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Materiali organici di scarto vengono recuperati e utilizzati nelle formule dei cosmetici |
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13 marzo 2024
Bioclin collabora con Fondazione Slow Food per la Biodiversità
Negli ultimi anni si è assistito a un'avanzata dell'upcycling, che consiste nel riutilizzare gli oggetti per creare un prodotto di maggiore qualità, reale o percepita che sia.
La pratica dell'upcycling va a braccetto anche con la bellezza, spaziando dal packaging alle formule. Gli scarti e i sottoprodotti della lavorazione alimentare, come ad esempio frutta avvizzita, fondi di caffè e foglie di ulivo diventano protagonisti dei brand cosmetici. Il packaging design s'incentra proprio su quegli ingredienti che altrove sono considerati scarti, offrendo un'alternativa ai classici marchi di bellezza naturali. Bioclin Laboratorio Dermonaturale, brand di dermocosmesi sostenibile di Istituto Ganassini, ha raccolto la sfida impegnandosi in una proficua collaborazione con la Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus, organismo operativo di Slow Food per la tutela della biodiversità. Attraverso un supporto diretto al progetto di Slow Food dei Presìdi, Bioclin ha potuto sostenere piccoli produttori valorizzando territori, mestieri e tecniche tradizionali, salvaguardando specie autoctone di ortaggi e frutta. Il sostegno alla Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus ha permesso di dare avvio – concretamente – a una logica di recupero e riqualificazione di materiali di scarto, utilizzabili in particolare nella linea Bio-Essential Orange, contenente anche Acqua di arance rosse biologiche, proveniente da agricoltura biologica certificata e di origine italiana, e nella linea Bio-Hydra, formulata anche con Acqua di antiche mele dell'Etna dal Presidio Slow Food. Le materie prime, selezionate da scelti fornitori locali appartenenti al circuito Presìdi Slow Food, vengono trattate con una delicata estrazione a base d'acqua per ottenere preparati ricchi di principi attivi e utilizzabili in tutte le formulazioni cosmetiche. Nessun solvente chimico viene utilizzato, a garanzia di un prodotto a basso impatto ambientale.
23 maggio 2023
Ovs lancia il progetto Re-up recuperando dei capi invenduti
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I giovani di Valemour rendono unico ogni capo |
14 dicembre 2020
La raccolta differenziata della carta cambia musica con Comieco
Il mondo della musica incontra quello della carta per sensibilizzare i cittadini a fare una corretta raccolta differenziata.
Un momento della conferenza stampa di presentazione del progetto musicale di Comieco con Elio e le storie tese |
Una slide dell'indagine realizzata da Astra Ricerche per Comieco |
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09 luglio 2020
Per Gruppo Cap la sostenibilità passa da un granello di sabbia
Gruppo Cap, gestore del servizio idrico integrato della città metropolitana di Milano, da tempo sta sviluppando progetti di economia circolare che consentono di recuperare i materiali di scarto dei suoi processi produttivi per reimpiegarli come preziose materie prime.
L'iniziativa rientra nel quadro dei progetti di economia circolare del gruppo |
"Il nostro ambizioso benchmark, definito nel Piano di sostenibilità, è recuperare in nome della circolarità della produzione la maggior quantità possibile di energia e materiali, per arrivare a ridurre del 40% le emissioni di CO2 entro il 2033, afferma Alessandro Russo, presidente e amministratore delegato del Gruppo Cap. Le acque reflue rappresentano un prezioso patrimonio, da cui si possono estrarre materiali come cellulosa, biogas e biometano, fosforo e azoto, da reimpiegare nei settori industriali più avanzati. Da tempo pensavamo a una seconda vita anche per le sabbie, che in grande quantità si ritrovano nelle acque di scarto. La cultura della sostenibilità passa anche da un granello di sabbia". Le sabbie estratte dal processo di depurazione dell’impianto di Robecco sul Naviglio, tra i 40 presenti sul territorio, sono un tipo di materiale che solitamente viene smaltito in discarica, con costi piuttosto alti. Proprio qualche giorno fa Città metropolitana ha dato l’approvazione per il recupero di tale materiale, prima autorizzazione in Italia con la nuova legge sull'End of Waste. Gruppo Cap comincerà quindi a recuperare e riutilizzare 2.532 tonnellate di sabbia (circa 9,8 tonnellate al giorno) proveniente sia da rifiuti da dissabbiamento, che derivano dal ciclo di depurazione dei reflui, sia dai rifiuti generati dalla pulizia delle acque di scarico, frutto dei lavori di manutenzione su caditoie e tombini effettuati nei Comuni del territorio. Le sabbie saranno trattate e disinfettate per essere poi usate nei cantieri dell’azienda, come materiale per letti di posa nei lavori di rinnovo e rinforzo delle tubazioni della rete di fognatura e acquedotto, evitando l'utilizzo di nuove sabbie, estratte dalle cave. L’iniziativa prenderà il via nei prossimi mesi.
