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25 giugno 2019

Il rocker Luciano Ligabue su Topolino si trasforma in Liga Duck

Cosa accade se, per una straordinaria occasione, le Luci d'America si trasformano in Luci di Paperopoli?
E' sulla copertina di Topolino 3318, in edicola dal 26 giugno
 Tra una tappa e l'altra del suo Start Tour 2019 (prossime date: il 28 giugno allo Stadio San Siro di Milano; il 2 luglio allo Stadio Olimpico di Torino; il 6 luglio allo Stadio Dall’Ara di Bologna; il 9 luglio allo Stadio Euganeo di Padova; il 12 luglio allo Stadio Olimpico di Roma), Luciano Ligabue fa una sosta storica nel mondo Disneyano e riceve la celebre attestazione di merito del fumetto di casa Panini Comics: un artistico colpo di matita lo 'paperizza' e lo trasforma nel suo alter ego di Paperopoli, Liga Duck. Eccolo quindi suonare, insieme a Paperino, sulla copertina di Topolino 3318 in edicola da domani, mercoledì 26 giugno, firmata da Alessandro Perina, perfettamente a suo agio nei panni di rocker in becco e piume. All'interno del settimanale è presente un'intervista speciale al cantante fatta da Jacopo, batterista modenese di 9 anni, per l'occasione Toporeporter, ovvero giornalista sul campo: tra consigli da musicista, domande di vita quotidiana, battute sul calcio e pose a favore di obiettivo, il risultato è un mix di simpatia e intesa reciproca. E dalla lunga chiacchierata avvenuta negli studi di Correggio sono nati anche gli spunti per le sceneggiature delle tre tavole a fumetti scritte da Francesca Agrati e Davide Catenacci per i disegni sempre di Alessandro Perina. Liga Duck, tra palco e disneyanità, convincerà Pico De Paperis a sperimentare l'energia pura della musica live, si farà aiutare dalla famiglia dei paperi a organizzare un concerto e regalerà sogni di rock'n'roll a tutti i suoi nuovi amici. Il tutto interpretando le sue hit più famose in versione disneyana: Luci di Paperopoli, Balliamo sul melo, Gazzosa e pop-corn.

24 dicembre 2015

Intervista allo chef Heinz Beck oggi a Mix 24, su Radio 24

Oggi, alle 9, puntata speciale di Mix 24, su Radio 24, in occasione della vigilia di Natale. Nel suo programma, dedicato ai faccia a faccia con i grandi della politica, dell'economia e della cultura, il giornalista Giovanni Minoli intervista lo chef Heinz Beck, 50 anni, tedesco di nascita e romano di adozione, a capo del ristorante La Pergola a Roma, tre stelle Michelin.
A Mix 24 Heinz Beck risponde a Giovanni Minoli
Il cuoco immagina il suo menu per i potenti: ad Angela Merkel preparerebbe una sfera di melograno con crema di gianduia, perché il melograno porta fortuna. Per Valdimir Putin un fiore di zucca con caviale, il fiore che si apre come un sole, perché in Russia manca, e il caviale, che il presidente russo conosce bene. E per i nostri politici? Per il primo ministro Matteo Renzi tonno su pappa al pomodoro, cibo della tradizione toscana, mentre per Maria Elena Boschi cacio e pepe, un po' dolce un po' piccante, come lei. Quando il presidente Barack Obama è stato ospite di Beck, il pluristellato per lui e la consorte ha preparato i fagottelli. Piatto che Michelle Obama ha decisamente apprezzato, avendo scritto pubblicamente su Twitter "La miglior pasta mai mangiata". Beck, durante la puntata, offre anche i suoi consigli agli ascoltatori per il pranzo di Natale: per antipasto un crudo di pesce, come primo pasta al forno con verdure e taleggio e, per finire, pesce al forno. Tutti piatti che si possono preparare in anticipo e godersi la famiglia. E poi una curiosità che riguarda lo chef stesso: Beck preferisce il panettone o pandoro? "Mille volte il pandoro!". L’intervista completa è anche in podcast sul sito dell'emittente.

13 gennaio 2014

L'eccellenza secondo Sorrentino, cover man de L'Uomo Vogue

"È dall'eccellenza italiana che verrà la salvezza e da qui la riscossa". E' quanto dichiara a L'Uomo Vogue Paolo Sorrentino, protagonista della copertina di gennaio del mensile maschile di Condé Nast e in queste ore in prima pagina su tutti i media internazionali avendo infatti il regista partenopeo conquistato il premio per il miglior film straniero ai Golden Globes con il suo acclamato 'La grande bellezza'. Un progetto in cui L’Uomo Vogue ha creduto fortemente, tanto da riservare al regista italiano - osannato negli States e fotografato per il mensile Condé Nast da Pierpaolo Ferrari - la copertina del numero di gennaio in edicola, dedicato proprio alle eccellenze italiane. Nell’intervista Sorrentino si sofferma sul rapporto tra gli italiani e le eccellenze: "Le eccellenze italiane gli italiani fanno di tutto per distruggerle. Tollerano quelle del passato, non quelle del presente. Ridimensionano. Non essendo noi eccellenti, non riconosciamo chi lo è. Giusto per fare un nome, Armani è un uomo molto bersagliato", spiega Sorrentino a L’Uomo Vogue. Il film, di cui è protagonista lo scrittore Jep Gambardella, è un messaggio forte verso chi nell’eccellenza non crede, ma soprattutto verso chi crede nella stasi più che nella capacità creativa: "Qui da noi il film va a stanare nervi scoperti, risulta liberatorio, ma anche asfissiante. 'La grande bellezza' punta il dito contro le enclave paludose però lo fa con amore e comprensione: e questo sentimento di tenerezza è considerato ancora più intollerabile", continua il regista, secondo cui l’eccellenza in Italia non manca ed è proprio chi resiste che salverà dalla crisi il nostro Paese: "Eccellente è la maggioranza silenziosa di chi fa il proprio lavoro in maniera onesta, intelligente, originale. È più congeniale farla fuori: il paese non riesce a capitalizzare questa eccellenza. Ma è da qui che verrà la salvezza, da qui la riscossa".