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18 marzo 2017

I canoni estetici degli anni Novanta rivivono su Vogue.it

Quella decade ha segnato l'avvio di forti cambiamenti socioculturali
Fino a domenica 19 marzo il sito di Vogue Italia è dedicato agli anni Novanta. Una panoramica su quelli che sono stati anni di forti cambiamenti socioculturali e in cui le certezze economiche iniziavano a vacillare. Anni in cui cambiavano i canoni della bellezza e si assisteva a una rivoluzione sul fronte della moda e delle immagini scelte per rappresentarla. Erano gli anni delle super model: Nadja Auermann, Claudia Schiffer, Christy Turlington, Naomi Campbell, Linda Evangelista, Carla Bruni, Cindy Crawford, e altre ancora: icone di bellezza, venerate come rockstar. La moda si andava arricchendo inoltre di nuovi talenti che coglievano la transizione verso una nuova epoca: pensiamo a John Galliano, Alexander McQueen. Il minimalismo sofisticato di Helmut Lang si traduceva in culto, Martin Margiela e Ann Demeulemeester contribuivano a elaborare un’estetica decostruttivista. La decade ha segnato l’inizio di un percorso di democratizzazione della moda. Cambiava anche la comunicazione della moda, che da elitaria si rivolgeva a tutti.

05 febbraio 2017

Il sito Vogue.it dichiara tutto il suo amore per le diversità

Già da due giorni e fino a oggi, 5 febbraio, Vogue.it è totalmente dedicato al tema delle diversità.
L'iniziativa è una risposta alla politica discriminatoria
Una dichiarazione d'amore per il 'diverso', come testimonia 'Vogue Italia loves Diversity', la scritta che campeggia in homepage. Nel sito la diversità viene raccontata in tutti i suoi aspetti, poiché Vogue Italia crede fermamente che siano le nostre differenze a renderci unici e speciali. In un momento storico come quello attuale, in cui si alzano muri dove prima si abbattevano frontiere, dove la politica arriva a discriminare in maniera esplicita per la nazionalità di appartenenza, per gli orientamenti sessuali o per il credo religioso, è più che mai importante prendere una posizione forte e decisa. Le recenti condotte di alcune delle grandi potenze mondiali, fino a poco tempo fa simboli di apertura e di inclusione sociale, ci stanno insegnando che non bisogna mai abbassare la guardia e che è un errore dare per intoccabili certi diritti che credevamo ormai acquisiti. Vogue Italia lo fa, prendendo una posizione molto chiara attraverso la fotografia, il linguaggio che più le appartiene. Numerosi i contenuti che toccano il tema da diverse angolazioni. Dai 100 scatti di Instagram, che ritraggono altrettante modelle provenienti da differenti Paesi del mondo, al progetto di Robin Hammond 'Where love is illegal', che racconta l’amore omosessuale in quei paesi come Africa, Malesia, Libano e Russia, in cui è ancor oggi illegale; dal nuovo lavoro di Patricia Lay-Dorsey, in cui il disabile non è più un diverso ma semplicemente se stesso, al Black History Month dove il mese di febbraio, dal 1976 a oggi, è dedicato al racconto della storia degli afroamericani per non dimenticare quello che è stato il lungo e doloroso percorso legato all’integrazione nella società statunitense, fino all’intervista a Lea T, la prima top model transessuale al mondo.

22 febbraio 2016

Un frame rosso per Vogue.it, che si presenta tutto nuovo

Con una struttura semplificata rispetto al passato e un frame rosso che incornicia le immagini, debutta oggi il nuovo Vogue.it (qui l'anticipazione). Nato nel 2010, conta 2,8 milioni di utenti e 46 milioni di pagine viste. Segno distintivo del rinnovato sito, che vuole diventare un nuovo standard di interazione, è una cornice rossa che mette in evidenza il contenuto del sito e ne facilita la lettura.
Il sito conta 2,8 milioni di utenti e 46 milioni di pagine viste
Da sempre, infatti, Vogue Italia ha una propria inquadratura sul mondo, anticipando la moda e interpretandola come un media. Il frame è la lente per esplorare il sito, che si presenta agli utenti con un look total white che ne favorisce la lettura e ne valorizza i contenuti. Le immagini, forza distintiva del brand, emergono così in tutta la loro potenzialità e come strumento per interpretare la moda. "Ho sempre sostenuto l’importanza dell’immagine, perché è un linguaggio universale, una forma democratica di comunicazione, che non necessita traduzione - commenta Franca Sozzani, direttore di Vogue Italia -. Prima di ogni spiegazione, e quindi di ogni parola, nulla è più convincente dell'immagine, che ti colpisce immediatamente, trasmettendoti sensazioni e sentimenti. L'immagine è stata la chiave di volta per parlare al mondo e Vogue Italia è diventato il giornale per eccellenza dell'immagine, va da sé quindi che anche il sito segua questo principio attraverso il frame, l’inquadratura delle immagini, e attraverso il maggiore spazio dedicato alla fotografia". Nove i canali del nuovo Vogue.it: Franca Sozzani, Fashion, Talents, Photography, Beauty, News, Archive, L’Uomo Vogue, canale del mensile maschile e Suzy Menkez, international Vogue editor, con la sua rubrica.