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20 dicembre 2019
Regeneration, il progetto di Levissima teso alla sostenibilità
Levissima (Gruppo Sanpellegrino) presenta il progetto Regeneration per contribuire attivamente a un mondo in cui le risorse naturali vengono utilizzate in modo condiviso e responsabile. Un progetto che promuove stili di vita sostenibili, in una logica di economia circolare, a cominciare proprio dalla plastica delle bottiglie (Pet) di Levissima, che se gestita adeguatamente, diventa una vera e propria risorsa. Si tratta di un imballaggio leggero, sicuro e tra i migliori per conservare la purezza originale dell’acqua minerale; un materiale 100% riciclabile, che può tornare a essere una nuova bottiglia o essere rigenerato in nuovi oggetti per innumerevoli volte. Attraverso la promozione di stili di vita sostenibili, la plastica, se adeguatamente raccolta, può rappresentare una vera e propria risorsa per la società in cui viviamo. Il primo passo in ottica Regeneration è stato intrapreso in occasione della Generali Milano Marathon 2019 durante la quale Levissima, in collaborazione con Amsa, ha raccolto tutte le bottiglie di plastica lasciate lungo il percorso; con l’equivalente della plastica raccolta, Levissima ha realizzato la prima area fitness in plastica riciclata, situata all'interno del Parco Sempione di Milano, restituendo alla città un servizio usufruibile liberamente da tutti. La Coppa del Mondo di Sci Maschile, che si svolgerà a Bormio il 28 e 29 dicembre, sarà inoltre l’occasione per annunciare i nuovi progetti di rigenerazione: nel 2020 verrà ricostruito un bivacco di montagna, in plastica e materiali riciclati, nel Parco dello Stelvio. Le gare di Coppa, saranno anche teatro di attività di educazione al riciclo, fuori e dentro la manifestazione, responsabilizzando i consumatori a una corretta raccolta delle bottiglie.
06 giugno 2018
Grazie a Rio Mare si monitorano le rotte delle tartarughe marine
Le tartarughe Caretta caretta in cura presso il Centro di Primo Soccorso dell'Area marina protetta 'Isole Egadi' diventano sorvegliate speciali grazie al 'Marine turtle tracking' finanziato da Rio Mare, tag satellitari che le accompagneranno nei loro spostamenti una volta tornate in libertà. Il sistema consentirà agli utenti di seguirne le rotte sul sito web di Rio Mare, grazie al monitoraggio in tempo reale. Il progetto, sviluppato in collaborazione con l'Amp 'Isole Egadi', convenzionata con l'Università di Pisa - Dipartimento di Biologia, permette infatti di monitorare le migrazioni delle tartarughe nel Mar Mediterraneo grazie a un trasmettitore da applicare sul carapace degli esemplari restituiti all'ambiente naturale. In più, consente di reperire preziose informazioni su questa specie e rappresenta uno strumento di valore per la ricerca scientifica e l'acquisizione di informazioni sulla biologia e l'ecologia delle tartarughe Caretta caretta. Il 'Marine turtle tracking' si aggiunge ai concreti impegni che dal 2014 Rio Mare porta avanti in favore delle attività 'Isole Egadi', in cui rientra anche il supporto all'apertura del nuovo Stabulario per le Tartarughe Marine. Infatti, per potenziare la sua attività di recupero e cura delle tartarughe marine ferite, l'Amp 'Isole Egadi', grazie all'aiuto di Rio Mare, sta potenziando il Centro di Primo Soccorso, che diventerà a breve un Centro Recupero. In questo modo, si potrà garantire non solo il soccorso, ma anche un'assistenza completa alle tartarughe recuperate, aumentandone la percentuale di sopravvivenza, guarigione e reimmissione in natura.
14 febbraio 2018
Un regalo originale per San Valentino? Una tartaruga adottata
Per celebrare San Valentino, Legambiente consiglia un regalo dal grande valore etico e ambientale, con il contributo di Mareblu: adottare una tartaruga marina che necessita di cure e amore, con un semplice click. Sul sito Tartalove.it, sarà possibile trovare l’esemplare da adottare con una piccola donazione, grazie alla quale contribuire al lavoro di Legambiente a favore delle tartarughe marine.
