Visualizzazione post con etichetta Zenato. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Zenato. Mostra tutti i post

17 novembre 2014

Il mondo del vino va in scena in Canada con la mostra Vite

Inaugurata lo scorso 13 novembre in Canada, presso l’Istituto Italiano di Cultura di Montreal, la mostra 'Vite. Il mondo del vino in scena', in cui la terra veronese della Valpolicella e del basso Garda è diventata protagonista di una galleria di immagini capaci di dare un volto nuovo e un carattere potente alle persone e ai luoghi attraverso l’obiettivo fotografico di 13 studenti della Scuola di Fotografia Fondazione Studio Marangoni di Firenze, guidati dal fotografo Edoardo Delille.
La mostra è all'Istituto Italiano di Cultura di Montreal
Allestita la prima volta a Verona, a Palazzo della Gran Guardia, in occasione di Vinitaly 2014, la mostra Vite rappresenta l’impegno della famiglia Zenato nella valorizzazione del territorio. “Riteniamo fondamentale diffondere la conoscenza della nostra storia, del nostro territorio, della cultura e del lavoro che c’è dietro ai nostri vini - dichiara Nadia Zenato -. Abbiamo un grande valore che troppo spesso non valorizziamo e che invece all’estero è considerato affascinante. Con il duplice significato della parola Vite, che dà il titolo alla mostra, si fa riferimento infatti sia alla vite, portatrice di preziosi frutti, sia alle vite delle persone del nostro territorio, così fortemente legato ai grandi vini come il Lugana e l’Amarone”. I vigneti, i mezzi, le botti diventano protagonisti e acquistano qualità scultorea grazie all’utilizzo della luce forte e concentrata verso il punto focale della rappresentazione. La vite, le vite delle persone, gli strumenti e i siti, grazie alla tecnica di produzione di immagini nota come fotografia staged (ossia messa in scena) dai colori decisi e dagli effetti cinematografici, assumono una dimensione innovativa, capace di guardare al futuro, custodendo il valore della tradizione e del passato. La mostra, a ingresso gratuito, sarà aperta fino a venerdì 9 gennaio 2015.

11 febbraio 2014

Star del food intelligente all’edizione n°10 di Identità Golose

Da sinistra, gli chef Niko Romito, Marco Iachetta, Denny Imbroisi
All'ingresso, pannelli fotografici con le tappe del congresso dal 2005
È in corso di svolgimento a Milano la decima edizione di Identità Golose. ‘The International Chef Congress’, creato nel 2005 dal giornalista Paolo Marchi, che ne è anche il curatore in partnership con la società MagentaBureau, quest’anno ha scelto come tema portante ‘Una golosa intelligenza’, perché, spiega l’ideatore, “i clienti non sono dei contenitori da riempire o dei polli da spennare. Intelligenza a 360° perché la salute e il piacere nascono a tavola e procedono a braccetto”. I grandi protagonisti della cucina sono insomma chiamati a coniugare con intelligenza il sapore (che guarda a memoria e innovazione, tradizione e creatività) con il piacere fisico e la salute. Senza dimenticare l’attenzione ai costi, altrettanto importanti in questi tempi di profonda crisi economica. Tanti i personaggi del mondo della cucina e dell’industria che abbiamo incontrato nel corso della seconda giornata del congresso, caratterizzato da attività che spaziano dagli incontri con i migliori chef del panorama italiano e internazionale agli showcooking, dalle degustazioni di eccellenze ai corsi di cucina. La manifestazione ha anche dato risalto all'iniziativa solidale 'Buone Forchette per AIL' (ne abbiamo parlato qui). Tra i top chef segnaliamo Davide Oldani, intervenuto allo stand di Pasta di Riso Viazzo con le sue specialità, Niko Romito, Matteo Torretta. Nell'area dedicata a Grana Padano, che ha deliziato gli ospiti con creazioni a base del re dei formaggi, ci siamo invece imbattuti nei fratelli chef Christian e Manuel Costardi, in Marco Iachetta, professionista di stanza in Russia, e Denny Imbroisi, che lavora nel ristorante parigino di Alain Ducasse sulla Tour Eiffel.
Non solo i sovrani dei fornelli: il belmondo dell'enogastronomia, che si è dato appuntamento a Identità Golose, è popolato da apprezzati professionisti dei media e dell'industria. Noi abbiamo avvistato Laura Maragliano, direttore del magazine di Mondadori Sale&Pepe, il critico gastronomico Davide Oltolini, gli imprenditori Carlotta del Nero, responsabile immagine di Viazzo, Cristina Ziliani, head of communications di Berlucchi. E sempre a proposito di intelligenza, un plauso va all'iniziativa, a metà tra sostenibilità sociale e ambientale, che i coniugi Maria Nava e Piero Rondolino, fondatori di riso Acquerello, ci hanno illustrato: le confezioni sottovuoto bucate vengono destinate a nuova vita grazie all'associazione no profit Made in Carcere, che provvede a trasformarle in originali borse.
Da sinistra, la giornalista Laura Maragliano, il critico Davide Oltolini, la manager Cristina Ziliani di Berlucchi
In alto, lo chef Davide Oldani e Carlotta del Nero di Viazzo
Sotto, Piero e Maria Nava Rondolino di Acquerello
Le creazioni dello chef Alessandro Dal Degan allo stand Alaska Seafood
Dall'alto, lo chef Matteo Torretta e la coppia di chef Costardi Bros
Da sinistra, lo stand Sanbittèr, un vino Zenato, Mauro Discepolo, addetto beer culture di Birra Moretti

(Copyright foto Golden Backstage)

16 dicembre 2013

Quando il vino è un gioiello. Nel senso letterale del termine


Indossare al polso un gioiello legato ai migliori vini della cantina. E' scaturito dalla fantasia di Nadia Zenato, effervescente imprenditrice, il bracciale Harvest 'Nadìa Pensieri' (230 euro) che richiama il mondo del vino. Un oggetto, quello che pone al centro il sovratappo Zenato, emblema dei più prestigiosi vini, esaltato da filari di pietre dure bordeaux, limpide e intense come le migliori annate dei rossi dell'azienda vitivinicola che dal 1960 punta sull’eccellenza dei territori del basso lago di Garda e della Valpolicella. Sughero, tappi, fili di ferro e legno, accostati ai simboli del mondo del vino e a elementi grafici identificativi, come la S monogramma del logo Sansonina: diversi i materiali utilizzati, e talvolta riciclati, che compongono la prima collezione di gioielli ispirata al mondo del vino. Oltre al bracciale sono nati infatti collane, gemelli, orecchini e anelli.