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15 aprile 2019

Double Consulting finanzia il restauro di affreschi cinquecenteschi

Double Consulting, leader nella consulenza direzionale, sostiene il progetto di restauro relativo agli affreschi della Sala delle Nozze di Alessandro e Rossane nella Villa Farnesina a Roma, edificio storico e gioiello artistico del primo Cinquecento italiano, sede di rappresentanza dell'Accademia Nazionale dei Lincei. Un contributo che permetterà di portare a termine il progetto di restauro entro il 2020 e di far riscoprire la bellezza della famosa scena dell'unione del condottiero macedone con la sua sposa e della magnanimità di Alessandro Magno nel suo incontro con la madre di Dario, il re sconfitto. La scelta di Double Consulting di supportare questo spazio nasce dalla volontà dell’azienda di rendere accessibili i capolavori realizzati dal pittore Giovanni Antonio Bazzi, detto il Sodoma, su ispirazione di Raffaello e influenze di Leonardo da Vinci, riconsegnando loro dignità artistica e valore storico. Nello specifico, il restauro degli affreschi, posizionati sulle pareti nord ed est della sala, prevedono un intervento atto a valorizzare le scene rappresentate dal Sodoma, ovvero il condottiero macedone in atto di offrire la corona alla sua sposa che, attorniata da amorini, lo attende sul bordo di un sontuoso letto a baldacchino ('Le nozze di Alessandro e Rossane') e la magnanimità di Alessandro Magno che perdona e accoglie la madre del re persiano Dario, da lui sconfitto ('Magnanimità di Alessandro Magno').  La missione dell'azienda di farsi promotrice del talento in diversi ambiti, facendo leva sull'esperienza e sulle competenze di un team di consulenti esperti e di professionisti, sposa perfettamente i valori di Villa Farnesina trovando piena espressione in questo contributo. L'intervento di restauro contempla la rimozione dei depositi superficiali, la pulitura meccanica e chimica, i bendaggi e le velature di protezione delle zone distaccate, il consolidamento degli intonaci e della pellicola pittorica, le stuccature, la ricostruzione degli intonaci e degli elementi lignei mancanti, la reintegrazione pittorica e delle dorature, fino alla protezione finale.

30 luglio 2015

Apre domani a Palazzo Reale la mostra 'Mito e natura'

Lastra tombale dipinta: un giovane si tuffa nel mare. Da Paestum, località Tempa del Prete (Sa). Paestum (Sa), Museo Archeologico Nazionale. Su concessione del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo: Museo Archeologico Nazionale di Paestum, gabinetto fotografico/foto di Francesco Valletta e Giovanni Grippo
Vasi dipinti, terrecotte, statue, affreschi, argenterie e monili aurei. Apre domani a Palazzo Reale di Milano e sarà visitabile fino al 10 gennaio 2016 la mostra 'Mito e natura. Dalla Grecia a Pompei' ideata in occasione di Expo 2015. Oltre 200 opere d’arte greca, magnogreca e romana raffiguranti la natura nei suoi vari aspetti, l’azione dell’uomo sulla realtà naturale e sull’ambiente.
Anforisco detto Vaso blu.
Metà I secolo d.C. Da Pompei.
Su concessione del Ministero dei Beni culturali
e delle Attività Culturali e del Turismo:
Museo Archeologico Nazionale di Napoli
Le opere provengono da musei italiani e internazionali fra cui il Museo Archeologico di Atene, il Kunsthistoriches Museum di Vienna e il Louvre di Parigi. Il progetto espositivo è promosso dal Comune di Milano – Cultura, insieme all’Università degli Studi di Milano, l’Università degli Studi di Salerno, il Museo Archeologico di Napoli e la Soprintendenza Speciale per Pompei, Ercolano e Stabia ed è prodotto e organizzato da Palazzo Reale con la casa editrice Electa. La mostra è curata da Gemma Sena Chiesa e Angela Pontrandolfo e ha il patrocinio del Mibact, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. L’allestimento è a cura di Francesco Venezia. In esposizione anche il celebratissimo 'Vaso blu' (I sec. d.C.) da Pompei ora al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, un prezioso reperto lavorato nella stupefacente tecnica del vetro-cammeo, con scene di amorini vendemmianti in bianco su fondo blu. L’opera, ottenuta eccezionalmente per l’esposizione, ritornerà a Napoli dotata di una nuova vetrina antisismica e antisfondamento, grazie al supporto di Fondazione Bracco. In occasione della mostra, Orticola di Lombardia, associazione botanica senza scopo di lucro, grazie a Hermès e in collaborazione con Io donna, il settimanale del Corriere della Sera, ha allestito Viridarium, un giardino, a cura degli architetti Marco Bay e Filippo Pizzoni, che rievoca il viridario delle case romane e in cui trovano dimora piante in uso duemila anni fa. Il giardino è ospitato nello spazio all’aperto retrostante Palazzo Reale, è quindi la prima volta che un percorso verde entra in una mostra a Palazzo Reale.
Il Viridarium nella corte posteriore di Palazzo Reale. Al centro Marco Bay, architetto curatore del giardino