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02 ottobre 2025

Alce Nero a Identitalia per raccontare valori, visione e impegno

Alce Nero, brand di riferimento nel panorama dell'agricoltura biologica italiana, è protagonista della mostra 'Identitalia. The Iconic Italian Brands' con un pannello espositivo dedicato alla propria storia, visione e impegno.
Immersiva e multimediale, la mostra è ospitata al Museo M9 di Mestre
Ospitata all'M9 – Museo del '900 di Mestre, sarà visitabile fino al 15 febbraio 2026, con ingresso libero. La mostra, curata da Carlo Martino e Francesco Zurlo, docenti di Design all'Università La Sapienza di Roma e al Politecnico di Milano, è promossa dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) e dall'Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (Uibm), in collaborazione con Associazione Marchi Storici, Unioncamere e la Fondazione M9. Nasce come prosecuzione e ampliamento dell’iniziativa lanciata nel 2024 a Roma, presso Palazzo Piacentini, in occasione dei 140 anni dell’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi: una prima edizione che ha valorizzato il ruolo dei marchi nello sviluppo e nella crescita delle imprese italiane. Per Alce Nero, partecipare a Identitalia. The Iconic Italian Brands significa condividere una visione del made in Italy che unisce cultura d'impresa, responsabilità ambientale e attenzione al benessere collettivo. Grazie al grande successo della mostra romana, che ha attirato oltre 20mila visitatori, sono state numerose le manifestazioni d'interesse da parte di fondazioni e associazioni italiane desiderose di ospitarla. La disponibilità offerta dalla Fondazione M9 –Museo del '900 di Mestre ha permesso di proseguire questo racconto, rendendolo accessibile a un nuovo pubblico con un allestimento immersivo e multimediale che mette in luce il valore dei marchi come parte dell'identità culturale ed economica del Paese. Il percorso espositivo è caratterizzato da touch point visuali, come logotipi, immagini pubblicitarie, packaging e prodotti e conduce il visitatore attraverso una routine quotidiana, dal risveglio alla notte, trasformandosi in un viaggio simbolico nella vita di tutti noi, scandito dalle azioni della giornata e dall’incontro con i brand che la accompagnano. La mostra è accompagnata da un ricco programma di eventi con una particolare attenzione rivolta ai percorsi di formazione e divulgazione sui processi di costruzione del brand e dell’identità visiva, iniziativa che rientra nel Progetto iNEST – Interconnected Nord-Est Innovation Ecosystem, finanziato dal PNRR. Per Alce Nero è un’occasione per condividere un racconto collettivo fatto di valori, passione, territorio e futuro, un percorso che unisce le storie dei grandi marchi italiani per restituire al pubblico il senso profondo dell’identità nazionale, anche attraverso la lente della quotidianità, oltre che dell’alimentazione consapevole, della sostenibilità e della cura della Terra.

30 settembre 2025

Amarena Fabbri figura tra i brand storici alla mostra Identitalia

Il vaso bianco e blu è esposto insieme ad altri cimeli
pubblicitari nelle sale del Museo del '900 di Mestre
Fino al 15 febbraio 2026, Amarena Fabbri si può ammirare nell'ambito della mostra 'Identitalia, The Iconic Italian Brands', ospitata dal Museo del '900 di Mestre e promossa dal 'Ministero delle Imprese e del Made in Italy' e dall''Ufficio Italiano Brevetti e Marchi', in collaborazione con Unioncamere e Associazione Marchi Storici d’Italia. Insieme ai cimeli di oltre 110 aziende che hanno fatto la storia italiana, c'è l'originale vaso a faentini bianchi e blu, un celebre poster pubblicitario degli anni Cinquanta, alcuni filmati tratti dai caroselli con protagonista 'Salomone il pirata pacioccone', personaggio tra i più amati dai bambini degli anni Sessanta e Settanta, e dal film 'Scusate se esisto' con Paola Cortellesi e Raoul Bova, in cui Amarena Fabbri fa un cammeo. Questi elementi accompagnano il racconto di un'azienda che, nei suoi 120 anni di storia, è entrata a far parte della quotidianità di ogni famiglia, contribuendo a rendere grande la cultura gastronomica italiana. "Per me è un’immensa gioia - dichiara Carlotta Fabbri, digital marketing & sales director Fabbri 1905 e quinta generazione dell’azienda - vedere che quel vaso in ceramica che Gennaro Fabbri donò alla moglie Rachele come gesto di amore e gratitudine, è diventato per molti un ricordo speciale legato alla propria famiglia. Ed è anche per questo che sentiamo il dovere di continuare a garantire la qualità e l’unicità del prodotto che ci ha resi riconoscibili e amati in tutto il mondo".

