Campari Academy fornisce qualche consiglio su come riconoscere un buon cocktail, come scegliere il cocktail giusto, come degustare un cocktail senza esagerare con le quantità. Questi e altri contenuti legati al bartending saranno oggetto del viaggio per l'Italia, in 23 tappe, per fare formazione sui barman, figura professionale sempre più centrale e sempre più vicina ad un ruolo educativo dei consumatori. Il tour, realizzato da Campari Academy, è reso possibile grazie a un truck allestito e s'inserisce nell'ambito del progetto #Beremeglio lanciato da Federvini e Fipe a sostegno del consumo responsabile e della qualità del servizio nei pubblici esercizi italiani.
Sette miti da sfatare
Un Cocktail con poco ghiaccio, please
Un cocktail con tanto ghiaccio non si annacqua, anzi è esattamente il contrario: un’abbondante quantità di ghiaccio crea 'l’effetto iceberg' necessario per tenere il cocktail fresco più a lungo e rallentare la diluizione dei liquidi.
Il cocktail è ristretto se il bicchiere è piccolo
Il bicchiere è parte integrante della ricetta. Ogni cocktail ha i suoi ingredienti, le sue dosi corrette e il suo bicchiere per essere all’altezza del proprio nome. Ad esempio, per il Cosmopolitan e il Manhattan è necessaria la coppa.
Il cocktail non è cool se ha pochi ingredienti
Less is more: come dimostrano molti dei cocktail che hanno scritto la storia della Mixology (Negroni, Aperol Spritz e Gin Tonic), il mix perfetto è spesso composto da solo due o tre ingredienti, sapientemente combinati.
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27 agosto 2017
Sette falsi miti sui cocktail: i consigli di Campari Academy
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10 febbraio 2015
Anche Lozza si prepara a debuttare al Festival di Sanremo
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