Taglia il traguardo degli 85 anni di presenza sul mercato KitKat. Lanciato a Londra nel 1935, lo snack al wafer deve la sua fortuna anche al celebre slogan 'Have a break, Have a KitKat', inventato nel 1957 dal pubblicitario inglese Donald Gilles. Pochi sanno che l'idea dello snack la ebbe un operaio della fabbrica H.I. Rowntree, che suggerì di creare un dolce spezzafame che fosse al tempo stesso pratico. Nacque così uno snack, battezzato Chocolate Crisp, che ebbe subito un grande successo. Nel giro di due anni la popolarità delle barrette crebbe vertiginosamente e da lì a poco George Harris, marketing director della Rowntree, propose di affiancargli un nome più corto e immediato. Tale nome si ritiene abbia avuto origine dal 'Kit-Cat Club', un circolo culturale londinese fondato nel XVIII secolo e in auge negli anni Venti, frequentato da politici, letterari e anche dipendenti della Rowntree. Nacque così KitKat - Chocolate Crisp, lo snack che da quel momento venne affiancato all'idea del 'break'. Gli anni Cinquanta furono gli anni dell'espansione di KitKat in Australia, Nuova Zelanda, Sud Africa, Rodesia e Canada. E fu subito un grande trionfo. Ma fu soprattutto l'avvento della televisione commerciale nel Regno Unito a consacrare KitKat come il compagno ideale del break. Grazie al successo del mezzo televisivo, KitKat fu proposto con packaging variegati e negli anni Settanta iniziò la sua espansione in Europa. Nel 1988 la Rowntree venne acquistata dal gruppo Nestlé, che continuò a investire sul marchio KitKat. Ancora oggi il celebre snack è presente in tutto il mondo, proposto in molteplici formati e gusti: in Giappone se ne contano ben 300. Quest'anno, in Italia, accanto all’Original, Dark 70%, White, Chunky e alle limited edition Ruby e Matcha, si è aggiunto KitKat Gold Caramel, wafer ricoperto di cioccolato con note di caramello.
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05 novembre 2020
16 maggio 2019
L'Annual Report 2018 di Pirelli ruota intorno al suo mitico slogan
Lo slogan 'Power is nothing without control' è stato coniato nel 1994 con questa pubblicità con il velocista Carl Lewis |
Dal 2010 il bilancio dell'azienda è diventato uno strumento di comunicazione, arte e cultura |
La fortunata campagna di lancio di 'Power is nothing without control' (firmata da Young & Rubicam) ritraeva Carl Lewis, fotografato da Annie Leibovitz nella classica posizione del velocista ai blocchi di partenza, mentre calzava scarpe rosse con tacchi a spillo. La foto, scattata in Texas nel 1994 e divenuto un caposaldo della creatività pubblicitaria, trasmette un messaggio che è stato in grado di resistere agli anni perché ancorato alla dimensione del prodotto, lo pneumatico, e al tempo stesso superare i confini della materialità: in auto, come nella vita, 'la potenza è nulla senza il controllo'. Una riflessione senza tempo, che non si esaurisce, perché lascia alle persone di ogni epoca la ricerca di un punto d'equilibrio tra due dimensioni apparentemente contrastanti. Dal 2010 a oggi, gli Annual Report di Pirelli sono stati trasformati – con il contributo di illustri personalità del mondo dell'arte e della cultura – da semplici bilanci a strumenti di comunicazione in grado di raccontare con forme alternative un anno di storia aziendale.
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