16 marzo 2022

In arrivo al museo M9 di Mestre una mostra sugli italiani e il cibo

Aprirà al pubblico dal 25 marzo al 25 settembre 2022 negli spazi di M9 - Museo del '900 di Mestre  la mostra 'Gusto! Gli italiani a tavola 1970-2050', a cura di Massimo Montanari e Laura Lazzaroni.
L'esposizione nel tecnologico museo veneto è un viaggio alla scoperta del mutato rapporto tra gli italiani e il cibo negli ultimi decenni. Un'esplorazione del passaggio dalla cucina tradizionale di eredità regionale a una realtà contemporanea, fatta di sperimentazioni a incroci tra nord e sud, tra Italia e mondo. Una perlustrazione esperienziale dentro il nuovo paradigma del gusto, in cui si evidenziano le relazioni sempre più complesse e segmentate della nostra cultura gastronomica e dove è possibile misurare le trasformazioni sociali nelle abitudini, nei consumi e nella responsabilità verso la tutela della nostra biodiversità alimentare. Nucleo centrale del progetto espositivo le stanze del gusto italiano (il gusto della casa, il gusto italiano, il gusto del fuori casa, il gusto dell’industria e della chimica, il gusto dell’incontro, il gusto del viaggio, il gusto di oggi / il cibo giusto, il gusto delle immagini) che vedranno affiancarsi narrazioni e storie che raccontano aspetti scientifici e, al contempo, culturali. A conclusione si proverà inoltre a definire i futuri scenari: la nuova agricoltura, il cibo prodotto senza terra e la relazione con le nuove tecnologie, le questioni etiche, economiche e politiche in relazione al cibo (economia circolare e sostenibilità). Sezione, quest'ultima, che ospiterà una serie di spazi-laboratorio, aperti a workshop e incontri che coinvolgano il pubblico con il contributo di cuochi visionari, scienziati, artisti.

11 marzo 2022

Apre al museo M9 la mostra 'Alberi! 30 frammenti di storia d'Italia'

Raccontare la storia d'Italia attraverso i suoi alberi. Che ci raccontano di viaggi ed esotismo, di esplorazioni, commerci, progetti politici, Risorgimento, di piccole patrie e sogni imperiali, di miracoli economici e inquieti modernismi.
A Mestre dall'11 marzo al 10 agosto 2022
Alberi che ci parlano di noi, come italiani, di chi eravamo e di chi siamo diventati e che potrebbero aprirci qualche spiraglio su che cosa vorremo diventare e sul Paese che vorremmo abitare. Nascono così la piccola mostra 'Alberi! 30 frammenti di storia d'Italia', che apre oggi a M9 Museo del '900 di Mestre, e un piccolo, omonimo libro pubblicato da Marsilio Editori: un modo inatteso, volutamente evocativo e lirico, per raccontare delle storie e rendere omaggio a questi protagonisti silenti, molto presenti del nostro paesaggio, che hanno visto passare sotto le loro fronde e accanto ai loro tronchi i grandi eventi e le piccole vicende delle nostre vite quotidiane. Un poetico viaggio alla scoperta di trenta di questi alberi, accompagnati dalle penne della paesaggista Annalisa Metta, del divulgatore Daniele Zovi e dell'arboricoltore Giovanni Morelli. E dalla matita di Guido Scarabottolo. Le trenta tappe del percorso sono scandite da meraviglie della natura: dallo smisurato Ficus di Palermo al Fico a testa in giù del Tempio di Mercurio di Baia, dal Pioppo della Piccola vedetta lombarda all'unica sequoia sopravvissuta all'onda del crollo della diga del Vajont, fino all'Albero Finto Botanicamente Corretto, simbolo non più solo del Natale nei salotti e nei sogni moderni degli italiani, ma spettatore silente di molti degli spazi pubblici che oggi abitiamo. Un percorso alla scoperta del passato e del presente del nostro Paese.