Nei centri di recupero Legambiente, infatti, le tartarughe in difficoltà - ferite dalle eliche delle barche, intossicate dai rifiuti scambiati per cibo, intrappolate nelle reti da pesca - vengono curate con attenzione e amore e, una volta ristabilite, rilasciate in mare. Con l'adozione simbolica sarà possibile contribuire alle spese necessarie per curare gli animali feriti e sostenendo l'associazione nelle sue numerose attività, partecipando così in modo concreto al successo dell’impegno di Legambiente a beneficio del territorio e della biodiversità. Su Tartalove.it è possibile visionare periodicamente le foto e le brevi storie delle tartarughe da adottare. Per ogni donazione verrà inviato un piccolo kit paper-free, che include un certificato di adozione a proprio nome o intestato al destinatario del regalo, una fotografia della tartaruga scelta e un racconto più ampio della sua storia. Ogni esemplare ha infatti una storia da raccontare: basta poco per farne parte e per far sì che essa sia il più possibile lunga e felice. L'iniziativa oggi trova spazio anche sulla pagina Facebook di Mareblu, proprio in occasione della festa degli innamorati.
Si può adottare sul sito di Tartalove.it a fronte di una piccola donazione |
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26 maggio 2016
'Il mio pianeta', il video di Conai sull'economia circolare
In programma alla 19esima edizione di Cinemambiente, a Torino, il video 'Il mio pianeta'. Lo promuove Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi) per far riflettere il cittadino su come ogni suo piccolo gesto quotidiano possa incidere in maniera consistente sulla tutela e la salvaguardia del pianeta, e mostrando come da un gesto concreto possa nascere un nuovo modello economico basato sul riciclo e il recupero, l’economia circolare.
Di circa 90 secondi, il corto invita a considerare il pianeta su cui viviamo come se fosse nostro, delegando alla responsabilità del singolo - e non della società nel suo complesso - quelle azioni semplici e comuni, come la raccolta differenziata, che permettono di tutelare le risorse ambientali del pianeta e evitare sprechi. Attraverso i processi di avvio a riciclo, il video mostra come a partire da imballaggi usati possano essere generati nuovi prodotti (ri-prodotti), come un maglione di pile da una bottiglia in Pet, una poltrona di design da un imballaggio in cartone, una bicicletta da una lattina in alluminio, ecc. Il video è stato realizzato con uno speciale dispositivo che consente l'alloggiamento di sei telecamere, che riprendono in contemporanea da diverse prospettive garantendo un effetto circolare, dato dal montaggio delle diverse sorgenti con un montaggio a 360° inverso - orientato cioè verso l’interno anziché verso l’esterno. Tutti gli oggetti protagonisti delle trasformazioni - sia gli imballaggi che i loro riprodotti - sono stati ricostruiti in 3D, per ottenere un effetto più definito e spettacolare. 'Il mio pianeta' è stato ideato dall’agenzia creativa Le Balene e realizzato dalla casa di produzione Treeshome. La regia è di Gianluca Catania, la direzione creativa di Sandro Baldoni e Francesco Guerrera.
Il corto di Conai è ideato dall'agenzia Le Balene e prodotto da Treeshome |
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17 ottobre 2015
Progetto Arca riscalda l'inverno dei senza dimora con Ikea
Fino a domenica 25 ottobre si possono consegnare coperte e trapunte nei negozi Ikea di Milano e ricevere in cambio dei buoni acquisto. Il materiale donato sarà raccolto da Progetto Arca, che lo destinerà ai due centri di accoglienza che gestisce a Milano, in zona Quarto Oggiaro (Mambretti e Aldini), dove sono ospitate persone emarginate e in difficoltà, in particolare persone senza dimora.
Solo nel 2014 Progetto Arca ha offerto a Milano 300mila posti letto, dando ospitalità a migliaia di persone in particolare nei mesi invernali. La campagna 'Ri-scalda la notte' quest’anno prevede per la prima volta anche la consegna e il recupero dei articoli per la casa in cotone (lenzuola, federe, tovaglie, tende, asciugamani), che verranno riciclati per poi essere riutilizzati come materia prima secondaria diventando altri prodotti, come pannelli per l’isolamento termico delle case. In cambio di ogni vecchia coperta, i clienti riceveranno da Ikea, a titolo di ringraziamento, un buono acquisto del valore di 5 euro (fino a un massimo di cinque buoni), mentre per ogni sacchetto (dimensioni indicative 28x20x6 cm) di articoli per la casa in cotone i clienti riceveranno un buono acquisto di 2 euro. Entrambi i buoni saranno spendibili fino all'1 novembre 2015 in tutti i negozi Ikea d’Italia.
Progetto Arca aiuta le persone emarginate e i senzatetto |
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