'obbligo: Popelini (29 rue Debelleyme), una pasticceria del Marais che dal 1540 realizza solo pâte à choux (ossia bigné farciti) declinandoli in decine di versioni diverse. Il tour dei bigné continua da La Pâtisserie des Rêves (93 Rue du Bac), imperdibile non solo per l'irresistibile Saint-Honoré ma anche per l'eleganza: i dolci sono esposti sotto eleganti campane di vetro, come veri e propri bijoux. Infine, si può chiudere in bellezza da Angelina (226 rue de Rivoli), una sala da thé stile Belle Epoque, molto ben frequentata, dove si va per godersi il Mont-Blanc più buono di Parigi che ora viene proposto anche nella lussuriosa versione al cioccolato. E se, oltre a vedere e assaggiare, si vogliono anche scoprire i segreti dei maestri pasticceri, allora basta partecipare al 'percorso iniziatico' proposto da La Maison du Chocolat (225 rue du Faubourg Saint Honoré) e da Succulent Paris. La voglia di macarons si può soddisfare anche limitandosi a sognare Parigi (anziché andarci) e realizzandoli con le proprie mani: con il nuovo preparato per Macarons al cioccolato di Cameo è davvero facile, divertente e veloce.
(Manuela Soressi)

27 dicembre 2012

Castagna e birra per il macaron d'autore supertrendy

Un cadeau d’eccezione: è quello che lo chef Luigi Taglienti fino alla fine di gennaio riserva agli ospiti de Il Ristorante Trussardi Alla Scala di Milano. Si tratta di un macaron riproposto in una formula esclusiva con farina di castagna e un ingrediente insolito: la Birra Moretti Grand Cru. L’idea è originale, non solo perché siamo abituati a considerare la versione dolcissima del famoso e raffinato pasticcino francese che da qualche anno sta spopolando anche da noi in tante versioni (dolci e salate) ma anche perché fa della birra un ingrediente d’eccellenza. Taglienti, da tempo intento a fare scoprire la qualità degli ingredienti trattati con rispetto e rigore, esalta l’importanza delle materie prime, che rappresentano il cuore della filosofia della sua cucina. L’idea di questo particolare "pasticcino" solleticherà coloro che ai fornelli amano cimentarsi con le sfide birrarie.