03 agosto 2019

La millenaria storia del tatuaggio in mostra al museo M9 di Mestre

E' allestita fino al prossimo 17 novembre all'M9 - Museo del '900, il primo museo interattivo del Novecento italiano inaugurato a Mestre pochi mesi fa, la mostra 'Tattoo. Storie sulla pelle'.
'Storie sulla pelle' si snoda in cinque sezioni espositive
Curata da Luca Beatrice e Alessandra Castellani, con la collaborazione di Luisa Gnecchi Ruscone e Jurate Piacenti (Associazione Stigmata), l'esposizione esplora la dimensione planetaria e creativa dei tatuaggi dal punto di vista antropologico, storico, artistico e sociale. La mostra nasce dal lavoro di studio sviluppato lo scorso anno dalla Fondazione Torino Musei al Mao – Museo d'Arte Orientale, ed è stato ampliato e aggiornato con contributi inediti. Il percorso di visita, su progetto di 120 grammi :: laboratorio di architettura, si snoda in cinque sezioni: 'Oriente', 'Riti di passaggio', 'Italia e Mediterraneo', 'Outcast e fuorilegge', 'Dall’underground al mainstream'. Un viaggio nel tempo, a partire dalle immagini dei tatuaggi rinvenuti sulle mummie per comprendere il tema del tatuaggio nell'antichità. Il millenario percorso del tattoo continua nel Novecento. Uno spazio è dedicato ai tatuatori contemporanei con lavori noti per il ruolo cruciale nella scena contemporanea e nella diffusione della cultura del tatuaggio: da Tin-Tin, a Filip Leu e a Horiyoshi III. A questi sono affiancati i lavori di altri tatuatori sia italiani che stranieri - come Nicolai Lilin e Claudia De Sabe - che costituiscono una ristretta rappresentanza di una numerosa, notevole e mutevole comunità di lavoratori del settore.
La mostra è allestita fino al 17 novembre 2019 nel primo museo interattivo
del Novecento italiano, inaugurato nel centro di Mestre a fine 2018
Il percorso presenta anche numerose opere di artisti contemporanei internazionali: il fiammingo Wim Delvoye, che ha tatuato grossi maiali non destinati all'alimentazione; lo spagnolo Santiago Sierra, che ne fa un uso fortemente politico; il messicano Dr. Lakra, che si dedica a minuziosi disegni e interventi di street art; l'austriaca Valie Export e la svedese Mary Coble con temi legati al femminismo; l'italiano Fabio Viale con le sculture in marmo di ispirazione classica, ma vistosamente tatuate. Sono esposte anche fotografie di Catherine Opie, Tobias Zielony, Sergei Vasiliev e, tra gli italiani, Plinio Martelli e Oliviero Toscani. Al terzo piano del Museo si svolge Tattoo Off, esposizione a cura di Massimiliano Maxx Testa, organizzatore della Venezia International Tattoo Convention, che ha selezionato alcuni tra i più importanti tatuatori internazionali, creatori di nuovi stili, come Alex De Pase per l'iperrealistico, Marco Manzo inventore dell'ornamentale, Moni Marino per il surrealismo d'ispirazione pittorica, Silvano Fiato capostipite del realismo black & grey, Volko Merschky & Simone Pfaff creatori del trash polka. Numerosi gli eventi collaterali per focalizzare come il tatuaggio abbia rotto gli schemi in cui è stato a lungo relegato e come oggi riesca a parlare a tutti, senza distinzioni, trasformando gli artisti in tatuatori e i tatuatori in artisti. Il catalogo è pubblicato da SilvanaEditoriale.

