Bioline è l'azienda trentina fondata da Clara Macchiella Corradini |
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06 novembre 2022
Therra Fusion, la prima linea Bioline Jatò biologica certificata
Presentata all'Orto Botanico di Milano dall'imprenditrice Clara Macchiella Corradini la nuova linea skincare Therra Fusion (11 trattamenti, di cui sei a uso domiciliare) 100% vegana, ispirata alla natura del Trentino Alto Adige e dedicata ai consumatori attenti all'ambiente e all'ecosostenibilità.
Si tratta della prima linea dell'azienda trentina Bioline Jatò a essere biologica certificata Cosmos Organic e Icea, cosmetici formulati con un'alta concentrazione di attivi specifici clinicamente testati e confezioni studiate per diminuire l'impatto sull'ambiente. Chi sceglie Therra Fusion può optare tra due percorsi: quello Idratante risponde ai bisogni dei giovani della Generazione Z, ideale quindi per pelli disidratate e spente e per prevenire i primi segni dell'età. Si rivolge invece ai Millennial, alle prese con le prime rughe, le linee d'espressione e la pelle rilassata il percorso Pro-Age. Ad accomunare i prodotti della linea Therra Fusion sono l'efficacia, la purezza e la sostenibilità degli attivi ottenuti attraverso le biotecnologie. Nelle formulazioni dei prodotti sono presenti superfood, per mantenere la pelle sana, prebiotici e postbiotici, per favorire il riequilibrio del microbiota cutaneo, e l'estratto di verbasco per proteggere la pelle dalla luce blu emessa soprattutto dai dispositivi digitali. I prodotti domiciliari della nuova linea Therra Fusion sono acquistabili presso i centri estetici Bioline Jatò o attraverso l'eshop Bioline, selezionando il proprio centro estetico di fiducia.
23 dicembre 2021
Con Bioearth e il Wwf la detergenza diventa una collezione d'arte
Dalla collaborazione tra Bioearth e il Wwf nasce 'Art for the planet', un nuovo progetto, tributo all'arte e al benessere naturale, che si concretizza in una collezione di doccia shampoo ispirati a opere di celebri artisti e movimenti dell'arte moderna: Modì, Cubismo, Pop Art, Avant Guard, Belle Epoque, Action Painting. I sei nuovi doccia shampoo Bioearth, indicati per tutta la famiglia, sono formulati con tensioattivi delicati di origine naturale, estratti botanici da agricoltura biologica. Sei prodotti, in altrettante profumazioni, contenuti in flaconi tondeggianti dal design accattivante da sfoggiare in bagno come vere opere d'arte. Sono in vendita in farmacia ed erboristeria.
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06 dicembre 2019
C'è lo Zafferano Leprotto Bio in tre Fiordifrutta Rigoni di Asiago
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22 marzo 2019
Yves Rocher celebra 60 anni nel rispetto del pianeta e delle donne
Il kit dedicato al sessantesimo anniversario |
L'azienda ha sede a La Gacilly, in Bretagna |
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07 marzo 2018
Yves Rocher rilancia Hydra Végétal e punta alle smart Millennial
L'edulis è coltivata in agricoltura biologica |
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Formula, texture e pack sono stati rinnovati |
Gli esperti dei laboratori Yves Rocher hanno dimostrato l'affinità tra il meccanismo di stoccaggio dell'acqua di questa eccezionale pianta succulenta e l'azione degli attivi vegetali sulla pelle. Contenendo edulis, coltivata in agricoltura biologica e la cui acqua cellulare viene ottenuta attraverso metodi di estrazione naturali, senza utilizzare solventi, la rinnovata linea Hydra Végétal promette quindi fino a 48 ore d'idratazione ed è adatta a tre tipi di pelle: normale/mista, disidratata e secca. Non solo gli ingredienti: anche le texture, come pure i flaconi e i tubetti dei diversi prodotti della linea, sono stati rinnovati al fine di trasmettere un'immediata sensazione di freschezza. Senza dimenticare la leva della comunicazione, che si sta gradualmente evolvendo: da qualche mese Yves Rocher nelle sue campagne sta infatti adottando un approccio meno scientifico-informativo e più coinvolgente ed empatico. E nei prossimi mesi, proseguendo in questa direzione, coinvolgerà le donne rendendole protagoniste, mostrando i loro stili di vita e invitandole a condividere le loro emozioni. Nel caso del rilancio della linea Hydra Végétal, l'invito alla condivisione passa attraverso l'hashtag #HydraFaces.
