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26 aprile 2023

Lo zio Gerry entra in scena su Instagram e TikTok con Hellodì

Hellodì si è aggiudicata l'incarico per la comunicazione digitale dei canali social di Gerry Scotti, in collaborazione con Edoardo Scotti e la società Extra Time. A raccogliere la sfida è Bloomind, l’agenzia creativa del Gruppo impegnata nell’apertura dei due nuovi profili su Instagram e su TikTok, dove il presentatore televisivo approda per la prima volta. Protagonista involontario di numerosi meme diventati virali nel web in questi anni, Gerry Scotti ha deciso ora di entrare in scena nel mondo digitale con il canale ufficiale @loziogerry assegnando il coordinamento delle attività al team di Hellodì-Bloomind. L'obiettivo è consolidare l’immagine dello 'zio più famoso d’Italia' e raggiungere nuove audience, in primis la generazione Z, attraverso una presenza attiva in particolare su TikTok e tramite collaborazioni con i creator più seguiti da questo target. La strategia dell'agenzia mira inoltre a rinnovare la brand identity di Gerry Scotti con la progettazione di soluzioni grafiche coordinate con il progetto social. Dall'apertura dei social, in due settimane su TikTok @loziogerry ha raggiunto 485 mila follower e oltre 20 milioni di views, più di 33.500 commenti e 120 mila condivisioni. La pagina Instagram a oggi ha totalizzato 51mila follower, una reach di 2,2 milioni di persone, 2,9 milioni di impression, oltre 2,6 milioni di views e più di 143 mila interazioni. A ciò si aggiungono 187mila visite al profilo. Numeri in costante aggiornamento.

13 novembre 2017

Professione influencer: a lezione alla Condé Nast Social Academy

Condé Nast, con il contributo scientifico e didattico di Sda Bocconi school of management, lancia la prima academy in Italia rivolta agli operatori dell'influencing marketing. Un corso che, coinvolgendo nel percorso formativo accreditati esperti di comunicazione e social media marketing, vuole insegnare un uso efficace e corretto dei social media a chi intende farne parte fondante del proprio futuro professionale.
Gli studenti sono introdotti all'utilizzo corretto ed efficace dei social media
Questa prima sessione, di cui è partner esclusivo L'Oréal Italia Divisione Lusso, ha come suo focus il settore beauty & lifestyle; le sessioni future si estenderanno anche ad altri comparti. Il progetto nasce da un'analisi dei cambiamenti in atto nella comunicazione, dove gli editori come Condé Nast coinvolgono già da tempo, nei propri progetti digitali, nuovi soggetti come i blogger, gli YouTuber e gli Instagrammer. L'obiettivo è formare la prima generazione di influencer debitamente preparati sulla materia. La docenza dell'Academy è affidata a un corpo di esperti selezionato in Condé Nast e in SDA Bocconi school of management, con la partecipazione di special guest internazionali: i 15 docenti si alterneranno in aula, nella sede storica di Condé Nast in piazza Castello 21, per introdurre gli studenti ai più efficaci e corretti modi di utilizzo delle nuove forme di visual storytelling. Il corso, che inizia oggi, 13 novembre, nei primi quattro mesi comprende quattro moduli della durata di una settimana full time, seguiti da un modulo di formazione pratica di due settimane, arricchito da esperienze complementari sul territorio. La direzione della Condé Nast Social Academy è affidata a Raffaella Buda, branded content director di Condé Nast, con il coordinamento didattico del contributo Sda Bocconi school of management di Gabriella Lojacono, associate professor of international management and director executive master in luxury management (Emilux).

11 marzo 2014

Cracco ambasciatore della campagna #IoStoColSughero

Carlo Cracco nel video veicolato sui social media
‘Per me la felicità è l’eccellenza’: a dirlo, in una sequenza dello spot che lo vede testimonial sui social media, è Carlo Cracco. Mr. Masterchef presta infatti il suo volto alla campagna #IoStoColSughero da oggi al via in Italia con un budget di 500 mila euro, quota parte dei 7,3 milioni investiti a livello internazionale per promuovere questo materiale di eccellenza, al 100% naturale, al 100% riciclabile e riutilizzabile in molteplici settori, dalla bioedilizia al design, all’abbigliamento. “Nella mia professione da sempre ricerco il massimo della qualità ed è proprio per questo che ho scelto di sostenere il sughero e di rivestirne il ruolo di ambasciatore per l’Italia”, ha spiegato lo chef-star televisivo stamattina alla conferenza stampa di lancio che ha avuto per cornice il suo neonato ristorante milanese ‘Carlo e Camilla in segheria’. La campagna, giunta alla sua seconda edizione e veicolata su Facebook, Twitter e YouTube oltre che sul sito www.ilsughero.org, è promossa da APCOR, Assoimballaggi/Federlegnoarredo e Rilegno insieme alle aziende Amorim Cork Italia, Sugherificio Ganau, Sugherificio Molinas e Mureddu Sugheri.
Anche Slow Food ha deciso di rinnovare quest’anno il suo impegno ‘stando con il sughero’: “È una partnership – spiega Sara Ferraiolo, responsabile relazioni esterne - che nasce in maniera naturale: tra gli obiettivi di Slow Food ci sono la tutela della biodiversità e la tutela delle funzioni agroalimentari in via di estinzione. Il supporto alla campagna passerà dall’evento Salone del Gusto di Torino e da una delle pubblicazioni di Slow Food Editore: Slow Wine, guida al vino di qualità, buono e giusto che in termini produttivi rispetta il territorio, l’ambiente, le persone”.
Alcuni momenti della conferenza di presentazione dell'iniziativa
Quanto ai numeri relativi al prodotto sughero, l’Italia, al terzo posto tra i produttori mondiali, con 170.000 quintali di sughero prodotti all’anno (il mercato vale 200 milioni di euro), realizza circa un 1,5 miliardi di tappi di sughero e l’industria del vino assorbe il 70% della sua produzione. Dal punto di vista economico e dell’occupazione, il sughero ha un ruolo di rilievo: la produzione mondiale raggiunge 3 milioni di quintali all’anno e si concentra nel bacino del Mediterraneo tra il Portogallo, con il 52,5% del totale, la Spagna con il 29,5%, l’Italia con il 5,5%, seguiti da Algeria, Marocco, Tunisia e Francia. “Il bacino del Mediterraneo è coperto da circa 2,2 milioni di ettari di foreste da sughero, di cui circa 225.000 si trovano in Italia, per il 90% in Sardegna - afferma Mauro Ganau, Consigliere Incaricato del Gruppo Sughero di Assoimballaggi/Federlegnoarredo - Le industrie del settore sugheriero sono oggi molto impegnate a migliorare gli aspetti qualitativi del prodotto attraverso studi effettuati nei propri laboratori di controllo qualità e in collaborazione con istituti di ricerca esterni e università".
A sinistra, Sara Ferraiolo di Slow Food, partner della campagna