28 giugno 2019

Gruppo Leonardo Hotels ha aperto a Mestre un 4 Stelle Superior

Leonardo Royal Hotel è situato nel boulevard cittadino Mtk
Una struttura ricettiva dotata di 244 camere (di cui alcune pensate per soddisfare le specifiche esigenze delle donne) e 5 suite, il ristorante Vitruv da 185 posti con cucina a vista e dehors, una spaziosa lobby che vuole fungere da punto d'incontro per clienti e residenti, una lounge per aperitivi e dopocena, accesso diretto alla stazione ferroviaria seamless per raggiungere il sestiere Cannaregio di Venezia in 12 minuti, una sala fitness, 225 metri quadrati di spazi per meeting ed eventi. Inaugurata pochi giorni fa a Mestre - interessata da un profondo processo di riqualificazione che la sta trasformando da città-dormitorio in una nuova destinazione attrattiva per turisti leisure e business, secondo un ambizioso progetto di 'rinascimento' - la nuova struttura alberghiera 4 Stelle Superior Leonardo Royal Hotel Venice Mestre, in via Ca' Marcello 6.
La struttura è la prima del gruppo del segmento Royal in Italia
Artefice Leonardo Hotels dell'israeliano Fattal Hotel Group, proprietario di oltre 200 hotel in 100 destinazioni di 15 Paesi del mondo, che, proprio in virtù del progetto di gentifricazione del cosiddetto distretto Mtk (il 'boulevard degli hotel' della Mtk developments, finanziaria austriaca che vi ha investito più di 70 milioni di euro) e, più in generale, della complessiva rivoluzione urbanistica, ha deciso di aprire la sua quarta struttura sul territorio nazionale ma la prima del segmento Leonardo Royal nel nostro Paese. Dallo stile elegante e contemporaneo, il nuovo hotel di Mestre, guidato dal general manager Andrea Doria (sopra, nella foto) si fa ammirare per la tecnologia al servizio del cliente, la modernità stilistica, la scelta di materiali di pregio, come marmi e velluti.

Mestre, città in fermento
L'avveniristico M9, il museo del 900 italiano inaugurato a Mestre a fine 2018
Sempre più frequentata anche dai giovani universitari della Serenissima, attratti dal divertimento notturno, Mestre punta anche sulla cultura: lo scorso dicembre ha inaugurato M9, museo interattivo del Novecento italiano di proprietà di Fondazione di Venezia. Costato nel complesso 110 milioni di euro, ipertecnologico e multimediale, è stato progettato dallo studio berlinese Sauerbruch Hutton nel segno dell'ecosostenibilità e del design d'impatto. La città sta inoltre estendendo le piste ciclabili, collegate al percorso 'Ciclyng in the Venice Garden' che propone affascinanti itinerari cicloturistici. La città veneta, che invita a scoprire il suo bellissimo centro storico con i suoi monumenti (la torre civica, piazza Ferretto con i suoi negozi, il Duomo), si predispone anche a ulteriori novità, che spaziano dall'ampliamento dei parchi urbani agli happening musicali al Parco San Giuliano, alla riapertura delle vie d'acqua. Dal canto suo, Leonardo Royal Hotel Venice Mestre in futuro ha in programma di estendere le sue features anche con visite nelle zone del Prosecco e tour a Cortina.