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12 novembre 2017

Le sweetness di Nicolò Moschella al Just Love di Milano

Si va dalla Sacher Torte Rivisitata, con una confettura extra di lamponi che, impiegata al posto di quella di albicocche, stempera la dolcezza del dessert rendendolo più affine al gusto italico, a Nocciolina, bavarese alla nocciola con un cuore di pan di spagna al maraschino, da Pera e castagna, frolla con una mousse alla ricotta e mascarpone e i due frutti, a Delizia al cioccolato Veg, fatta con pan di spagna farcito con ganache al cioccolato e decorato con panna vegetale.
Nicolò Moschella e alcune delle sue ricercate creazioni
Sono golose al palato, ma prima ancora alla vista, le sweetness di Just Love, raffinato bistrò milanese che ha aperto i battenti un anno fa in corso di Porta Ticinese 76. Le ha create per il suo locale di famiglia Nicolò Moschella, giovane e talentuoso pasticcere che ha avuto per maestro nientemeno che il grande Iginio Massari. Creazioni dolci e ricercate da gustare da sole (senza temere di peccare troppo, dal momento che sono in formato monoporzione) o ideali per concludere in bellezza un brunch che ogni domenica questo indirizzo di ristorazione propone dalle 10 alle 16 con due diversi menu: Sweety (pezzo forte il Fish & Chips con salmone in tempura) e Delicious (dove la fanno da padrone le seppie grigliate ripiene di radicchio caramellato). Da provare, in questo locale che coniuga in maniera calda, intima e originale lo stile rétro con quello moderno, anche i bestseller, vale a dire i krapfen, preparati dal 24enne pastry chef nel suo laboratorio di 500 mq a Cornaredo e imbottiti al momento con una sorprendente farcitura salata. Il consiglio, per chi ha il palato fine, è di sperimentare, dal momento che da abbinare a drink classici e innovativi sono tante le proposte calde e fredde, preparate dal sorridente staff di Just Love con ingredienti di alta qualità, cui se ne aggiunge uno molto speciale che ha dato il nome al locale: l'amore.

22 novembre 2016

Inaugurato a Milano il primo Rovagnati Bistrò Italiano

Claudia Limonta Rovagnati con i figli all'inaugurazione del locale
Piatti gourmet caldi e freddi, insalate, stuzzichini, finger food e anche la ricetta esclusiva della 'cotoletta Gran Biscotto': sono tutte a base dei  salumi di alta qualità Rovagnati le proposte, gustose ma leggere, del primo Rovagnati Bistrò Italiano, inaugurato questa sera a Milano, in piazza XXV aprile. Alla cerimonia del taglio del nastro, accanto alla presidente Claudia Limonta, moglie del fondatore dell'azienda di Biassono, e ai figli Lorenzo e Ferruccio, hanno preso parte anche il sindaco di Milano Giuseppe Sala con l'assessore Cristina Tajani e l'assessore Antonio Rossi di Regione Lombardia. Aperto dal lunedì al sabato, dalle 8.30 alle 22.00 (a dicembre anche la domenica), il nuovo locale, che riflette la passione per la cultura gastronomica e l'attenzione per i dettagli della storica azienda, ha previsto anche un servizio take away per dar modo ai clienti di gustare anche a casa propria le sue preparazioni uniche, cucinate da chef di fama nazionale. Questo nuovo indirizzo di ristorazione anticipa l'apertura, prevista il mese prossimo, sempre nel cuore di Milano, di un secondo monomarca Rovagnati.

22 gennaio 2015

Apre Mio, il city bar d'atmosfera al Park Hyatt Milano

Mioè situato in pieno centro a Milano
La cucina è dello chef Andrea Aprea
Si chiama Mio e ha la duplice anima di bar e bistrò il nuovo locale meneghino al Park Hyatt Milano, con ingresso da via Silvio Pellico 3, a pochi metri dalla Galleria Vittorio Emanuele II. A un anno esatto dall'avvio dei lavori di ristrutturazione, il city bar, disegnato dall'architetto Flaviano Capriotti in team con Guido Cuscianna ed Ella Dinoi, riapre completamente trasformato e con una una precisa mission: diventare un punto di riferimento per il pubblico milanese grazie a un design contemporaneo, ma ricco di rimandi alla storia. E grazie anche alle proposte raffinate dello chef Andrea Aprea, in grado di coniugare la tradizione gastronomica italiana con la contemporaneità della cucina internazionale. Già dal nome, Mio svela la sua identità versatile: è un ambiente d’atmosfera in cui ci si può rilassare, ma anche passare serate ricche di stimoli. Tre le aree: sala del banco bar, sala dei legni e bistrò. In questi spazi, su una superficie di 175 metri quadrati che possono ospitare fino a 68 posti, i milanesi e i turisti (tra cui gli ospiti dell'hotel) potranno trovarsi per colazione, pranzo, aperitivo, cena o dopocena.
Mio è stato disegnato dall'architetto Flaviano Capriotti