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12 marzo 2019

Scommette sull'alta qualità la nuova pizza di filiera firmata Eataly

Francesco Pompilio
Filiera, lavorazione, leggerezza, democraticità: poggia su questi quattro 'pilastri' - iscrivendosi nella logica del 'pensare locale per agire globale' propria della catena distributiva alimentare della famiglia Farinettila filosofia produttiva alla base della nuova pizza Eataly. Si tratta di una pizza caratterizzata da un elevato standard sia nell'impiego degli ingredienti, tutti di prima qualità ed espressione della profonda conoscenza dei territori, sia nel lungo processo di lavorazione. La nuova pizza, che oggi debutta ufficialmente nei dieci Eataly d'Italia dotati di pizzeria (Torino, Pinerolo, Milano, Genova, Trieste, Firenze, Piacenza, Forlì, Roma e Bari), si distingue dalle pizze concorrenti perché vanta una precisa identità e riconoscibilità, con il sostegno di Slow Food, che oltre ad aver supportato la sfida ha collaborato alla stesura del 'Manifesto della pizza Eataly' in dieci punti. La ricetta della nuova pizza Eataly è stata sviluppata da Francesco Pompilio: il maestro pizzaiolo di Eataly si è dedicato allo studio dell'impasto e delle guarnizioni, affiancato dall'executive chef Enrico Panero, dal produttore delle farine Fulvio Marino e dell'esperto pizza di Slow Food Italia Antonio Puzzi.
Francesco Farinetti
Come ha dichiarato l'amministratore delegato Francesco Farinetti intervenendo questa mattina alla conferenza stampa di lancio, moderata dal conduttore tv e radio Federico Quaranta, "la pizza è una cosa seria" e la novità di Eataly nel segno della distintività - come lo sono stati gli scorsi anni due capisaldi della cucina italiana come lo spaghetto e il tiramisù - si caratterizza per l'impiego di farine biologiche macinate a pietra, per la biga con una minima quantità di lievito, per la lavorazione di 50 ore e per la semplicità delle guarnizioni. Proposta nelle versioni classiche e in quelle del territorio con presidi Slow Food, dal prossimo 19 marzo la nuova pizza sarà protagonista del tour 'Giro d'Italia in 10 pizze' (info e prenotazioni sul sito Eataly) che toccherà via via ognuna delle pizzerie Eataly del Bel Paese, a partire da Eataly Milano: a ogni tappa del tour, nove pizze più la Margherita si potranno degustare eccezionalmente riunite in un'unica sera, accompagnate da una selezione di birre artigianali. 

30 maggio 2016

DoctorChef valorizza le specialità siciliane con Sirafood

Su iniziativa del maestro pastaio Raimondo Mendolia, in arte DoctorChef per la sua elevata specializzazione tecnologica in cucina, apre a Floridia, in provincia di Siracusa, Sirafood, un laboratorio di produzione alimentare di salse e sughi territoriali in sottovuoto, catering e vasetti in vetro.
Il laboratorio ha sede in provincia di Siracusa
Un percorso fatto di rigore e competenza in materia di pasta fresca, che vede DoctorChef, genovese di origine, portare la sua professionalità in territorio siciliano con precisi intenti di sviluppo, dando origine a un potenziale volano per la crescita della produzione da e per il territorio. Tra la Conserva di Pomodori Pachino (Igp), il Ragù Bovino di Modica (presidio Slow Food), il Ragù Suino Nero dei Nebrodi (presidio Slow Food) e il Sugo con Pancetta dei Nebrodi (presidio Slow Food), la realizzazione da parte dello chef di semilavorati provenienti dalla pesca e dai prodotti certificati SlowFood, Igp e Dop del territorio rappresenta un’innovazione tale che sono già diversi i contatti avuti da aziende di ristorazione, imprese che lavorano grani antichi siciliani, scuole di cucina e pastifici. Da settembre inizieranno i corsi di formazione in collaborazione con la scuola di cucina nello store Zanussi di Belvedere (SR), dove Mendolia condurrà delle demo pomeridiane sulla pasta fresca e la gastronomia per macellerie e rosticcerie con nuove tecnologie. In programma anche un progetto con il Mulino Caristia di Buscemi (Sr) per valorizzare la produzione di semole di grani antichi siciliani destinato al consumo nella Pastificazione.