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14 dicembre 2015
Le origini di Bio Val Venosta si scoprono con BioGraphy
La chiave d'accesso dell'iniziativa BioGraphy è l'etichetta |
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02 dicembre 2015
Anche il Brodo di Carne Biologico nella linea bio di Bauer
La novità assoluta firmata Bauer: il Brodo di Carne Bio |
27 ottobre 2015
Da Alce Nero a Expo si fa festa con Roy Paci e Nick Difino
La festa è fissata all'interno del Biodiversity Park, il 29 ottobre |
17 novembre 2014
'Adotta una zolla', il progetto che aiuta gli agricoltori biologici
Fino al 12 gennaio 2015, andando sul sito adottaunazolla.bio, con 50 euro si può adottare una zolla. Nel progetto, lanciato dal marchio leader nel biologico Ecor, la zolla è un'unità di misura simbolica: rappresenta la porzione di terreno su cui vengono prodotti circa 150/200 kg di grano, sufficienti a produrre la quantità di pane necessaria al nutrimento di una persona nell’arco di un anno. In cambio dell'impegno, Ecor fornirà un’opportunità corrispondente al contributo: 5 buoni acquisto del valore di 10 euro ciascuno da spendere nei negozi NaturaSì e Cuorebio aderenti. I buoni potranno essere usati dopo 3 mesi. Inoltre si avrà l’opportunità di tessere un filo diretto con le aziende agricole impegnate: infatti, nel Diario dal campo, pubblicato sul sito, è possibile seguire l’andamento della coltivazione, avere informazioni e spiegazioni sul lavoro svolto e leggere i racconti dell’agricoltore. Alla sua seconda edizione, il progetto è nato per sensibilizzare sulla cura della terra sostenendo chi ogni giorno s'impegna nell'agricoltura biologica.
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25 febbraio 2014
Incontro con il fondatore dell'impero Kamut International
È giunto in Italia dal
Montana qualche giorno fa e noi lo abbiamo incontrato. Occasione: la presentazione del dossier scientifico
sulle caratteristiche e i benefici del grano khorasan a marchio Kamut. Lui è
Bob Quinn, fondatore di Kamut International.
Come ha spiegato il titolare
di Kamut, marchio che ha registrato nel 1990, questo dossier intende mostrare le principali evidenze
scientifiche della ricerca curata dalla dottoressa Alessandra Bordoni del dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari
dell'Università di Bologna, che da anni indaga le proprietà e le
caratteristiche di questo antico cereale da agricoltura biologica, presente
sulle nostre tavole nelle forme più disparate (dalla pasta al pane, dai
biscotti alla pizza ai derivati del pane ai dolci) e sempre più consumato in
Italia (il Bel Paese vale il 70% del prodotto importato in Europa). Preme
sottolineare che questa ricerca tutta italiana, avviata da Bordoni a partire dal 2005-2006, non riguarda genericamente il grano khorasan, ma esclusivamente quello a marchio registrato Kamut (registrato, ma non brevettato) che risponde infatti a specifici requisiti illustrati dallo stesso Quinn: "È rigorosamente coltivato secondo il metodo dell'agricoltura biologica, riguarda solo la pura varietà di grano antico (mai ibridato né incrociato) e presenta specifici contenuti di proteine e sali minerali". Cresciuto in una famiglia di agricoltori, Quinn ha scoperto con stupore il khorasan (grano tre volte più grande del normale) durante una fiera di settore quando aveva solo 15 anni, se n’è interessato a lungo nei suoi studi condotti in giro per il mondo e ha deciso di trasformarlo in un business creando un brand che in antica lingua egizia significa ‘grano’: oggi con Kamut è a capo di un consorzio di 200 agricoltori per un totale di 35mila ettari di terreno tra il Montana e il Canada (le zone che sono risultate in assoluto più idonee per la coltivazione di questo grano, grazie alla particolare ricchezza di selenio).
Bob Quinn a Milano per il dossier sul khorasan Kamut |
Un momento della presentazione del dossier |
"Investire in ricerca scientifica per offrire un prodotto sempre migliore, di qualità garantita, nutrizionalmente ricco di proprietà benefiche per la salute, ancora tutte da scoprire: è questo l’impegno che stiamo portando avanti da oltre un decennio con l'obiettivo di dare una base scientifica alle tante testimonianze che da sempre riceviamo dai consumatori e di valorizzare al massimo le caratteristiche uniche dell'antico grano khorasan Kamut", afferma Quinn, che ha riscontrato la
straordinarietà di questo cereale in caso di talune intolleranze alimentari rispetto ad
altri tipi di grano moderno e sta quindi cercando di scoprirne le ragioni. Secondo il dossier scientifico, rispetto al grano moderno il khorasan Kamut possiede caratteristiche nutrizionali uniche, quali il maggiore contenuto di proteine e minerali (specialmente selenio, potassio e magnesio) che gli conferiscono un valore aggiunto per l’alimentazione umana. Le proprietà del grano khorasan Kamut, inoltre, sembrano essere legate anche alla presenza in concentrazioni significative di altri componenti funzionali quali fenoli antiossidanti e peptidi bioattivi. "La strada da percorrere è ancora lunga, ma vi sono elementi di grande interesse che stimolano ad approfondire sempre di più la conoscenza scientifica su questo grano antico che promette di essere considerato in futuro un alimento funzionale", afferma Bordoni (nella foto, a destra), che pone
però doverosamente l’accento su un aspetto fondamentale, spesso causa di fraintendimenti: "Non è vero che non contiene glutine. Tutte le varianti di grano di questo
cereale lo contengono, incluso il khorasan Kamut, e pertanto devono essere
escluse dalla dieta dei celiaci".
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