24 maggio 2016

Terra Madre Salone del Gusto 2016 vuole bene alla terra

Tanti gli appuntamenti disseminati per la città di Torino
Più di un centinaio di Paesi coinvolti, 800 espositori, 5mila delegati, 128 appuntamenti, 180 presìdi gastronomici italiani, 150 presìdi internazionali da 55 Paesi del mondo, 900 etichette, 300 produttori, 40 chef: sono grandi numeri quelli di Terra Madre Salone del Gusto 2016. In calendario dal 22 al 26 settembre prossimi a Torino, l’edizione 2016 dell'evento organizzato da Slow Food, Regione Piemonte e Città di Torino, quest'anno avrà come tema 'Voler bene alla terra', focalizzandosi su coloro che se ne prendono cura, coltivandola, raccogliendone i frutti e acquistando responsabilmente. La grande novità è che, al fine di coinvolgere il capoluogo piemontese, sarà un evento diffuso, quindi non più confinato nel polo fieristico come nelle precedenti edizioni. Durante l'intensa cinque giorni in vari punti cittadini avranno luogo workshop, incontri ludico-didattici e mostre; laboratori su prenotazione tenuti da cuochi, mastri birrai, vignaioli e bartender; cene a cura di grandi chef; itinerari per la città (dal Valentino a piazza Vittorio, da Eataly Torino Lingotto a via Roma, da piazza Castello al Borgo Medievale. Diversi i marchi e le aziende che hanno scelto di aderire in qualità di official partner: Sapori, Lavazza, Lurisia, Pastificio di Martino, Radeberger Gruppe Italia, Iren, Intesa San Paolo; Aderiscono anche Coldiretti; Compagnia di San Paolo, Fondazione Crt-Cassa di Risparmio di Torino e Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte. Con il sostegno di Ifad, Unione  europea e Cia. In particolare, Sapori 1832 all’interno del Parco del Valentino farà degustare agli avventori i suoi dolci classici e le ultime novità, tutte golosità in cui il rispetto del territorio di origine (la Toscana) è espresso dalla scelta di utilizzare anche materie prime Dop e Igp.

30 novembre 2013

Il Parmigiano Ferrari si sposa con quattro Presidi Slow Food

Un regalo sempre gradito? Quello gastronomico. Difficile sbagliare quando si opta tra le tante ghiottonerie che costituiscono il vanto del Bel Paese. Tra le varie possibilità per il Natale, un grande classico: il Parmigiano Reggiano Prodotto di Montagna DOP di Giovanni Ferrari Spa. Un prodotto che la storica azienda ha deciso di proporre in originale abbinamento a Presidi Slow Food con l'obiettivo di valorizzare insieme le eccellenze italiane di produzioni tradizionali. Antichi mestieri e tecniche di lavorazione che sono infatti a rischio di scomparsa. E' nata così una speciale confezione da degustazione dove il Parmigiano Reggiano Prodotto di Montagna dal gusto deciso (è infatti affinato da Ferrari per 30 mesi) viene proposto in abbinamento ai mieli e alle conserve di agrumi dei Presìdi Slow Food. Prodotto esclusivamente con latte proveniente dai 5 comuni dell'Alta ValTaro (Albareto, Bedonia, Borgo Vai di taro, Compiano Valmozzola e Tornolo) con un'altitudine media di raccolta di 700 m dal livello del mare, il formaggio rientra nella limitata produzione di Parmigiano Reggiano che può quindi fregiarsi del titolo di 'Prodotto di Montagna'. Accompagnato dalle quattro preziose dolcezze del nostro territorio scelte insieme a Slow Food (Miele di Ape Nera Sicula, Miele di Alta Montagna, Conserva di Limone Interdonato, Conserva di agrumi prodotto con il mandarino tardivo di Ciaculli) dà il meglio esaltando la propria fragranza.